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venerdì 3 settembre 2021

I motivi del grinpas

In trepida attesa della messa al via dell'obbligo vaccinale e del  progetto 100% dei vaccinati (neonati, malati che non si possono vaccinare, gatti, piante), qualche considerazione sul grinpas.

Grinpas che fra pochi giorni celebra il suo primo complemese ed al quale quindi facciamo anzitutto gli auguri.

Riporto qui una serie di considerazioni mie ed altre lette su vari siti, che francamente non ricordo. Insomma, come sempre tentiamo di buttar giù qualche spunto di discussione, razionalizzando (scusate per il termine ormai desueto in questa psicosi isterica di massa che stiamo vivendo) ciò che la realtà ci propone.

Bisogna fermare i non vaccinati, untori, criminali, terroristi, merde: dopo i runners, gli accompagnatori di cani orinanti, i furbetti di Pasqua, i bagnanti con il bonus vacanze, gli adoratori dei pranzi natalizi, ora essi sono il pericolo pubblico contro cui lottare.

Per cui, ecco il grinpas. Nei primi giorni della sua vita, ci fu detto che il grinpas aveva importanti motivazioni etico-sanitarie: bloccare la circolazione del virusse propalata dai non vaccinati e salvaguardare la salute del prossimo, compiendo "un atto d'amore" (cit. Papaccio). Ma, quando gli studi degli Esperti hanno verificato che il vaccinato non impedisce la circolazione del virusse (soprattutto riguardo alla variante delta), questa prima motivazione è decaduta, anche un po' miseramente. In più, vogliamo parlare della ridicolaggine delle applicazioni sanitarie della tessera verde? Senza il grinpas non si può entrare in un museo, si può entrare in una chiesa. Senza il grinpas non si può prendere un Frecciarossa Firenze-Milano con posti prenotati e contingentati, si può prendere un regionale Siena-Firenze con accalcamento e sputazzi nel muso. Oh, verrebbe quasi da pensare che si voglia far ammassare la gente in luoghi affollati per spargere il virusse...

Bene, dopo qualche giorno abbiamo capito che esisteva una seconda motivazione, di ordine etico-economico: preservare il sistema sanitario da costi dovuti ai ricoveri ospedalieri impedendo che pazienti afflitti da altre patologie venissero (ancora) trascurati. Per cui si stabilisce che un comportamento di per sé lecito (non vaccinarsi) ma che abbia una probabilità di generare costi sanitari debba essere reso impossibile per legge. Mi sta bene, ma allora tale ragionamento deve valere non solo per gestire la diffusione del virusse, ma anche per tutte le altre patologie possibilmente evitabili, in particolare modo quelle che ammazzano molto più del virusse. Vogliamo parlare degli obesi? Vogliamo parlare dei sedentari? Vogliamo parlare di chi non fa prevenzione medica? Vogliamo parlare di chi non ha uno stile di vita sano? Vogliamo parlare dei fumatori?

Allora ci hanno detto, candidamente, che il grinpas serviva da spingitore (cit. Vulvia) dei vaccini. Guardando i numeri, è motivazione falsissima. Sia perchè la campagna vaccinale procedeva a gonfie vele anche prima del 6 agosto, data di introduzione del lasciapassare, sia perchè dopo il 6 agosto si è assistito ad un vero crollo del numero dei vaccinati (da 500.000 al giorno di fine luglio a 50.000 al giorno a ferragosto).

Bene, allora il grinpas serve per riprendere a vivere una vita normale. Falso, con il grinpas nulla cambia: obbligo di mascherina al chiuso, distanziamento, le solite altre seghe che ben conosciamo. E' per me incredibile come la gente non si fermi a pensare che ora, con il 70% dei vaccinati, le regole di ingaggio di sicurezza che c'erano prima del vaccino non bastano più, essendo richiesta una vaccinazione del 100% per tornare a campare come quando non c'erano i vaccini. I vaccinati devono comunque rispettare le regole che c'erano prima dei vaccini (ma allora perchè si sono vaccinati?), mentre per i non vaccinati non bastano più nemmeno quelle. In sintesi, "chi ha il lasciapassare può fare ciò che prima poteva fare anche senza. Chi non ce l'ha, non può più fare ciò che prima poteva fare purché con mascherina e distanziato. L'asticella dei requisiti per poter vivere, lungi dall'abbassarsi, si è alzata. Senza alcun peggioramento della situazione da poter addurre a 'giustificazione' " (WuMing).

