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giovedì 4 giugno 2020

W la Corte Costituzionale tedesca

In questa quarantena sono successe un mare di cose. Talune belle, altre orribili. Qualcuna inutile, altre clamorose. Di molte si è discusso alla nausea, altre sono passate in forte sordina. Ecco, fra queste ultime elencherei la rivoluzionaria sentenza della Corte Costituzionale tedesca.
Il fatto già lo sapete: la Corte Costituzionale tedesca ha giudicato il programma di acquisto di titoli pubblici della BCE incompatibile con i trattati europei. Ed ha dato una specie di ultimatum all'Europa di tre mesi per giustificare e rettificare tale anomalia, con la bella dialettica che da sempre contraddistingue il popolo teutonico.
Da quel momento, la Corte Costituzionale tedesca per questo blog diventa un simbolo di libertà ed indipendenza popolare (ha preso non a caso anche un bel 10 in una virussella). A riprova che questa UE non funziona per nessuno - neppure per chi è organizzato, austero, non sprecone - si assiste ad un potenziale e clamoroso strappo da parte di chi, a detta dei terroni PIIGS, da questa EU ha straguadagnato nel corso degli anni. Ma soprattutto (finalmente!) qualcuno in casa sua batte con forza i pugni sul tavolo per autotutelare il proprio popolo, contro un uso anomalo dei trattati comunitari. La sentenza della Corte Costituzionale, difatti, ribadisce in modo nemmeno tanto indiretto il danno che la BCE sta perpetrando ai cittadini tedeschi.
Tanto si è discusso di questa sentenza, che, se non sistemata, fra due mesetti rischia davvero di far saltare per aria il costrutto attuale della UE. Pochissimo si è discusso al contrario della risposta della Corte di Giustizia europea, a nostro avviso altrettanto clamorosamente secca ed importante. Essa non entra nel merito della sentenza tedesca, ma si limita a ricordare che "in base a una giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia, una sentenza pronunciata in via pregiudiziale da questa Corte vincola il giudice nazionale per la soluzione della controversia dinanzi ad esso pendente", affermando poi che "per garantire un’applicazione uniforme del diritto dell’Unione, solo la Corte di Giustizia, istituita a tal fine dagli Stati membri, è competente a constatare che un atto di un’istituzione dell’Unione è contrario al diritto dell’Unione". Per questo motivo, "i giudici nazionali sono obbligati a garantire la piena efficacia del diritto dell’Unione", limitandosi a recepire nel diritto interno le disposizioni della Corte di Giustizia europea.
Avete letto bene: i giudici nazionali sono obbligati a garantire la piena efficacia del diritto dell'Unione.
La Corte di Giustizia europea sancisce cioè ciò che da tempo si sapeva (almeno per chi lo volesse sapere...), ovvero che non si limita più a verificare semplicemente la conformità delle decisioni politiche con il quadro normativo europeo, ma di fatto, attraverso un’interpretazione "creativa" dei trattati da cui deriva la sua stessa legittimità, si arroga il diritto di produrre ex novo un diritto vincolante per gli Stati membri, anche se in difformità rispetto alla normativa comunitaria, senza che i singoli Stati (e le rispettive corti costituzionali) possano mettere bocca. 
Non a caso la Corte Costituzionale tedesca aveva sottolineato che "se gli Stati membri dovessero astenersi completamente dal sollevare eventuali elementi di non conformità con il diritto europeo, indipendentemente dal giudizio della Corte di Giustizia europea, concederebbero agli organi dell’UE un’autorità esclusiva sui trattati anche nei casi in cui l’UE adotti un’interpretazione giuridica che equivarrebbe essenzialmente a una modifica del trattato o a un’espansione delle sue competenze".
Ora, noi non siamo amici di questa UE. Per cui, come detto, parteggiamo ampiamente per la Corte Costituzionale tedesca. Ma non solo per la forma del problema, quanto per la sostanza. Sostanza che, in fin dei conti, riguarda la questione della legittimazione democratica del diritto. Per spiegare meglio il concetto, cediamo infine la parola ad Alessandra Algostino, professore associato di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Torino: "Ciò integra un vulnus rispetto a vari elementi chiave di un ordinamento democratico; per citarne alcuni, la separazione fra i poteri, lo Stato di diritto, la legittimazione democratica del diritto. Le problematiche legate all’autolegittimazione della Corte di Giustizia europea (e dunque del diritto europeo), derivano in ordine all’esautoramento, non tanto della sovranità in sé, quanto della sovranità popolare (stante il citato deficit democratico delle istituzioni e dei processi decisionali in sede di Unione europea, per tacere del possibile contrasto fra i principi fondanti l’Unione europea e i principi fondamentali della Costituzione). In questo senso è evidente una radicale discontinuità fra l’ordinamento comunitario e gli ordinamenti delle costituzioni europee del secondo Novecento e, in specie, quello italiano, fondati sul riconoscimento del pluralismo sociale e politico, sulla sua rappresentanza, sulla prospettiva riequilibratrice e redistributiva dell’eguaglianza sostanziale. I processi delineati hanno progressivamente smussato le tensioni fra l’ordinamento dell’Unione europea e gli ordinamenti statali, ma non nel senso di una costituzionalizzazione dello spazio europeo, bensì, nel senso, inverso, di una de-costituzionalizzazione dei territori nazionali". Secondo questa interpretazione - che noi appoggiamo in pieno - le moderne repubbliche costituzionali si differenziano dalle precedenti monarchie assolute proprio per il fatto di non essere l’atto di volontà di un sovrano legittimato dall’esterno - dalla tradizione, dal diritto divino, dalla forza bruta, ecc. - ma dall’interno da un popolo come soggetto autonomo che legifera su se stesso. Da qui l’evoluzione moderna del concetto di sovranità, assai ben introdotto ad esempio nella nostra Costituzione, inteso non più e non solo come sovranità statuale e nazionale, bensì, appunto, come sovranità popolare. In tal senso, il processo di sovranazionalizzazione del diritto implicito nei trattati europei, dato che presume un trasferimento del potere costituente a istituzioni prive di reale legittimità democratica o popolare, rappresenta per certi versi un ritorno all’era pre-repubblicana, nella quale si amministrava il diritto in maniera autoritaria in virtù dell'autolegittimazione di un Potere esterno alla legittimità del popolo.
Ora, al di là del fatto dell'essere oppure no in accordo con tale interpretazione, sta di fatto che lo scontro esiste, è in atto e non accenna a diminuire (anzi...). Fra qualche settimana vedremo come andrà a finire. Noi tifiamo Germania.

