Prima analisi del voto di pochi giorni fa. Tocca anzitutto al referendum costituzionale.
Sono stato per qualche giorno su FB a richiedere una qualche argomentazione non sulla vittoria del sì, ma sulla qualità della vittoria del sì. Anzi, sulla quantità della vittoria del sì, ovvero del 69% dei votanti.
Partiamo da un presupposto, che è soggettivo (ovvero è riconducibile ad una mia personale considerazione), ma non troppo, mi pare di poter dire: il 69% di voti è veramente tanto. Chi vi scrive pensava addirittura che alla fine il referendum si sarebbe risolto al fotofinisc, per cui potete capire da dove provenga almeno parte del nostro stupore per il numerone.
Vi dicevo di aver richiesto un parere sul perchè di questo 69%. Non sulla vittoria del sì, ma sul 69%. Niente, non ho ricevuto risposte. Però ho letto e sentito molti commenti di tutti coloro i quali hanno votato per il no. Molta gente delusa, tanta che grida alla fine della democrazia, altri che comunque hanno assunto una giustificata posizione critica. Non commento (ognuno ha il suo pensiero), a parte una cosina. Non mi pare (almeno spero...) che l'aver depennato per il 36,5% deputati e senatori sia misura che inneschi una pericolosa deriva autoritaria. Certo, noi siamo per le elezioni e crediamo fermamente che siano gli eletti gli unici che possano rappresentare le nostre istanze; e siamo felici che ce ne siano ancora 600 di parlamentari che possano svolgere tale funzione. E proprio questi 600 superstiti riportano semplicemente l'Itaglia in media europea, visto che prima del referendum eravamo il Paese con più rappresentanti eletti in numero assoluto (945) in tutta l'Europa occidentale. Ed infine, si ricorda che questo referendum è arrivato un po' a sorpresa, in quanto la riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari era già stata approvata nell'ottobre del 2019 con il voto favorevole in pratica di tutti i partiti.
Molti hanno puntato il dito contro il populismo che avrebbe ammantato il voto per il sì. Elettori populisti, elettori poco informati, elettori un po' fascisti: niente di nuovo sotto il sole, parole già sentite per altre occasioni, parole che sentiremo per altre occasioni.
Ma, fra tante spiegazioni, alla fine ho letto quella che a me piace di più e quelle che io penso davvero sia quella più vera, soprattutto perchè viene dal popolaccio zozzo. Cedo quindi la parola all'amico Dudo, che cito integralmente: "Io volevo che 300 andassero a casa e smettessero di prendere stipendi elevati, benefit e vitalizi, non mi interessa di essere meno rappresentato perchè finora, con più politicanti a rappresentarmi, non mi sono sentito rappresentato, anzi mi sono sentito preso per il culo ugualmente. Quindi, se devono prendermi per il culo, lo facciano lo stesso, ma almeno sono di meno e 300 e passa stronzi dovranno cominciare ad alzarsi prima dal letto e fare qualcosa".
Oh, io penso ci sia poco da replicare... Se non che quando la politica capirà lo schifo che crea nella gente normale, probabilmente sarà troppo tardi.
Certo la spiegazione di Dudo è prefetta almeno per me, l ' ho espressa piu' volte su altri social...
RispondiEliminaSe arriva sodinha almuta so convinto che si fa un bel segone 🤣🤣🤣 nuovo idolo di wiatutti e 10 a prescindere!!
RispondiEliminaPreghiamo... Al-Mutanabbi
EliminaIl problema è che quello che pensa Dudo non corrisponderà affatto alla realtà.
RispondiEliminaIl 70% degli italiani da anni non si sente rappresentato dai politici... Quindi Si a 300 mangiaufo in meno.. 300 braccia in più all'agricoltura speriamo... Spiegazione logica e semplice.
RispondiElimina