E vabbuò... e quindi? Quale giustificazione resta al sostenitore del grinpas? Mi ha molto colpito una interpretazione letta nonmiricordodove, sicuramente elucubrata da un cretino. Ordunque, tralasciando le logiche di chi ci comanda (che con il grinpas ci sguazza e ci sguazzerà, ve ne renderete ben conto fra pochissimo), in basso, fra il popolaccio zozzo, tolte le ipocrisie e le autoconvinzioni altruistiche (fatte in buona fede), mi pare - tristemente - che resti una sola spiegazione. Ovvero la volontà di imporre (IMPORRE) agli altri ciò che si reputa giusto, anche arrivando alla coercizione ed alla violenza, in uno sbuffo di bestiale intolleranza verso chi rivendica il diritto di decidere per il proprio corpo e la propria salute ed un sorprendente atto di fede verso quelle stesse persone che fino a due anni fa sarebbero state infilzate ed esposte in pubblica gogna, per avere rubato e distrutto tutto ciò che c'era da distruggere. Senza aver capito ciò che è la tessera, ovvero ben più di un lasciapassare: uno strumento di ricatto e pressione che introduce nella società contemporanea un principio liberticida, sia verso i vaccinati, sia verso i non vaccinati. 

Una orribile pietruzza di pura merda lanciata nello stagno. Oggi tocca ai non vaccinati, domani chissà. Ma che ce frega, ma che ce importa.


"Non c’è scampo, non ci sarebbe scampo, anzi continuando le vaccinazioni presto ci sarà la terza dose, con il miraggio della sicurezza che non avverrà. Una massa ulteriore di persone, credendosi rassicurata (“sono vaccinato!”) si contaminerà e contaminerà! Più vaccinazioni, più infezioni contagiose! Un disastro. Attenzione: un disastro visibile, accelerabile. Stiamo tornando indietro pur vaccinando maggiormente. E stanno tornando indietro Paesi vaccinatissimi. È lecito dubitare sull’efficacia delle vaccinazioni come rimedio decisivo della pandemia? Sì. Stiamo entrando con passo spedito (vaccinazione!) in una zona pantanosa da cui non usciremo: più vaccinati, più contagiati. Sta accadendo quel che scrivo. I contagi crescono per i motivi menzionati e i vaccini li favoriscono trasversalmente. È il peccato originario dei vaccini: non uccidono il virus né impediscono i contagi".

("Sì vax, No vax, Oltre vax: più vaccinati, più contagiati", L'opinione delle Libertà, 02-09-2021)

16 commenti:

  1. Hai mai provato ad invertire i termini del problema? Non potrebbe il green pass anche proteggere i non vaccinati, riducendo le occasioni di contagio a persone che potenzialmente possono avere più possibilità di finire in rianimazione dei vaccinati (e questa al momento è una evidenza ampiamente dimostrata, almeno in attesa di nuove varianti che riuscendo a bypassare la protezione vaccinale, per la gioia di tutti gli scettici, ci facciano ripiombare nell’incubo)?
    AB

