Oplà! E' domenica, cosa c'è di meglio di portare alla luce un'altra perla di Franco?
"L'imboscata" è universalmente conosciuta per aver ospitato una delle canzoni più famose di Battiato, ovvero "La cura". Eppure, come sempre negli album battiateschi, canzoni iper note convivono con altre che - chissà come mai - non hanno avuto la stessa sorte di essere diramate attraverso circuiti di mainstream. Da una parte, ciò va considerata quasi una fortuna...
"Splendide previsioni" è appunto la traccia n. 6 de "L'imboscata". Cantata costantemente in coppia con la splendida voce di Antonella Ruggiero, musicalmente è una gradevole canzone rock, nella quale predominano, come da input generale dell'album, le chitarre elettriche. Eppure, anche in un brano relativamente più "normale" rispetto a tanti altri, ad un ascolto più attento si notano, in sottofondo, decine di suoni di tastiere, sintetizzatori, archi a comporre la base di un ennesimo piccolo/grande capolavoro musicale. Oltre che, come da consueto pattern battiatesco, le incursioni di cantato in lingua straniera (tedesco ed inglese, stavolta).
Il testo è interessantissimo ed una volta di più incredibilmente profetico. Nel 1996 (anno dell'album), Battiato ci canta di "specie in mutazione", di "gente che vive senza più testa", di un futuro incertissimo, verso cui il genere umano pare incanalato senza speranza alcuna di averne coscienza, fra "nuvole nere" e "stormi di temporali in arrivo". Ed allora, perchè queste previsioni, così fosche nel testo di Fluer Jaggy e Manlio Sgalambro, sarebbero splendide? A nostro avviso, la poetica della canzone e probabilmente di molta parte di tutta la produzione di Franco sta in queste frasi: "Io sono pronto ad ogni partenza, ad ogni nuova evenienza. Un viaggiatore che non sa dove sta andando". La flessibilità, la apertura, l'assenza di un inizio ed una fine, il desiderio della scoperta, la forza della volontà, la meraviglia della indeterminatezza. Tutti aspetti che rendono splendidi anche i contesti più terrificanti, a seconda di dove vada a cadere lo sguardo dell'osservatore e dell'ottica con cui si guarda il mondo. La partenza di cui si parla è termine universale: partenza per un nuovo viaggio esteriore o interiore, un restart dopo uno stop, un nuovo inizio dopo una fine, il grande viaggio verso il dopo che arriva una volta terminato un transito terrestre. Tutto vale, tutto è possibile, tutto può essere perfetto.
Tutto è splendido.
Unbekanntes Nichts
Sage mir ein Wort
Eine Schnee Nadel jenseits des Schweigens
Stormi di temporali in arrivo
Io sono pronto ad ogni evenienza
Ad ogni nuova partenza
Spruzzi di fuoco dai forni
La gente vive senza più testa
La specie è in mutazione
E non sappiamo dove stiamo andando
Die Schatten sind umgekehrt
Zauber Grün vergiftetes Grün
Die Hand die schreibt ist ebenso ein Schatten
Standing in the shadow of the night
In un punto altissimo, inaccessibile
And I'm never in touch with your heart
Stormi di temporali in arrivo
Io sono pronto ad ogni evenienza
Ad ogni nuova partenza
Ist ebenso ein Schatten
Aus der Ferne ein Klang
Wenn mann zuhört
Ist er schon verschwunden
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