Principio tattico n. 11 - Trasfusione

Sto leggendo un libro. Esso è molto interessante. Si intitola "Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura" ed è scritto da Gianluca Magi. Esso tratta di tecniche, riprese dal sulfureo Goebbels, di manipolazione e controllo delle masse, tratteggiando un inquietante parallelo con il nostro tempo, ove l'addomesticamento del popolaccio pare attività primaria da parte dei "padroni dell'umanità". L'argomento - lo saprete - ci garba assai.

PRINCIPIO TATTICO N. 11 - TRASFUSIONE

"Come regola generale, la propaganda e le tattiche di manipolazione operano sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale, pregiudizi tradizionali o culturali o un complesso di odii o amori. Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti emotivi o primitivi"

Il sistema limbico gestisce le pulsioni primitive e le emozioni. Questo principio tattico si rivolge a questa sera subliminale per infervorare gli animi e risvegliare la componente viscerale. La massa si muove sull'onda di questa forte emozione per dare un senso di significato coesivo a modelli di comportamento collettivi. L'emotività provoca un cortocircuito dell'analisi razionale e del senso critico ed innalza l'inconscio come padrone di pulsioni, timori, paure che determinano comportamenti collettivi.

Il potere conosce i codici emozionali degli individui ed i meccanismi delle loro interazioni soggettive. E sa che negli strati profondi della mente dell'istruito uomo contemporaneo continua a risiedere l'uomo primitivo, che riconosceva la forza e l'autorità del capo e dello sciamano.

Nei substrati più oscuri dell'inconscio collettivo si esaltano la purezza di sangue e le pulsioni elementari di morte e distruzione, le emozioni incontrollabili ed i bassi istinti animali, fino alla paura sproporzionata rispetto alla situazione oggettiva. Chi cade preda di questo stato non ha più il dominio di se stesso e quindi il manipolatore può prenderne le redini. E comunque mai il manipolatore deve opporsi frontalmente alla folla, ma anzi deve assecondarla, sintonizzarsi sulla sua frequenza d'onda e influenzarla. Da qui si può far leva sul confermare una impressione che gli altri sono già predisposti a credere. La motivazione è connessa all'emozione, l'emozione conduce alla mozione: solo ciò che sommuove nel profondo idee già attecchite nella mente ha il potere di cambiare idee e azioni in modo permanente. Più siamo in presenza di informazioni, più la massa ricorre a modelli e codici precostituiti per strutturare la propria esperienza. Compito del manipolatore è scoprire e sfruttare tali codici.