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    1. A domanda rispondo. Ho provato, ma sono giunto alla conclusione opposta a quanto da te ipotizzato. Semplicemente guardando i fatti, i numeri. Come scrive la citazione, qualunque sia il motivo, la vaccinazione non ferma il contagio, i positivi. Anzi, come da mesi su questo blog segnalato, più ci si vaccina più ci si contagia. Io il perché non lo so, per cui provo a dare una spiegazione per ciò che vedo, che vivo. Io, come più volte detto, sono uno iper attento alle regole che danno qualche minima sicurezza, essendo molto molto molto pignolo sulla salute del mio corpo. Notai fin da subito che molti vaccinati, spinti da una giustifica voglia di vivere e da messaggi sbagliati calati dall’alto (vedi il grottesco discorso di Draghi), si stavano lasciando andare a baci, abbracci, sputi nel muso, ecc. E quindi mi sono domandato se questa potesse essere ad esempio una causa della circolazione maggiore del virusse; e per logica mi sono risposto di sì. Per cui, se ci pensi per i non vaccinati ciò potrebbe essere molto dannoso anche da un punto di vista sanitario. Paradossalmente, sento qualche non vaccinato che dice che preferisce non frequentare più i vaccinati… Infine, anche praticamente, faccio un esempio riferibile a questo blog. Pensa a un non vaccinato che vuole andare a vedere il Siena, si deve fare un tampone e verificare il suo stato di salute. Idem se vuol uscire con la moglie e andare al ristorante, teatro, ecc. Tutto ciò non tocca a chi è vaccinato, al di là di controlli suoi personali. Ecco che quindi, paradossalmente, il non vaccinato in questo momento da’ più sicurezza circa la sua potenzialità di diffusione del contagio. Meno male che a me sembra che: 1) i vaccinati hanno protezione individuale maggiore su rischi di ospedalizzazione grave. 2) la sensazione è che la variante delta sia più contagiosa ma meno virulenta, perché comunque sia i numeri delle ti (inshalla’) sono ancora bassi. Al-Mutanabbi

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    2. Quello che scrivi ha una logica difficilmente eccepibile, anche se il tuo “più ci si vaccina più ci si contagia” è una strong opinion che non tiene conto del fatto che i vaccinati ormai sono 40 milioni, decisamente la maggiornanza dei connazionali. Il problema però potrebbe essere che essendo l’obiettivo un ritorno progressivo ad una vita normale e non un’eradicazione della malattia al momento utopica, la strada vaccinazioni facoltative e quindi green pass ha poche alternative se si vuole mantenere il sistema sanitario in sicurezza. Se i non vaccinati evitano i vaccinati perché pericolosi (io nel mio piccolo dopo il vaccino non ho minimamente abbandonato le medesime precauzioni), di fatto si creano delle limitazioni non richieste con un minilockdown autoinflitto. È evidente quindi che molti sono consapevoli del rischio che corrono (in realtà con numerose eccezioni), rischi che di fatto condannano la comunità dei non vaccinati ad una perenne vita di “anormali” precauzioni che ci allontanano da una vita “normale”.
      Così i problemi rimangono irrisolti, se non ci si vaccina cosa ci può far tornare alla normalità? È vero, il green pass fa schifo e porta ad applicazioni illogiche e a volte surreali, ma ha un’unica alternativa, un obbligo vaccinale che agli scettici piacerebbe ancora meno.
      È COMUNQUE O RAGIONE