46 commenti:

  1. Non capisco. Spiegati meglio. Perché le istituzioni europee sono “prive di reale legittimità democratica o popolare”?
    L’Unione Europea è composta da:
    1.Parlamento Europeo con funzione legislativa, eletto direttamente dai cittadini (democratico? Fa tu)
    2.Commissione Europea con potere esecutivo, composta da membri nominatl dagli esecutivi di ogni singola nazione (per cui espressione dei governi nazionali teoricamente legittimati da maggioranze parlamentari)
    3.Corte di giustizia dell’unione europea, con potere giudiziario, sempre con membri nominatl dai governi con mandato di 6 anni rinnovabile (in questo caso il potere giudiziario è di diretta nomina politica, quindi lontano dal concetto di indipendenza tanto apprezzato in Italia e ben rappresentato dal virtuoso operato del Consiglio Superiore della Magistratura, come abbiamo avuto modo di vedere negli anni e ancora di più oggi, con il prezioso apporto di Palamara).
    Comunque la democrazia vive di conflitti, in Italia ne stiamo vedendo in quantità industriali in questo periodo, tra governo e parlamento, governatori delle regioni ed esecutivo nazionale, insomma a tutti i livelli. Come pensare quindi che non ci possano essere a livello sovranazionale in un periodo così turbolento?
    La sostanza è una, si può credere ad un progetto di unione tra popoli in una prospettiva di pace e benessere oppure non crederci ed ancorarsi a stati nazionali non meno disomogenei e conflittuali al loro interno. Io sono per l’Europa, non per come è adesso, ma per come potrà diventare, senza rinchiudersi nel passato, credendo ad un percorso di cambiamento e delegando rappresentanti che possano attuarlo. Insomma, per me la Corte Costituzionale tedesca può tranquillamente andare a fare in culo (bonariamente e metaforicamente of course).
    AB

