I codardi del centro-destra e un generale indomito

Riceviamo e pubblichiamo.

Quella che viene chiamata cultura progressista, in realtà è una non cultura, perchè i suoi valori di appartenenza sono falsi e malsani, racchiudendo una volontà di distruzione e di morte. Il suo  unico scopo è quello di estirpare dalle fondamenta la civiltà bimillenaria dell'Italia e dei popoli dell'emisfero occidentale, per duemila anni pervasi dal Cristianesimo, che è stato il catalizzatore della società europea e di quella americana. L'intangibilità della persona umana, il Creato come riferimento per la vita dell'uomo e della donna, la Famiglia tradizionale come fondamento della società, la libertà degli individui, il valore della realtà come garanzia della verità sono solo una parte del lascito cristiano.
E' per difendere questi principi universali che il Generale Roberto Vannacci ha scritto il libro Il mondo al contrario, e ha sfidato la sinistra progressista, quella che vuole imporre un'agenda nichilista e antiumana sospinta da diaboliche élites mondiali che odiano l'uomo creato da Dio. Il Generale è stato subito sbattuto come mostro in prima pagina da quasi tutti i quotidiani e descritto come il soldato giapponese che rimase decenni nella giungla dopo la fine della seconda guerra mondiale, appartenente ad un mondo sorpassato. Ma basta leggere qualche riga del libro per  accorgersi che il fil rouge che unifica il tutto è puro buon senso e ragione, illuminati dall'osservazione della realtà fattuale e della natura.
Prendiamo la frase che ha visto i sacerdoti del tempio progressista stracciarsi le vesti e colpire il malcapitato con i soliti slogan utilizzati come mortai: "oscurantista", "omofobo", "razzista" e, naturalmente, "fascista": "Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!". Ora, i termini "normale/non normale" sono usati non per esprimere un giudizio etico, ma per descrivere una constatazione di fatto. Il Generale lo spiega chiaramente senza offendere gli omosessuali. Fino a pochi anni fa gli stessi gay si attribuivano la parola "diversità", presupponendo quindi che i "normali" fossero gli altri. Affermare che da sempre gli uomini e le donne tramite l'accoppiamento proliferano non è certo un giudizio di valore, ma solo un riscontro fattuale. Sono la vita, la realtà, la natura a testimoniarlo, sono cose che il senso comune fa proprie.
Ed è proprio la sinistra che ha fatto suo il concetto di "Paese normale" per contrapporlo al "Paese reale", ma qui la normalità viene intesa come condivisione dell'ideologia progressista, a prescindere da quello che mostra la realtà sociale e l'esperienza storica. Insomma, la verità oggettiva è stabilita dall'ideologia e la realtà deve adeguarsi alla seconda. Non si fa fatica a concepire che la normalità, in questo senso, è la cornice entro cui prende forma il totalitarismo.
Il generale Vannacci meritoriamente rende manifesto ciò che il senso comune suggeriva fino a qualche anno fa, cosa che la maggioranza degli italiani fa propria anche oggi, anche se purtroppo si limita a fare la maggioranza silenziosa per paura degli strali dei sinistri nichilisti. La prova ce la offrono il primo posto nella classifica Amazon dei libri venduti e l'assalto sui social da parte dei sostenitori del Generale.  
Ed ora non posso non toccare il punctum dolens della mancata reazione del centro-destra all'ignobile linciaggio da parte dei media progressisti (quindi della stragrande maggioranza) e del Pd, servi del politicamente corretto, che hanno chiesto la testa del Generale. Vere "iene ridens", che non sopportano che qualcuno osi ricordare loro che la ragione trova il suo nutrimento nella verità effettuale, cioè la realtà concreta delle cose e non in dogmi intellettualoidi di ideologie barbariche e mortifere. Guido Crosetto, Ministro della Difesa ed esponente di spicco di Fratelli d'Italia, a due ore dall'uscita della notizia del libro Il mondo al contrario ci ha regalata la sua sentenza: "Farneticazioni personali, subito procedimento disciplinare". Procedimento che deve essere stato supersonico visto che il giorno dopo il Ministro ha decretato la sollevazione del Generale dal suo incarico. Diciamo che Crosetto ha gettato Vannacci come pasto per le "iene" progressiste al fine, inutile, di calmarle. Sai Guido cosa penso? Prima di tutto che sei un emerito pusillanime dalla coda di paglia, perché hai gettato il povero Generale (ma è un osso duro, attento Guido) fra i denti aguzzi di quegli "animali" ripugnanti. Poi che potresti vilmente aver cercato di tener buoni quei "mammiferi" voraci per bloccare loro eventuali iniziative per mettere nel mirino il tuo probabile conflitto di interessi per avere svolto recentemente numerose attività di consulenza a favore delle industrie di produzione d'armi.
Comunque io mi sento tradito dai tuoi atteggiamenti alla Don Abbondio.
Crosetto è imperdonabile, ma nessuno, dico nessuno del centro-destra ha fatto sentire il suo appoggio al Generale Vannacci. Questa ingloriosa omissione è gravissima e mette in risalto la sottomissione ideologica e psicologica dei partiti conservatori nei confronti del fronte di sinistra. 
La Meloni la deve smettere di fare la valletta sorridente del putrido Biden e il suo partito dovrebbe essere coerente con i valori condivisi con gli elettori.
Per fortuna ci ha pensato il Generale Vannacci, che con coraggio e dedizione ha riportato sugli scudi quei principi che hanno nobilitato gli essere umani e reso possibile una società libera e laboriosa. Generale Vannacci scommetto che, alla fine della sua via crucis, otterrà pure una promozione.
A Lei va tutta la mia ammirazione e la mia stima.

Marco Sbarra