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    3. Procedo per punti.
      1) "Più vaccini più contagi" non è (solo) una mia strong opinion, visto che, come esempio, cito nel PS un articolo di una rivista, che mi è sembrato equilibrato e non tendente al fanatismo. In realtà, tale idea è (ahimè) suffragata dai numeri e dalla realtà delle cose. Ahimè.
      2) Certo che tengo conto dei 40 milioni di vaccinati (siamo a + del 70% in Itaglia ormai, segno che non esiste un problema di numeri scarsi, a meno che non si punti al 100%). Ed è proprio questa la correlazione che faccio/facciamo: + sale il numero dei vaccinati, + sale il numero dei positivi. Per statistica, sfortuna, caso fortuito, complottiamo, ecc... Non so. Ahimè.
      3) Faccio finta di concordare sul fatto che l'obiettivo sia un ritorno progressivo ad una vita normale (per me non è così, ma non importa). E fisso una definizione del concetto sfuggente e pericoloso di "normalità" a come vivevamo prima del febbraio 2020. Premesso che sul sistema sanitario c'è molto da discutere (lo faremo), ci sono almeno due alternative, che devono/dovevano essere messe in campo: a) le cure, che pare fra poco inizino ad essere disponibili. b) le terapie domiciliari, vero e clamoroso scandalo per il quale io spero che i colpevoli paghino caro ciò che hanno fatto. Se te mettevi insieme queste 3 cose (vaccini compresi, quindi), penso che a quest'ora s'era un pezzo avanti. Infine, il sistema sanitario, a oggi, non mi pare sia in condizioni di non essere messo in sicurezza, constatati i numeri degli ospedalizzati.
      4) I non vaccinati già vanno ed andranno sempre più incontro ad una vita da lockdown, non c'è bisogno che lo decidano loro, sarà il sistema che li rinchiuderà in una bolla. C'è a chi questa cosa piace ed a chi no; e c'è chi la invoca. Dipende dalle interpretazioni.

      Al-Mutanabbi

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    4. 5) Io penso che, dopo 18 mesi di narrativa del terrore, ognuno di noi sia ben conscio delle problematiche che si possono avere se si chiappa il virusse. I non vaccinati, come i vaccinati, semplicemente si adegueranno da persone (più o meno) libere. Anche i vaccinati sanno che, vaccinandosi, possono incorrere in problematiche (più o meno) serie nel breve periodo ed hanno il buio sulle problematiche sul lungo periodo, avendo oltretutto firmato un foglio in cui dicono che, se succede qualcosa, sono tutti cazzi loro. Cioè, ognuno sta facendo delle scelte, (più o meno) consapevoli. In attesa dell'obbligo.
      6) Ma non capisco perchè dici che i non vaccinati, che vivranno una vita a sé stante, "Ci allontanano da una vita "normale". Il "ci" a chi è riferito? Perchè a me pare che i vaccinati (non) stiano facendo una vita "normale", ma non certo per colpa dei non vaccinati. I quali saranno sempre più reclusi nella loro bolla, quindi messi in grado di "nuocere" sempre meno. Un non vaccinato che da casa sua esce, si infila nella sua macchina, fa due passi all'aria aperta, ecc ecc, che tipo di problemi può dare ad un vaccinato/immunizzato? Se ho compreso la narrazione, il vaccinato non corre inoltre rischi di ospedalizzazione grave, per cui al limite chiappa un raffreddore, si rompe le palle a stare fermo per un po' di tempo, poi riparte e si fa la sua vita "normale". Oh, con il grinpas ora come ora si può fare tutto, dai. Cioè, puoi fare le stesse cose che facevi prima, ma con una qualche auctoritas che ti dà il permesso di farlo. E' il non vaccinato che corre il rischio di morire, ma alla fin fine saranno cazzi sua. Come il fumatore che fuma 40 sigarette al giorno o l'iperteso che mangia il buristo.
      7) I problemi, se davvero rimangono irrisolti, non lo si deve ai non vaccinati, ma al sistema, che si è adeguato (formandola) alla nuova realtà. Ti rimetto il pezzo ripreso da Wu Ming, che per me è esemplare: In sintesi, "chi ha il lasciapassare può fare ciò che prima poteva fare anche senza. Chi non ce l'ha, non può più fare ciò che prima poteva fare purché con mascherina e distanziato. L'asticella dei requisiti per poter vivere, lungi dall'abbassarsi, si è alzata. Senza alcun peggioramento della situazione da poter addurre a 'giustificazione' ". E' il problemino che questo blog cialtrone sta tentando di far rilevare da mesi, ovvero che, in stile rana bollita, per vivere la nostra "normalità" dobbiamo ogni giorno faticare sempre di più, dovendo ingozzare, per ragioni di emergenza (vere o false che siano) misure che non sono simpaticissime (sono stato bravo?). Via via, il sistema ha presentato un nemico contro cui scagliarsi, dai runners a quelli che erano in spiaggia, a quelli che volevano fare il pranzo di Natale in famiglia. E' una via splendida per il Potere, quella di deresponsabilizzassi e scaricare le responsabilità a terra, in basso. Ed è in basso che accade la lotta fra i poveri, che oggi sono incasellati come "vaccinati" e "non vaccinati". Quando saremo tutti vaccinati, ci sarà una nuova categorizzazione (pelati vs capelloni?) e via via. Lo schema è stato trovato, la massa è impaurita e non ragiona (da una parte e da un'altra), e via e via e via. C'è chi è d'accordo con questa visione (io) e c'è chi non è d'accordo con questa visione (te). Ecco, purtroppo, mi pare che a oggi abbia un pochino più ragione io di te, sebbene avessi mooooolto piacere che fosse stato il contrario.
      PS sul punto 3. Ieri incontro un mio cliente, intubato 3 mesi da novembre 2020, 52 anni. Mi racconta la sua terribile esperienza e mi dice che, dopo averle provate tutte, guarisce di botto assumendo monoclonali. Bugiardo lui, bugiardo io.
      Al-Mutanabbi