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    1. Ho premesso più volte che la tesi sopra è una INTERPRETAZIONE di un prof di diritto costituzionale. Che non so chi sia, cioè può essere una demente o un genio. Ma sempre di prof di diritto costituzionale si tratta... Penso che si riferisse a questa cosa. Il Parlamento Europeo non è un organo legislativo, ovvero non fa le leggi. Adotta la legislazione, insieme al Consiglio UE, su proposta della Commissione Europea. La Commissione Europea ha cioè il monopolio dell'iniziativa legislativa. Il Parlamento vota la proposta della Commissione e lo fa tramite procedura ordinaria (quando lavora in modo paritario con il Consiglio) o procedura speciale (quando lavora solo in modo consultivo). Membri del Parlamento e del Consiglio possono formare un Comitato di Conciliazione per giungere ad un parere comune su un progetto, e se il Comitato di Conciliazione non giunge ad un accordo oppure se il Parlamento lo rigetta, la Commissione presenta una nuova proposta di legge. Stessa identica procedura riguarda altra funzione importantissima, ovvero quella della programmazione annuale e pluriennale, ancora avviata dalla Commissione. Ricapitolando: il Parlamento Europeo è l'unico parlamento al mondo, a parte i sistemi totalitari, che non fa leggi; per cui, sostanzialmente non conta un cazzo.
      Chi davvero comanda è la Commissione Europea, i cui commissari sono scelti dal Presidente, in accordo con il Consiglio, sulla base delle nomine proposte da ognuno degli Stati membri. Il Presidente della Commissione è proposto dal Consiglio ed eletto dal Parlamento. I commissari della Commissione sono scelti in base alla loro competenza generale e al loro impegno europeo e tra personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza. La Commissione esercita le sue responsabilità in piena indipendenza. Fatto salvo l’articolo 18, paragrafo 2, i membri della Commissione non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo, istituzione, organo o organismo. Attenzione alla dicitura "offrono tutte le garanzie di indipendenza", che vuol dire indipendenza dagli Stati membri...
      Quindi, a mio avviso hai scritto cose non vere, con una faciloneria che non ti si addice (vedi tuo punto 1). Ed il parallelismo con quanto accade a livello nazionale, fra poteri ed istituzioni che si accavallano, proprio non torna, perchè in un caso si sta parlando di "conflitti" all'interno di uno stato SOVRANO, nell'altro si parla di una guerra fra diritto comunitario e diritto nazionale e SOVRANO. Io lo so che questa parola SOVRANO ti crea problemi, ma al momento esiste una Costituzione che sancisce questo principio. PS: questa UE è quanto di più contrario ci sia per un "progetto di unione tra popoli in una prospettiva di pace e benessere".

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    2. Non sono un costituzionalista, sono ben conscio dei limiti delle istituzioni europee e l’ho ampiamente manifestato alla fine del commento, ma pararsi dietro ad un vulnus democratico per stroncare un grande progetto senza neanche provare a cambiarlo per me non è una grande idea. È un mio parere, ma lo esprimo esponendomi come al solito agli attacchi dei depositari delle verità assolute. È vero, la parola Sovrano mi fa cacare, per me non è né più né meno che uno dei molteplici livelli nei quali si manifesta l’intolleranza degli esseri umani. Come puoi ben vedere dal commento successivo sul tuo cavallo montano persone dominate dai peggiori istinti. Goditi la compagnia.
      AB

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    3. Mi fanno compagnia come tutti quelli che scrivono qui, te compreso, che hanno voglia di esprimere una loro impressione. Per cui, assolutamente nessun depositario della verità assoluta, ma tentativi di parlare per ARGOMENTAZIONI. Le tue, come al solito, mancano per quanto da me scritto sopra... ma di questo ormai mi sono abituato. Sul termine SOVRANO, pensare che esso sia un livello dell'intolleranza umana... boh, preferisco non commentare. Però rilevo un fatto, cioè che la nostra Costituzione, all'art. 1, dice: "La sovranità appartiene al popolo": allora chi ha scritto la nostra Costituzione era un grande intollerante? Infine mi scuso, ma non ho capito questo passo: " pararsi dietro ad un vulnus democratico per stroncare un grande progetto senza neanche provare a cambiarlo per me non è una grande idea". Se mi vuoi chiarire te ne sarei grato. Al-Mutanabbi

