Una corretta Grammatica

Chiudiamo la settimana roburriana tornando, come già promesso, su un fatto che ci sta a cuore, ovvero l’intervista al nostro DS.

La parabola di Grammatica è stata anomala dall’estate ad oggi.

Presentato e presentatosi come un direttore giovane ed ambizioso, dal discreto CV in ambito giovanile e perciò particolarmente abile nell’andare a scovare le quote giuste, Grammatica rilasciò subito una intelligente intervista, nella quale dichiarava come Siena potesse rappresentare un potenziale grande trampolino di lancio per una brillante carriera. Ed effettivamente gli ingredienti c’erano tutti: società nuova, sedicente e danarosa, grande budget a disposizione, ambiente non ostile.

Squadra fatta in fretta, fra giovani quasi tutti provenienti da squadre importanti ed over dal glorioso passato. Prime prove benino, poi un po’ meno bene, poi ancora benino. Poi il patatrac, con lo psicotico tsunami armeno. Grammatica sparisce.

Non più una parola, non più una intervista, non un saluto a Gilardino, non un appoggio alla squadra. Molti, fra cui questo blog, si chiesero se Grammatica fosse ancora il DS del Siena Noe’. Dice Grammatica nella intervista che da un certo punto in poi ha “riacquisito un po’ di autonomia “. Segno che prima la aveva perduta.

Insomma, Grammatica presumibilmente per qualche tempo di fatto non è stato più il DS bianconero. Nessuno però ce lo ha mai comunicato, tantomeno lui. Che evidentemente pensiamo, anche nel  momento in cui stavano arrivando Mahmudov e Zulpa, percepisse regolarmente lo stipendio. 

Mi pare una posizione troppo semplicistica quella di Grammmatica, che in tutto questo casino pare non prendersi mai alcuna responsabilità. Salvo poi oggi pensare a rivoluzionare una rosa che lui stesso ha composto qualche mese fa. Orbene, se si punta ad una rivoluzione, vuol dire che qualcosa non ha funzionato, fra giocatori limitati, finiti, rotti e demotivati.

Io, caro Grammatica, un piccolo mea culpa lo farei. Eppure non mi è parso minimamente di coglierlo in nessuna intervista. Va bene, si campa uguale, ma era così per sottolinearlo.

Intanto domenica vinciamo. A proposito... con chi  si gioca?