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    5. Per ora rispondo solo solo al punto 1 che sto lavorando e ho poco tempo:
      Abbiamo un concetto diverso di articolo, quello sarà pure equilibrato, ma io con articolo considero quelli pubblicati da riviste sottoposte a peer-reviewing (cosa necessaria ma non sufficiente ad evitare di leggere boiate). Portami risultanze scientifiche sulla tua affermazione e ne terrò conto, altrimenti quello che c’è scritto lì o quello che pensate tu o Quixote per me pari sono: strong opinions.
      È COMUNQUE O RAGIONE

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    6. Ti anticipo che termino qui il colloquio. O impari a relazionarti, o con me non hai contatti. Per correttezza, ti rispondo comunque a questo punto. Beh, esistono tanti articoli al mondo... Di giornale, di riviste di pensiero, di riviste scientifiche. Non è questione di concetto, è questione di ciò che io ho messo nel PS ed ho poi ripreso: si stava discutendo su questo. Fortunatamente (o sfortunatamente) la vita non termina solo sulle riviste sottoposte a peer-reviewing. E probabilmente non è che tutto il resto del mondo è una boiata. Ti porto comunque una rilevanza scientifica: i positivi in Inghilterra (ad esempio) di questo periodo (2021) sono circa 20 volte di più di quelli del 2020. Ora, se nel 2020 i vaccini non esistevano ed oggi i vaccini esistono, va da sé che + vaccini, + contagi... è ciò che, semplicemente, sta scritto nel PS in fondo all'articolo di oggi. NON SI STA PARLANDO DI UN NESSO, DI UNA IPOTETICA CAUSA FRA I DUE FENOMENI, DI UNO STUDIO SCIENTIFICO CHE METTA IN CORRELAZIONE I DUE FENOMENI, SI STA RILEVANDO LA REALTA' DEI FATTI E DEI NUMERI, per poi costruirci un pensiero, un'idea, un ragionamento. Più tutto ciò che sopra da me scritto un AB ha definito di "logica difficilmente eccepibile". Era sicuramente uno che capitava lì per caso. Boh, sono sconvolto.... Al-Mutanabbi

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    7. Quindi che devo fare? Gli altri punti non li leggo?
      Non capisco. Ho solo mostrato un possibile aspetto del green pass che non avevi considerato, sul resto non mi sono espresso perché rispondere ad osservazioni fondate ma che non mi trovano d’accordo non possono far altro che alimentare le solite polemiche stantie. Tu mi rispondi e io rispondendo solo alla tua risposta e non all’articolo intero ti ho riconosciuto una logica ineccepibile. SOLO NELLA RISPOSTA (chiaro?) dato che a quella rispondevo e non al tuo articolo in toto. Ho solo contestato una tua singola affermazione su un’evidenza che evidente non è, perché se è evidente che il vaccino non impedisce i contagi, non lo è altrettanto dire “più ci si vaccina più ci si contagia” , frase che nel contesto nasconde (poco) un significato differente legando vaccini e contagi.
      Basta.
      Poi anche tu, addirittura sconvolto non mi vuoi più rispondere? Non è un problema, potresti sempre cambiare idea anche tu (o forse lo hai già fatto parecchie volte?)
      Take it easy
      AB

