Botte, tonfi, stianti. Bombe atomiche, morti, guerra. Pandemia, profughi, gas. Insomma, l'uomo si sta (finalmente) autodistruggendo, lasciando il pianeta a specie sicuramente più intelligenti e meno dannose. Ma prima della fine, darei un ultimo sguardo alla Robur.
E mi riaggancerei ad una intervista - l'ennesima - dell'ex direttore generale Bellandi, che offre spunti interessanti per il presente ma soprattutto per il futuro della società bianconera.
Prima di tutta una sua rassicurazione sul momento terribile della crisi ucraina: i sedicenti armeni niente c'entrano con le due fazioni in campo, nemmeno dalla parte russa. E ciò, lasciatecelo dire, cozza apertamente con la lectio magistralis di qualche tempo fa dei ragazzi di Indimedia, che invece dimostravano, con una serie infinita di legami, che i sedicenti armeni provenivano direttamente da una costola oligarchica di una o più famiglie russe. Fatto sta che al momento tutti gli impegni finanziari ed i pagamenti paiono essere stati effettuati, per cui da questo punto di vista (al momento) non abbiamo nulla da temere.
Passiamo quindi ad una frase sibillina di Bellandi, che tuttavia rende l'idea del momento - prolungato - che la società sta vivendo: "La cosa che mi preoccupa di questa attuale dirigenza è che è abbastanza assente". Ci piace assai questo "abbastanza", perchè rende bene l'idea del vuoto in cui, a fasi alterne, i sedicenti armeni hanno lasciato a più riprese in questi anni di gestione. Cioè, i sedicenti armeni ci sono; poi spariscono; poi riappaiono; e quindi ciaone. Un giorno c'è barba, poi hovintoquacchecosa, poi occhialino, poi il meraviglioso presidente dj (a proposito, ma non potrebbe esporsi un po' di più?).
Emblematica è la figura di Petrocelli, che appare e scompare ad intermittenza, in simbiosi con barba Gevorkyan, ora designato come Chief Financial Officer (qualcuno ci spieghi che roba sia): "La sua scarsa presenza è un problema", tuona ancora Bellandi.
"Non vorrei attirare l'attenzione della Procura federale". Beh, dicendo questa frase, probabilmente si è richiamata l'attenzione della Procura Federale... Il tutto per le epifanie di barba Gevorkyan, che al momento non ha un incarico ufficiale all'interno della società, ma che presto lo avrà. Bene, non ne siamo felici, considerato lo show di quando eravamo in serie dilettantesca. Però - e questo è vero - bisogna stare molto attenti nella gestione di questi passaggi, visto che già siamo attenzionati per lo stesso motivo. La sensazione però è che questi cavilli burocratici non siano ben compresi dai sedicenti armeni, che di base mi paiono abbastanza menefreghisti su regole che forse faticano ancora a comprendere. Vedremo.
Ed infine ricaschiamo sempre lì, alla questione stadio. I cui lavori ora sono stati nuovamente ridivisi fra quelli previsti dalla concessione comunale (assorbiti in toto dal Siena Noè) ed il progettone della riqualificazione, portato avanti dalla Infinet di Bellandi et socii: "Il progetto sullo stadio invece sta andando avanti molto bene, c'è un coinvolgimento di aziende internazionali di assoluto livello". Bene... e quindi?
Insomma, ennesima intervista interlocutoria. In cui molto si parla degli altri, con qualche sassolino che Bellandi pare essersi tolto dalle scarpe, e poco di noi stessi. Alla fine, resta il senso di una certa malinconia, come al risveglio di un sogno che pareva appassionante, ma il cui ricordo svanisce secondo dopo secondo. Ecco, l'impressione del Siena Noè attuale, tristemente, mi pare proprio questa: lo svanire di un bel sogno, man mano che i giorni avanzano.
Ciao Al-Muta, mi associo alla tua inquietudine circa la scarsa presenz della societa`. Su indimedia, invece, penso che abbiano fatto molte illazioni e portato poca (o punta) sostanza; e il silenzio calato sull'argomento, a dispetto delle loro affermazioni, la dice lunga, secondo me. Per il discorso stadio, voglio pensare che, prima di mostrare progetti di massima, vogliano avere un certo appoggio delle istituzioni. Presentare un progetto di quel tipo non credo sia detto-fatto.... Magari un po' piu` di cautela nelle dichiarazioni al riguardo non guasterebbe.
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