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    4. Beh hai ragione, cancellando pezzi di frase mi è rimasto il concetto nella tastiera. Dietro lo “stato sovrano” se non lo avessi notato, da qualche tempo si nascondono, e per giunta male, odi ed intolleranze. La sovranità è brandita da odiatori professionali, quelli del Britannia o quelli che con la mano destra difendono gli interessi nazionali mentre con la sinistra ci propinano amenità come “bischeri venuti su col postale”. Si può essere contemporaneamente nazionalisti e razzisti nei confronti dei connazionali terroni? Evidentemente sì, perché quando la rabbia ci guida possiamo contemporaneamente odiare il vicino di casa nonostante si “protegga” la stessa contrada, parteggiare con lui per quella Contrada uniti dalla rivalità con la nemica, unirsi ai nemici nel nome di Siena contro Firenze e unirsi coi fiorentini contro i terroni, poi unirsi con gli odiati terroni nella difesa della SOVRANITÀ NAZIONALE, e poi con gli odiati europei contro le invasioni africane, unendoci però insieme ai puzzolenti negri in caso di minaccia extraterrestre. Solo un “livello”, quando il fine è combattere, odiare, dividere e non pacificare, amare ed unire.
      Per la seconda frase è più facile, lamentarsi di un’Europa autoritaria (“priva di reale legittimità democratica”), con quello che si vede in giro negli stati nazionali sovrani a me fa semplicemente ridere; l’articolo 1 della nostra costituzione è molto bello, parla di un popolo non di uno stato sovrano, ovviamente anche io mi sento di appartenere al popolo, solo che il mio “popolo” comprende francesi, tedeschi spagnoli, polacchi, croati, lettoni. Il vostro supera le mura di Siena?

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    5. Il mio assolutamente sì. Prova ne è la storia della mia vita. Ma in realtà la Costituzione fu fatta proprio in funzione di uno Stato sovrano, di cui il popolo è l'espressione più democratica. Così come successe per gli altri popoli europei, ognuno dotato di una propria legge fondamentale che parlava di sovranità statale.
      Circa la prima parte del discorso, ti seguo poco, forse perchè non tratti questioni che mi appartengono. Gli "odiatori professionali" non è categoria che riconosco (chi sono?) e mi pare che tu mischi concetti diversi, anche solo dal punto di vista semantico, come sovranità e nazionalismo, che non sono proprio la stessa cosa. "Pacificare, amare, unire", infine, non fanno parte del mondo della politica, che è il contesto in cui si dipana questo misero articolo. Non vedo cioè come il concetto di amore possa incastrarsi nella lotta fra Corte Costituzionale tedesca e Corte di Giustizia europea... Scusami, sicuramente sono limitato io. Al-Mutanabbi

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    6. Io lo vedo, ci sono sentenze che dividono, destabilizzano e fomentano l’odio ed altre che uniscono, pacificano e negano l’odio (qual’è il contrario di odio?). Il punto nodale è a quale popolo apparteniamo, anche se tu lo hai aggirato, se una corte pensa solo a quello tedesco e non ad uno più ampio, europeo, rispettando alla lettera una costituzione ma non lo spirito del contesto nella quale i costituenti l’hanno scritta, vuol dire che sta facendo male il suo lavoro.

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    7. ??????? Ma si chiama Corte Costituzionale TEDESCA. T-E-DE-S-C-A. Che tutela, secondo la sua interpretazione, la costituzione TEDESCA.. La quale fra l'altro fu promulgata nel 1949... e nel 1949 il contesto in cui fu scritta era quello europeo??????? Ma... sogno o son desto? PS: io l'unico POPOLO al quale mi sento veramente legato è quello del Nicchio, pensa un po' te... Al-Mutanabbi

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    8. Quando lo scrivo io lo neghi (“fuori dalle mura di Siena”) ma poi lo riaffermi subito dopo (“quello del Nicchio”). Perdiamo colpi.
      Per inciso la costituzione tedesca del ‘49 veniva fuori da quella piccola parentesi che si chiamava nazismo, dai vari olocausti e dalla distruzione della Germania nella seconda guerra mondiale, l’orizzonte dei costituenti era unitario senza dubbi (o pensi che l’unione europea dell’acciaio e del carbone del 51, primo passo di un processo di unificazione europea ancora lontano dall’essere completato, sia stata sottoscritta da Adenauer in opposizione allo spirito costituente tedesco?). Allora nessuno aveva voglia di contrapposizioni, di sovranismi, di separazioni. Ma oggi siamo nel 2020 e non nel ‘49, oggi il pensiero mainstream siete voi, quelli del Britannia.

