Il canale youtube di wiatutti!

venerdì 21 luglio 2023

Il grande caldo romano

Pronti? Siete pronti? Estote parati? No, perchè sto per dire la frase più terrapiattista di questo blog terrapiattista: in estate ha sempre fatto caldo!


Ebbene sì, anche negazionista climatico. Ma come si farà con questo blog? Gnamo dai, ma qualcuno lo può far chiudere, perdinci!

Fa caldo. E lo dice uno che il caldo non lo sopporta. Fa caldo, ma io l'anno scorso sono morto dal caldo. E anche l'anno prima. E via via che scorro indietro negli anni, pare incredibile ma a luglio-agosto ho sempre patito un caldo bestiale.

Però, come nella formula aggressore-aggredito, ormai si sa che ogni estate è quella più calda. Anzi, vi anticipo una cosa: l'estate del 2024 sarà la più calda di sempre (se passa un raggio di sole dalla cenere nucleare). Visto? Incredibile, meglio del mago di Brozzi.

Ecco no, ma ci sarà mai stata qualche estate nel passato, prima di queste estati una più calda dell'altra per via del cambiamento climatico, hot come quelle che stiamo vivendo noi?

Ebbene, abbiamo un esempio spendibile. Qualche anno fa un gruppo di negazionisti afferenti a: 1) Consiglio nazionale delle Ricerche, 2) Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica di Perugia, 3) Istituto di Scienze Marine di Napoli, 4) Università di Barcellona ha stabilito che "il periodo romano è stato il più caldo dell'intero bacino mediterraneo degli ultimi 2000 anni". In particolare, il picco di calura si ebbe nel periodo romano classico (tra il 60 a.C. e il 90 d.C.).

E ora come si fa? Ma non era tutta colpa di quelle merde che osano ancora oggi prendere la macchina a benzina per andare a lavoro?

Oddio, gli antichi romani probabilmente erano un po' più vispi di noi, per cui intanto vi dico come facevano a gestire la calura estiva. Anzitutto - incredibile - si vestivano con abiti freschi, ad esempio la tunica di cotone o di lino. Poi iniziavano a lavorare di buon mattino per finire all'ora di pranzo; e poi tutti a casa all'ombra. Infine utilizzavano molto le terme, che erano pubbliche e che avevano un locale denominato frigidarium che aveva piscine di acqua fredda non esposte al sole. E poi - udite udite - mangiavano tanto gelato, visto che 'sti romanazzi in inverno andavano in montagna, raccoglievano la neve, la stipavano dentro il terreno, creavano una ghiacciaia; quindi vendevano il ghiaccio, ci aggiungevano un po' di frutta e miele e godevano come bestie. Ah, e chi se lo poteva permettere andava al mare, o nei boschi in campagna. Ma pensa te…

Ma ad un certo punto, quando ormai l'impero romano era proiettato verso il declino che lo avrebbe ben presto condotto all'estinzione, ben consci di rivolgersi ad un pubblico di ascoltatori minus habentes, i giornalisti del tempo, saputa questa notizia, iniziarono a chiarire le cose.

E dissero che era tutta colpa dei romanazzi che andavano in motorino, oltretutto facendo i penni fra i cittadini nel foro. Allorché i vari imperatori misero in atto una serie di regole che permisero di far tornare la temperatura a valori normali, salvando il pianeta terra: stop alle braciate ed ai barbecue in giardino, basta con i condizionatori, incentivi per monopattini a ruote di marmo, incremento del trasporto pubblico su bighe, lockdown periodici (almeno due l'anno) con controllo di cittadini cerebrolesi per spiare i vicini.

Fu soprattutto l'imperatore Mario il più deciso nell'adottare tali misure. Celebre il suo detto: "Prigionieri in casa oggi per abbracciarsi al fresco domani".

Ah, dimenticavo... Sull'onda delle richieste dei cittadini più minus habentes, ma soprattutto di quelli che ci avrebbero guadagnato una montagna di soldi, Mario impose anche una carta/lasciapassare, che permetteva di andare al Colosseo solo a coloro che avrebbero preso almeno tre pasticche di cianuro all'anno, dato che si era stabilito che il cianuro provocasse un abbassamento della temperatura corporea.

