Di Mattias Desmet questo blog ha già parlato, più o meno un annetto fa. Sfruttando un discorso del professore belga, avevamo analizzato come, psicologicamente, si arriva alla creazione di regimi totalitaristi. Bene, riprendiamo il filo, dato che Desmet ci ha dato ancora un nuovo spunto di riflessione.
Desmet è stato uno dei sette cittadini europei che ha illustrato l'iniziativa Trust & Freedom, nata a luglio 2023 in risposta al consolidamento del potere osservato nei governi e nelle istituzioni nazionali ed europee di organizzazioni non governative e non trasparenti, come ad esempio l'OMS.
Vi riportiamo paro paro una parte del discorso di Desmet, che a mio avviso parere sarebbe da stampare ed appendere al muro.
"Dall'inizio della crisi del coronavirus, ho iniziato a parlare perchè avevo la sensazione che se non avessi parlato allora, non avrei mai più dovuto parlare in vita mia... Nella mia situazione, stavo parlando in primo luogo come professore di psicologia, che ha notato che stavano accadendo cose molto strane nella nostra società. E ho notato come la maggior parte delle persone, forse fino al 70%, abbia accettato una narrazione che per tanti aspetti è stata assolutamente assurda e palesemente sbagliata. E ho appena notato come le persone, in un modo o nell'altro, sembrino non avere alcuna capacità di prendere una distanza critica dalla narrativa che stava dominando la società. Ho notato, ad esempio, che sin dall'inizio questa narrazione ha sopravvalutato drammaticamente la pericolosità del virus. L'ho notato subito. Ho notato che probabilmente la mortalità del virus era sopravvalutata con una percentuale di circa il 100%... Inoltre, le persone sembravano essere collettivamente cieche rispetto al danno collaterale delle misure. E quello, per me, è stato il momento in cui ho deciso di provare a portare all'attenzione della gente quali processi psicologici avrebbero potuto accadere. E io, naturalmente, come molti sanno, ho capito costa stava succedendo in termini di una formazione di massa e di un totalitarismo emergente. E allo stesso tempo, mentre pensavo al fenomeno, ho notato che gli esempi storici di situazioni simili in cui sono emerse le formazioni di massa, hanno mostrato tutti che l'unica cosa che possiamo fare riguardo a una situazione del genere, a una tale dinamica di gruppo collettiva dove le persone diventano collettivamente cieche e iniziano a diventare estremamente intolleranti per le persone che la pensano differentemente, che l'unica cosa che puoi fare è continuare a parlare. E penso che sia qualcosa di cui dobbiamo essere consapevoli. Se non vogliamo che le cose peggiori di molto, allora dovremo trovare il coraggio, ognuno di noi a modo suo, di parlare e di articolare la propria opinione quando va contro il discorso dominante".
Io continuo a parlare.
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