Ancora sull'episodio dello sclero di Morgan al concerto di Selinunte. Mi sono letto e sentito altre cose, per cui mi è rimasto qualcosa da comunicare. Poi basta, giuro.
Ho anzitutto riascoltato il pezzetto incriminato, quello in cui Morgan ha dato ad uno spettatore del "frogio di merda", scusandosi ed anzi dichiarandosi fluido (bastava anche meno). Morgan è stato insultato: "Sei fuori tema", "Drogato", "Canta Battiato, coglione". E lui ha risposto, nello specifico a tre/quattro spettatori, mentre i media hanno esteso il suo sclero a tutto il pubblico. Quindi, rispetto a come sono andati i fatti, il racconto, come spesso capita, è stato molto tossico.
Ma prima di questo cortocircuito, Morgan aveva parlato di Pitagora, della storia della musica, dell’assonanza e della dissonanza. E poi ha cantato e suonato Fred Buscaglione, David Bowie, Luigi Tenco, Bindi, Bach, senza spartito e senza un ordine precostituito. Era la costruzione di un dialogo musicale che aveva Battiato nella trama. E quando hanno cominciato ad insultarlo, aveva già suonato le prime note di "Povera Patria". Poi lo stop, con la protesta del pubblico pagante. Pagante...
Beh, speriamo che sia stato pagante. Perché, visto che il concerto era stato organizzato all'interno dell'area archeologica, cui si accede con 5 euro (tariffa notturna) e visto che per questioni organizzative il palco poteva essere anche raggiunto da chi stava visitando il parco senza pagare il biglietto del concerto (già, in Itaglia capita anche questo), può anche essere capitato che i contestatori fossero stati pubblico non pagante, qualcuno che passava di lì, che magari conosceva Battiato, che magari sapeva che c'era un concerto in onore di Battiato, ma che non conosceva bene Morgan. Sì, perchè chi va a vedere Morgan in concerto, pagando 29 euro in questo caso, sa che ci sta di tutto, che il concerto non è mai scritto, che si va nella più totale improvvisazione, sempre però seguendo un tema di fondo.
Come vedete, la realtà spesso è più complessa della dicotomia Buono-Cattivo che ormai pervade il mondo. Ma ormai io mi sono adeguato e mi sono messo l'anima in pace: inutile argomentare con i mentecatti.
Non vi basta come discorso? Bene, diamo la parola ad un collega di Morgan, quel Salmo che è anche suo amico. Salmo ha scritto una cosa molto interessante sui social, che condivido perfettamente, una riflessione sul rapporto fra artista, pubblico e media: "Ogni tanto viene fuori un gossip da concerto, 'X ha preso una bottiglia in testa', 'Y piscia sulle casse', 'Morgan insulta il pubblico', 'Gigi cade dal palco', eccetera. Siamo tutti maledettamente distratti da ciò che dovrebbe interessarci veramente: LA MUSICA. A nessuno frega un c***o della musica (a meno che non sia un dissing). Volete solo essere intrattenuti in questo spettacolo fatto di gossip, clickbait, pagine meme, opinioni Instagram e odiatosi seriali. Le persone ordinarie credono che gli artisti siano NORMALI. Ordinati e composti nei propri scaffali, responsabili di dover dare il buon esempio a una generazione figlia di genitori inadempienti. Nessuno divide la persona dal personaggio. Godono del disagio dell'artista, annoiati dall'arte sperano di veder cadere nel baratro gli artisti famosi ai quali il successo non è mai perdonabile. Grazie a Internet possiamo essere uniti e cancellare persone e personaggi. Uniti siamo in grado di fare cose incredibili ma, caso strano, questo potere solo per fare del MALE! Moderno individualismo di sto c***o, ognuno richiede il diritto di subordinarsi ai propri interessi e l'erba del vicino è sempre una m***a. Andate a f*****o".
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Sciapò
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