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    9. No, io veramente non ho negato niente... Ti ho specificato la mia posizione. Questo blog ha scritto e riscritto sulle posizioni "chiuse" di molti miei concittadini, criticandole anche (non a caso si parla di Foloso City), dal momento che io sono un enorme inclusivo. A patto che chi è incluso non rompa i coglioni e stia alle regole della comunità. Sì, lo sappiamo tutti quello che c'era nel 1949 in Germania: non c'era la UE. C'era una Costituzione che parla di Stato sovrano, come tutte quelle europee. La realtà è questa, che ti piaccia o no. Io davvero non posso farci niente, al limite comprendo la tua stizza. E' splendido però leggere che lo spirito dei costituenti tedeschi (e non) del dopoguerra era "comunitario" (nel senso di europeo): se lo avessi detto all'esame di diritto costituzionale, da me al tempo sostenuto, avrei avuto piacere nel sentire cosa mi avrebbe detto il prof. Infine, è ancor più splendido leggere che il pensiero mainstream è quello del Britannia... eh già, deve essere proprio vero... Al-Mutanabbi

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    10. Fai leggere al tuo professore di diritto costituzionale l’articolo 23 della costituzione tedesca, poi se ne riparla dello spirito che la pervade.

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    11. Sie, chiappalo il prof... Comunque hai ragione. Il famoso articolo 23, il cosiddetto articolo europeo... Hai tuttavia tralasciato un piccolissimo dettaglio: il resto della costituzione tedesca, improntato ad un forte sovranismo. Prova ne sia un'altra sentenza epocale della Corte Costituzionale tedesca, del 2009 in merito all'atto di approvazione del Trattato di Lisbona, nella quale appunto l'articolo 23 veniva bypassato, con profonde motivazioni costituzionali, da decine di altri articoli. Tanto da dire, in sintesi: "L’art. 23 della Legge fondamentale3 autorizza la partecipazione a un’Unione europea concepita come ente di collegamento tra Stati (Staatenverbund) e lo sviluppo della stessa. Il concetto di ente di collegamento denota un’unione stretta e durevole tra Stati che restano sovrani, un’unione che esercita potere pubblico su base pattizia, il cui ordinamento di base è soggetto tuttavia all’esclusiva disposizione degli Stati membri e nella quale i popoli degli Stati membri – cioè i cittadini aventi cittadinanza nazionale – restano i soggetti della legittimazione democratica". Mi spiace, non dare la colpa a me, lo dice la Corte Costituzionale tedesca... Al-Mutanabbi

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    12. “Per la realizzazione di un'Europa unita la Repubblica federale tedesca collabora allo sviluppo dell'Unione Europea che è fedele ai principi federativi, sociali, dello Stato di diritto e democratico nonché al principio di sussidiarietà e che garantisce una tutela dei diritti fondamentali sostanzialmente paragonabile a quella della presente Legge fondamentale.”
      Questo è l’articolo, quella è una sentenza della Corte Costituzionale.
      Basta saper leggere, se le parole hanno un senso. Per questo dico che una sentenza può stravolgere lo spirito di una norma.
      Del resto le Costituzioni sono scritte da politici e le sentenze da magistrati (nel caso specifico purtroppo anche superavvocati). Ed ho detto tutto.

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    13. Sì, quello è l'articolo. Ma ce ne sono DECINE E DECINE DI ALTRI nella Costituzione tedesca, che lo scavalcano di fatto. Non c'è solo quello. Comunque - e ora poi finisco - questo è il commento del nostro Servizio Affari Internazionali sulla sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 2009, in cui si evince che NON ESISTE SOLO L'ART. 23. Metto un pezzetto come esempio di ciò che voglio dire, forse così si capisce meglio: "Nonostante l'esistenza di un principio di apertura - Europafreundlichkeit - costituzionalmente sancito dall'art. 23 della Legge Fondamentale, la Corte afferma che sussistono alcuni principi "strutturali" (come il principio dello stato di diritto, lo stato sociale, la forma repubblicana parlamentare e il rispetto dei diritti fondamentali), che costituiscono l'identità costituzionale tedesca. Questo nocciolo duro dell'identità costituzionale va letto alla luce dell'art. 79.3 della Legge Fondamentale, il quale esclude la possibilità di modificare, anche attraverso una revisione costituzionale, tali principi". PS: vero che si sia davanti a magistrati, che però in questo caso sono votati da Bundesrat e Bundestag. Forse qualche attinenza al mondo della politica c'è... Ed in più, la corte costituzionale tendenzialmente è demandata a bloccare/annullare i provvedimenti che violino i principi costituzionali.... Cioè, non mi paiono semplici giudici di un tribunale, ecco. Al-Mutanabbi

