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giovedì 3 dicembre 2020

Fra "covidioti" e "negazionisti"

Penso di essere rimasto l'unico a non avere una precisa idea sul virusse. Zigzagando fra "covidioti" e "negazionisti", mi sento solo, con una grande tristezza che mi pervade.


Come capita sempre nelle grandi competizioni, il popolo è diviso a metà. I "covidioti" (che chiamano gli altri "negazionisti") ed i "negazionisti" (che chiamano gli altri "covidioti"). In mezzo, appunto, il Nulla (ed io).

Nel Nulla - cosa per me assai spaventosa - non ci si può permettere di fare e farsi domande, ragionare, indurre e dedurre, verificare, approfondire, comparare. No, vietato. Perchè da una parte e dall'altra non c'è ascolto, figuriamoci confronto. E se non fosse per la drammaticità del momento, questo sarebbe un tempo splendido, dato che tutte le carte si sono rimescolate e si rimescolano di continuo.

Siamo davanti alla definitiva caduta di ogni certezza, fra milioni di persone che si appellano alla Scienza e la Scienza che dimostra loro che non può essere messa in gabbia da chi lo vorrebbe, fra gente che oggi sostiene fermamente un'idea e domani vorrebbe imporre il contrario, fra comandanti di vascello talmente inadeguati da farci evocare (a noi finti democratici) misure draconiane di controllo, fra concetti su termini basilari come "sicurezza" che decadono di ora in ora. Insomma, tutto molto affascinante, se non fosse che - appunto - questo periodo segnerà per sempre le nostre vite e quelle delle generazioni future.

Per noi merde sornione, che in fondo in fondo siamo dei nichilisti convinti ed amanti del caos, vedere questo totale tilt è uno spettacolo. Come se si fosse su un palcoscenico di un teatro di avanguardia, dove l'improvvisazione tutto fa capitare, assistiamo ad un colossale rovesciamento di fronte, dopo una narrazione (finta, a questo punto) che durava da anni. Quelli che fino a ieri lottavano (anche a mani nude contro la polizia, fino a qualche generazione fa) per la Libertà assoluta e si opponevano ad ogni tipo di vessazione che provenisse dall'alto, sono i moderni censori dei vizi del popolaccio senza mascherina, che ci vorrebbero perennemente a casa, malati e positivi di default. Quelli che fino a ieri erano i promotori di una repressione (anche a mani nude a favore della polizia, fino a qualche generazione fa) dall'alto verso la protesta che proveniva dal basso, che col manganello pensavano che i problemi del mondo fossero risolti, sono i moderni libertofili, che lottano per il bene comune e che magari sono ancora oggi concordi con l'apertura indiscriminata delle discoteche nella drammatica estate sarda.

Franamente, me l'avessero detto qualche mese fa, non ci avrei mai creduto. Per cui, affascinante. Drammatico, ma affascinante.


PS: dai, non è vero che nel Nulla ci sono io e basta. L'ho scritto per fare un po' di scena, ci sta. Oddio, non è che siamo in tantissimi, ma qualcuno c'è, che tenta di riportare il mondo sulla linea dei fatti, sui dati, sulle tante incongruenze che si verificano. Ecco, esorto questi pochi a continuare, senza curarsi dei "covidioti" e dei "negazionisti". Io abdico.



"Muoiono le stelle tra gli ultimi bagliori e un assordante

nulla"

(Subsonica, "La glaciazione", 2007)

6 commenti:

  1. A me fa tanta tanta paura questo COPRIFUOCO prolungato all'infinito.... l'amara realtà è che ..... nessuno più ..... s'incazza

    E dopo il coprifuoco sanitario, quale sarà la prossima provazione di libertà? Perchè qui si parla oramai di mesi eh.... non di una emergenza di una settimana

    Mirco

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  2. non esiste il bianco e il nero.
    il mondo è GRIGIO, di un grigiore sconvolgente (come quello oltre la cortina di ferro).
    Stefano Ricci

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    1. "Il mondo è grigio il mondo è blu". Al-Mutanabbi

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    2. cuccuruccucù Paloma.....
      Stefano

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  3. No non sei solo. Sono giorni che sto zitto anche in casa, di fronte ad una moglie che ogni giorno se ne esce con una teoria sempre molto bella e affascinante ma che evidentemente la rassicura, i figli che ancora non hanno un'idea chiara ma sicuramente sono turbati, anche se fanno di tutto per nasconderlo. Ed infine la gente con tutte le chiare e lampanti risposte. Ma del resto chi ha sempre avuto risposte a tutto deve ovviamente averne anche adesso, è chiaro. Io sono ateo, non mi sono mai accontentato di credere che dietro ogni interrogatorio ci fosse una chiara e decisa risposta. Forse sarà per quello. Fatto sta che le innumerevoli incongruenze di questa cosiddetta emergenza sanitaria, ha confermato tutti i miei dubbi e perplessità sul modo di vivere da sempre adottato.E quindi tutto mi lascia perplesso e non riesco bene a capire.
    Sanguebianconero

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    1. Come tutti i grandi eventi, ci vorrà tempo per capire, se ne avremo la facoltà. Tuttavia, proprio per la comunicazione che gira rapidissima, già oggi abbiamo tutti gli elementi per fare domande, che non hanno mai avuto adeguate risposte. Anche per questo i grandissimi dubbi che ruotano intorno alla pandemia non accennano diminuire. Dati che mancano, censure, misure poco comprensibili, scaricabarili. Tutto contribuisce a far riflettere una persona normale. Al-Mutanabbi

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