17 commenti:

  1. Caro Almutta c'è una macroscopica inesatezza scientifica.
    È vero che "il periodo romano è stato il più caldo dell'intero bacino mediterraneo degli ultimi 2000 anni", ma si trattava di un'anomalia climatica localizzata e non globale.
    Mi spiego meglio era più caldo nell'area del meditarreneo, ma altrove (America, Asia, poli, ecc.) no, ci sono evidenze di questi fenomeni, grazie agli stessi metodi di misura indiretta della temperatura utilizzati per l'anomalia mediterranea. Analogamente c'è stata la piccola era glaciale medievale, che è stata un'anomalia solo europea.
    Al giorno d'oggi è più caldo nell'intero globo terracqueo ed i modelli matematici per la simulazione del clima danno risultati sballati, se dal 1800 in poi non si inserisce la variabile delle emmissioni climalteranti (non solo CO2) umane, che è quindi un fattore, non il solo, che incide sul clima, cosa diversa dal meteo.
    Poro Mario

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti premetto che parli con uno che è fortissimamente attento alle deviazioni climatiche dovute all’intervento dell’uomo sull’ambiente. Per cui, assolutamente sono uno di quelli che rompe molto il cazzo da anni su tutto ciò che riguarda la tutela ambientale. Ora, non ti sto a citare i MOLTEPLICI studi scientifici che dicono e dimostrano che il pianeta non sta andando nella direzione di un riscaldamento coatto, dato che personalmente non lo credo. Penso che l’uomo dovrebbe cacciarsi un po’ più le mani in culo invece di violentare il mondo, ma non mi pare che ciò stia riuscendo. Ciò premesso, questo articolo, al di là della delimitazione territoriale della anomalia romana/mediterranea, non ha (come sempre) alcun valore scientifico, ma vuole soltanto essere un modo più o meno scherzoso per contrastare le narrazioni imperanti. In sintesi: ciò che è successo col coviddi sta capitando con il clima. I virologi sono già stati sostituiti dai climatologi, oggi il presidente di Confindustria dice che per il clima BISOGNA FARE COME PER IL COVID (al momento smart working e cassa integrazione). Ecco, si sta tentando di parlare di questo, di filosofia. Preparati perché sarò un enorme sostenitore della carne sintetica, sempre per contrastare il cambiamento climatico. Al-Mutanabbi

      Elimina
    2. Volevo solo precisare che il periodo caldo romano non ha niente a che fare con il cambiamento climatico.
      Se parliamo di filosofia: non c'è bisogno dell'emergenza (finta o vera) per legiferare robe improponibili, basta vedere che hanno ripristinato i vitalizzi e il popolaccio non ha preso i forconi.
      Poro Mario

      Elimina
    3. Ma qui non è il problema di legiferare robe improponibili, qui il problema è che, una volta sdoganata una narrazione ed uno schema (vedi coviddi), esse sono riutilizzata per gestire i continui stati di emergenza (vedi caldo). I vitalizi sono cazzate al confronto, con l'emergenza non c'entrano niente. Ciò detto, speriamo tutti in medicine. Al-Mutanabbi

      Elimina
    4. Ah, a proposito di legiferare robe improponibili (o proponibili, dipende), oggi il verde Bonelli ha presentato una proposta di legge per introdurre il reato di NEGAZIONISMO CLIMATICO. Basta tutto ciò per far capire il percorso fascista verso cui si sta andando? E nel negazionismo climatico rientra questo pericoloso articolo sul caldo romano provocato dai motorini dell'epoca? Al-Mutanabbi

      Elimina
    5. Oh, a proposito di legiferare cose improponibili (o proponibili), oggi tocca a Pecoraro Scanio dire che ci vuole il tso per i negazionisti climatici. Vi ricorda qualcosa? Al-Mutanabbi

      Elimina
    6. È molto più probabile un'altra glaciazione.

      Elimina
  2. Mi scuso intanto per la lungaggine. Se si leggono attentamente i grafici sul riscaldamento globale non possiamo fare a meno di notare che con la rivoluzione industriale e la conseguente immissione nell'atmosfera di tonnelate di CO2 la curva del riscaldamento si impenna in modo anomalo rispetto a quello che era stato il riscaldamento o il raffreddamento dei secoli precedenti, anche il caldo del periodo romano antico apparentemente ha poco a che fare con il riscaldamento odierno, la curva appare più morbida, non si impenna in modo nervoso come appare avvenire nel periodo industriale. C'è poco da fare: industrializzazione e riscaldamento globale sono fortemente interconnessi. Prendo questo assunto come verità per dimostrare invece un'altra tesi ovvero che le soluzioni proposte al popolaccio zozzo sono essenzialmente maquillage, sono funzionali ai ricavi dell'industria dell'auto e di quella estrattiva, molto meno o per niente al benessere del pianeta. Prendiamo l'auto elettrica con emissioni 0, tralasciando per semplicità le speculazioni sul Litio e concentrandosi solo sulla produzione di energia elettrica necessaria per alimentare i veicoli viene subito in mente la domanda: e la corrente come la produciamo? Ad oggi, grazie anche alla sempre più benemerita guerra in Ucraina, non solo usiamo il vecchio petrolio ed il rimante gas di origine non russa, ma abbiamo rispolverato il vecchio carbone, in sintesi non c'era tutto questo bisogno di produrre auto elettriche ma forse sarebbe bastato ritornare alla buona e vecchia locomotiva! Inoltre se immaginassimo davvero di mandare tutte le nostre automobili con il motore elettrico forse l'unico sistema per produrre l'energia necessaria con un costo in termini di emissioni di CO2 tollerabile per la vita futura sul pianeta sarebbe quello di disseminare il pianeta stesso di centinaia di migliaia di centrali termonucleari, ottime sia per la produzione di energia ma anche come obbiettivo militare sensibile e quindi con l'avvio di una nuova era di militarizzazione spinta di ogni stato sovrano che desidera rimanere tale. Tutto torna secondo il seguente schema riassuntivo: elettrificazione del parco auto e dunque bisogno di energia a basso impatto ambiantale e dunque ritorno al nucleare e dunque necessità di difendere le centrali e dunque nuova militarizzazione del territorio e dunque meno democrazia per mantenere intatta la nostra salute e la nostra sicurezza. Anche qui azzardo una domanda: forse è il modello di sviluppo basato sul capitalismo da rivedere se vogliamo in qualche modo ipotizzare un futuro appena appena decente? Cecco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Premesso che concordo su tutto (confermando che, ad esempio, la follia sulle auto elettriche è una ulteriore narrazione volta a vantaggio di qualche solito noto), rispondo alla ultima domanda: YES. Al-Mutanabbi

