Quelli che restano o ritornano

Ieri c'era un articolo di addio per chi ci ha lasciati (sempre troppo tardi). Oggi ci concentriamo su chi resta.

Il ritorno più clamoroso è quello di Mister Gilardino. Che arriva dopo un mese esatto dalla sua cacciata e ritrova una squadra ed un ambiente totalmente stravolto. E bene, a nostro avviso, ha fatto a rimarcarlo nella sua prima conferenza stampa da seconda fase. Ora c'è un altro obiettivo rispetto a quello che avevamo a inizio gennaio, inutile nascondersi dietro ad un dito. Ma ci gratifica la voglia di Gilardino di tornare a fianco della sua squadra. Sua, avete letto bene. Non dei mostri russi.

Riaffiora in superficie anche Grammatica, il quale ha spiegato che gli ultimi acquisti stranieri non erano farina del suo sacco, ma erano stati evidentemente imposti da altri. Noi siamo stati e siamo fortemente critici con il DS per non aver mai favellato prima e dopo la dipartita di Gilardino e per avere lasciato sola una squadra che aveva invece bisogno di essere difesa a spada tratta. Non siamo invece ancora convinti che questo Siena faccia così cacare come apparso nelle ultime partite, per cui lasciamo, sul piano sportivo, una porta ancora mezza aperta per verificare. Urgono rinforzi.

Alzi la mano chi si ricordava di Belli & Ristori. Sì, dai... Quei due che in estate presentarono e rappresentarono la holding armena, nella persona di Oganyan, quello con gli occhialini. Bene, pare che abbiano ripreso la situazione in mano. Ora, io inizio ad avere le idee un po' confuse. Ma non era la holding che comandava tutto? E ora il duo cosa ci incastra? Ok, serve per rappresentare Oganyan, ma la sensazione è che la presenza dei due assistenti legali e finanziari degli Armeni vada oltre la semplice rappresentanza. Ma probabilmente ci sbagliamo noi, che di società e di holding non ne capiamo niente.

Incredibile ma vero, Andrea Bellandi resta saldo al comando della macchina Siena Noè. Da dirigente nel mirino della tifoseria a uomo della provvidenza bis il passo è stato brevissimo. Ora non abbiamo capito se, oltre a essere VP (ma lo è davvero o è solo una carica auto-assegnata?) del Siena Noè, sia anche (diventato) il terzo socio di Belli & Ristori. Oppure semplicemente è solo Bellandi, che rappresenta se stesso. Fatto sta che chi, da VP, si permette di criticare la società perchè ha lasciato sola la squadra nella contestazione della tifoseria (falso, vedi sotto), ha solo il nostro plauso.

Ed infine, chi resta è la tifoseria bianconera. Alla quale va gran parte del merito della cacciata del bove armeno, in un crescendo di contestazione, ben fatta e calibrata, intelligente e non eccessiva. Ora il diktat è stringersi intorno alla squadra ed a Gilardino, tentando di lasciare da parte le problematiche societarie, che pure esisteranno e saranno probabilmente ancora opprimenti in quanto non cristalline. Quella stessa squadra che al ritorno da Sinalunga ci è stato raccontato che sia stata contestata. No, la contestazione era diretta alla società, ai suoi rappresentanti, agli allenatori. Alla squadra sono stati fatti du' berci, più per scuoterla che per altro. Ma la squadra è l'ultima imputabile colpevole di questo caos. Ora si tira una riga e si inizia a remare tutti dalla stessa parte. A partire da domenica.

Forza Robur.