L'Europeo surreale

Uso "surreale" per non essere scurrile, sia chiaro. Insomma, la vittoria dell'Itaglia ci ha fatto godere parecchio, ma vorremmo rilevare qualche piccola incongruenza rilevata durante e dopo l’evento. Piccolissimi dettagli, tranquilli. Leggete e poi tornatevene a dormire.

IL GIUBILO - Ah, che bellezza! Vedere finalmente la gente libera di esultare, abbracciarsi, scorrazzare per le strade senza tanti lacciuoli o con la testa fasciata dalle predizioni dei finti virologi da salotto è un dato che deve essere messo in forte evidenza. Ebbene sì, cari ragazzi: si-può-fare. Ok, ora arriveranno - anzi, sono già arrivate - le reprimende di quelli che guadagnano sul nostro lockdown cognitivo oltre che materiale, che ci diranno che siamo stati delle merde, insensibili, sconsiderati a lasciarsi andare ad una notte brava, che pagheremo in termini di vite umane. Godetevi il momento.

I VACCINATI - "Come stai? Ma da quanto è che non ci si vedeva? Oh, ma ti sei vaccinato?". Ecco, questo è un tipico scambio di battute fra amici che si incontrano dopo un po' di tempo. "Ah, non ti sei vaccinato??? E perchè?". Ecco, questa è la domanda di chi, vaccinato, scopre che l'amico non lo è. Ordunque, è stato veramente surreale vedere come quelli che interrogano pesantemente il prossimo su un "dovere morale" fossero in strada gomito a gomito con tanti sconosciuti sudati e vocianti. Bene così.

LE STRAGI - Secondo la narrazione imperante, attendiamo stragi da variante delta in tutti i luoghi in cui si è deciso di mettere stipate decine di migliaia di persone in stadi per vedere i match di football, in primis Budapest e Londra. Attendiamo fiduciosi.

IL BORGO POLVEROSO - Nell'arco di poche ore, in Piazza del Campo, si è potuto assistere ad un evento monco (il giro del Bruco), con regole ben precise di distanziamento, contingentamento di persone, forte attenzione alle procedure, ecc e subito dopo ad una incontrollata esplosione di giubilo di centinaia di persone che si abbracciavano, accendevano fumogeni (sic!), si baciavano. Il tutto senza che, nella seconda ipotesi, le forze dell'ordine muovessero un dito. Pare che finalmente qualcuno stia aprendo gli occhi su tale disparità di trattamento, meglio tardi che mai.

L'INGINOCCHIAMENTO - Come regola ormai vuole, al fischio di inizio finale i calcianti di Itaglia e UK si sono reciprocamente inginocchiati. Dopo pochi secondi i fischi all'inno di Mameli. Poi il rifiuto degli atleti inglesi di indossare la medaglia d'argento. Quindi qualche violenzella verso i tifosi itagliani. Con tutto il nostro disdoro, segnaliamo che le reazioni vere, seppur umane e schifose, sono le ultime citate. Il calcio è sport sporco, di contatto, di furbizia, di incazzature e sangue amaro, probabilmente è per questo che è il vero sport di popolo. Imporre certe usanze proprie di altre discipline meno di massa è usanza per noi aberrante, in quanto costrittiva.

DRAGHI - Tutta la stampa filo-governativa grida al miracolo Draghi per la conquista dell'Europeo calcistico. No comment.

IL SOVRANISMO - Ha vinto l'Itaglia. E per una notte siamo diventati tutti iper nazionalisti, orgogliosi della nostra casacca azzurra. E contemporaneamente abbiamo stragoduto perchè abbiamo battuto una nazionale di uno Stato fuoriuscito dalla UE. Ma non vi pare che ci sia qualche piccola incongruenza in tutto ciò?