      Elimina
  3. Nella narrazione del riscaldamento globale ci sono cose che non tornano. La più evidente imprecisione è considerare la co2 quale diretta responsabile del riscaldamento globale in atto e dunque principale obiettivo di riduzione di emissione. In questi giorni è stato battuto il record mondiale di tutti i tempi che risaliva al periodo pre covid di voli civili giornalieri, oltre centocinquantamila. E non mi sembra che la notizia sia balzata alle cronache. L'obiettivo vero è la drastica riduzione della popolazione mondiale entro il 2030. Essi programmano di salvarsi così amando la terra odiando i popoli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Iuri, entri in un argomento che prima o poi anche qui dovrà essere affrontato. Che siamo troppi sul pianeta è evidente, dato che a maggio abbiamo terminato le risorse che la terra ha da fornirci per tutto l'anno. Che i piani di riduzione della popolazione (sempre ponzati dagli stessi ambienti culturali e politici) esistano da decenni lo si sa. Io da poco ho assunto una posizione FAVOREVOLE a tale agenda, se considero la posizione di chi detiene davvero il potere. E' ormai evidentissimo che miliardi di persone mangiano-cacano-consumano senza nulla apportare all'evoluzione della civiltà umana (anche questo blog è da considerare un piccolo esempio in tal senso), per cui vanno semplicemente eliminate, affinché il mondo vada avanti: non è cattiveria, ma è selezione della specie. Ora le domandone. Come fare a ridurre di più della metà la popolazione mondiale? Esisterà una selezione basata su qualche requisito oppure il tutto sarà random? La riduzione è già stata avviata oppure sarà determinata da altri eventi apocalittici? Mi capita di leggere grafici e dati su un picco di mortalità da un annetto a questa parte, ma le cause, secondo il Corriere del Siero, sono da attribuire al caldo, alla pizza margherita, al lunedì; per cui mi paiono tutte cause naturali. E di rimando, ciò che tu dici e io ipotizzo sono tutti discorsi da complottisti. Al-Mutanabbi

      Elimina
    2. L'aviazione civile (o militare) sfrutta soprattutto motori a turbina. Questi motori bruciano il carburante con un eccesso d'aria, per cui emettono CO2 e H2O, come tutto ciò che brucia (quindi ossida) idrocarburi, come tutti i vari combustibili derivati dal petrolio o il gas metano.
      Bruciando in eccesso di aria si hanno emissioni di NOx, ovvero ossidi di azoto, che enessi ad alta quota danneggiano lo strato di ozono.
      Lo strato di ozono aumenta l'effetto serra, quindi emettendo NOx in alta quota si riduce l'effetto serra.
      Poro Mario

      Elimina
  4. Ma questo tale Lorè è di Siena? Il cognome mi sembra pugliese… Con che titolo è stato nominato assessore allo sport? Gestione pessima della questione stadio…
    Mauro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È il figlio della ' ex priore della, selva Isabella Becchi in Lorè.. Nato in via monna agnese... Selvaiolo.. Avvocato..eletto per forza Italia..

      Elimina
    2. L ' assessore Lorè è nato a Siena nella Selva, è contradaiolo, figlio dell ' ex priore della Selva avvocato Isabella Becchi... Eletto con forza, Italia, è avvocato... Il padre è professore universitario.

      Elimina
  5. Le palle? Chissà!!
    " L' epa l'inonda"

    RispondiElimina
  6. Chi sarà sopravvissuto al vaccino lo potrà dire

    RispondiElimina