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    8. Ho letto per intero la tua risposta articolata per punti e divisa in due commenti e comunque concludo con un paio di osservazioni nonostante a questo punto decisamente non mi aspetti risposte.
      La prima è sul punto 6 perché è una domanda e ti rispondo: ho usato il “ci” perché nonostante quanto tu affermi, per me siamo lontani anni luce dalla vita che io considero normale, quella senza mascherine, fatta di strette di mano, abbracci, baci, odori, progetti di viaggi che non facciano venire l’angoscia al solo pensiero di quanto accadrebbe se ci si ammalasse in trasferta. Non bastano una cena e una partita a rendere la mia vita nuovamente normale.
      La seconda è sempre la solita che contesto sovente in questo blog ed è inerente al fatto che più del settanta per cento di noi si è vaccinato. Quanti sarebbero stati i vaccinati, se non ci fossero state la romba e la “spinta” che tanto contesti ? Cosa sarebbe successo se grazie alla narrazione alternativa, fatta di vaccini mortali, pericoli indicibili e costrizioni da 1984, a vaccinarsi fosse stato il 10% della popolazione? Certezze non ne abbiamo, ma abbiamo due, tre ondate che hanno mostrato quello che questo virus è capace di fare ed una quarta nella quale la situazione non è degenerata.
      Alimentare i dubbi, non fidarsi delle istituzioni che dovrebbero essere la nostra diretta emanazione (cfr lo Stato), sottolineare le eccezioni sottostimando la norma, rifuggire i doveri pensando di essere più intelligenti, più scaltri, più razionali, questi sono i mali dei nostri tempi, quelli che fanno deragliare dei sistemi politici che hanno funzionato per più di duecento anni anche e soprattutto in periodi in cui si stava moltto peggio di oggi
      IGNORANTE, SCEMO O PAZZO
      AB

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    9. Basta pensare che va tutto bene e va tutto bene... lo diceva anche CANDIDO di Voltaire.

      Te ci credi? Rispetto totale.
      Te hai rispetto per le nostre convinzioni?
      Ah già, noi siamo quelli strulli.... okke.

      Vabbé và, me ne vò dalle mì galline pé vede se dormano bene pé poi fà ll'ova bone!.

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  2. Con i messaggi inviati durante la pandemia si è fatto un passo in là nella psicologia delle masse. La gente, una percentuale elevatissima, ha reagito agli stimoli continui, inviati 24 ore al giorno, inviati in modo "classico"; in breve, è rimasta terrorizzata. La paura, in questo caso sapientemente dosata, attiva la corteccia prefrontale del cervello, che blocca la parte razionale. Sono dei meccanismi istintivi primitivi per far fronte a delle minacce. Visto il tipo di allarme è quindi stata proposta una via d’uscita: ci si è affidati completamente agli esperti che passavano in tv, al Governo e alla sua azione, all’OMS. Ora è il turno del vaccino. Qualsiasi cosa pur di abbassare il livello di disagio, e sofferenza, che sono stati provocati, direi indotti. Ed è davvero difficile uscire dal meccanismo perché poi subentra la dissonanza cognitiva. Difficile perfino riuscire a far subentrare un dubbio, a far fare una domanda. È infatti subentrata la 'fede', cieca ed assoluta, in chi ti deve salvare la vita. Quindi guai a metterla in dubbio. Sono stati geniali (del male, ma geniali); hanno usato tecniche di PNL e neuromarketing davvero raffinate. Pensiamo alla frase "andrà tutto bene", che imposta il pensiero dei singoli verso un affidamento del tutto a-critico all'autorità. E chi si fa domande? è un negazionista. Geniale. Il "vaccinismo" ora è diventata una religione. Perché quando si è spaventati, anzi terrorizzati, ci vuole un "santo" a cui aggrapparsi. Ed è lì che sono apparsi i Burioni prima e il vaccino poi.
    Per quanto concerne, invece, la questione dei messaggi contraddittori...è utile una rilettura de "la psicologia delle masse" aggiornata con le più attuali tecniche di PNL.
    Con i messaggi inviati nel periodo del virus si è fatto un passo più in là, proprio com’è stato fatto dopo l’esperimento del cane di Pavlov, quando successivamente al suono del campanellino, invece di dare il cibo Pavlov dette una scossa al cane, quindi un messaggio assolutamente contraddittorio rispetto al primo. A quel punto il cane - alla stregua dell’uomo covizzato - ha reagito in un modo nuovo. Non ribellandosi, non adattandosi al nuovo stato. Semplicemente si è messo a correre in circolo, terrorizzato. Ed il terrorizzato si controlla benissimo...

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    1. Il vaccinismo era una religione già prima, nel senso che i vaccini erano semplicemente dei moderni presidi di medicina preventiva utilizzati (a volte in maniera obbligatoria) grazie alla loro capacità di limitare epidemie che fino al loro sviluppo avevano falcidiato la popolazione umana.
      Dieci vaccini obbligatori lo confermano.
      È l’insofferenza agli obblighi di persone che fino al 2019 non si erano nemmeno poste il problema vaccini obbligatori ad avere impresso la direzione attuale. La psicopolizia” è solo una conseguenza, non è la causa. Il problema sono quello che scrivono “la merda a mrna” pensando di avere abbastanza nozioni per sapere quello che dicono, per il solo fatto di aver letto un paio di siti internet complottisti o qualche video su youtube dei nuovi predicatori del ventunesimo secolo.
      AB

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    2. sono io che la definisce merda.
      perito meccanico.
      imprenditore.
      affermo ciò perchè ho seguito alcuni dibattiti di insigni premi nobel, come Luc Montaignier, o esperti nel settore come Robert Malone, che sono perlomeno dubbiosi su preparti che usano questa tecnica.
      poi io li ho definiti popolanamente merda.
      caronte il nocchiero

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    3. Caronte, il problema è l’atteggiamento, se io ascolto mille esperti su un problema meccanico di cui non capisco niente, magari inizio a farmi un’idea del problema, ma non mi azzardo ad emettere sentenze definitive pensando anche di poter prendere decisioni al riguardo (tipo voglio lo sputnik…io sono pure laureato in medicina ma non ho la competenza per poter dire quale vaccino sia meglio per me e infatti non lo dico). Per combattere con questa deriva tuttologica, che porta alle conseguenze sulle quali polemizziamo in questo blog da un anno, basterebbe fidarsi di chi ci capisce, anche mettendo nel conto che possono sbagliare anche gli esperti. L’alternativa è il caos, ed infatti nel caos stiamo inesorabilmente scivolando.
      AB

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    4. Caro abbi, fidarsi degli esperti ( chi, i teledottori da tappeto rosso o il cts?) adesso è come andare di buio, dato che sono diventati più sacerdoti del dogma religioso che dottori.
      E siccome veri esperti, come anche i nostri palù e tarro, esprimono dubbi io mi accodo.
      Poi l’ultimo a decidere sentiti vari pareri medici, so sempre io, perché il corpo è mio.
      Anche sbagliando.
      E sicuramente il parere di un esperto su una novità che non conosce appieno non è un dogma o una sicurezza.
      Dubitare è più che giusto è lecito. Anzi, è un diritto!
      Caronte il nocchiero

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  3. Una giornataccia come approccio alle cose https://www.wittgenstein.it/2021/09/03/una-giornataccia-come-approccio-alle-cose/ via @lucasofri

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