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  2. Rieccolo ero in pensiero.
    Sicche' il potere esecutivo della Com. Europea , sarebbe sorretto da legittimazione popolare, in quanto la commissione viene nominata dagli esecutivi dei vari paesi membri.
    In tal caso il parlamento europeo ( direttamente eletto)e' inutile?
    A che cazzo serve se si limita ad approvare le proposte della commissione, senza legiferare lui stesso?
    Sta' li a elargire stipendioni e a consentire ai lobbisti di fare il loro lavoro di persuasione ?
    Non dovrebbe essere il parlamento ad elaborare e poi votare i provvedimenti?
    L unione europea e' un feto precocemente malnato e tenuto in vita artificialmente.
    E proprio il tipo di meccanismo legislativo che si e' scelta sta' li a mostrarlo.
    I Tedeschi finche' gli ha fatto comodo sono stati al gioco, una volta che,grazie ai trattati europei( che loro aggirano sempre) e alla bce che de facto controllano , hanno raggiunto il loro obbiettivo principale, ovvero la distruzione del paese loro maggior concorrente in campo manifatturiero, salutano tutti e se ne vanno.
    L europa pare una di quelle bagasce che si facevano montare da fantini e barbareschi nelle stalle, per poi trovare fuor delle lastre , un becco rimbecillito ( l italia) che se le sposasse.
    La Germania la Francia e il benelux hanno trombato l europa fitto fitto, e ora certi rimbischeriti europeisti venuti su cor postale ci voglion convincere , che la maiala
    sfondata sia vergine e illibata.
    Ma sposatici te brodo,con l europa.
    Metafora ?

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    1. Che eleganza, mi pare di riconoscerla dai soliti esempi da maniaco. Mi da l’idea che se non fossero esistite ste stalle di contrada con le mitiche gang bang che rammenta ad ogni commento ad essere rimasto vergine ed illibato sarebbe stato lei. Vabbè, evidentemente tra le tante funzioni sociali della Contrada c’è anche quella dell’accoppiamento di chi non ha altre possibilità. Lei è veramente un patetico sessista e razzista.
      AB

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    2. Paese che/in do' vai ,metafora che trovi.
      Poi uno , nel paese dove va',magari puo' trovarci anche altro, chesso'.......
      La coda di paglia invece, magari uno se la porta nel bagaglio personale
      senza bisogno di trovarla.....nella stalla.

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    3. Non si permetta di dare del razzista a chi non ha usato termini riferenti o afferenti a razze o popoli, ma a nazioni.
      E' lei a travisare , non so' bene spinto da cosa.
      Erano metafore tal quali le sue.
      Legate,questo e' vero ,agli usi e alla tradizione locale, che mi par di capire lei ben conosce.
      Biblicamente ?
      Che San Martino l assista nel suo peregrinaggio in toscana.
      Siena la ama e lei ne ha e ne e' la prova vivente.

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    4. Manunta ti basterebbe rileggere il commento:
      “Venuti su cor postale” equivale a? Trattasi di appassionato di trenini (e mi pare di capire che lo sia per quanto altro scrive) o c’è un larvato accenno dispregiativo sui meridionali?
      L’elegante “Bagasce che si facevano montare” riferito alle sue stesse contradaiole invece, fuor di metafora (tra l’altro sempre la stessa) non è sufficiente per definirlo per quello che realmente è?
      Sessita e razzista, quindi patetico.
      Ad meliora...

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    5. Non evochi manunta, lei bravuomo venne in toscana forse senza aver contezza o coscienza
      che toscana e' la terra di pietro,cecco,e boccaccio.
      Lei e'come uno scervellato che si lamenta del fatto che l acqua bagna,
      e il foco brucia.
      Lei ,penoso lagnatore in politically correct modality,vede solo il suo lezzo ombelico,e neanche capisce dove
      ha SCELTO di venir a vivere.
      lei scrive come un dissociato cognitivo, se ne faccia una ragione.
      Del pari si faccia una ragione che sara' difficile per lei convertire i locali
      alla sua estemporanea dissociazione cognitiva.

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    6. Mi sa che c’hai ragione, per una volta...

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  3. 2/6/1946
    2/6/1992 appo 46 anni

    Ero n pensier che i bravi professori
    Dimenticassero la nota ricorrenza
    Senz innalzare i lor consueti cori

    Io nvece ,che dei cori faccio senza
    Ricordo cosa un poco piu’ concreta
    Che chi la scorda c ha poca coscienza

    Due giugno avenne al largo di Gaeta
    La nascita dall acque come venere
    Maniera invero assai poco consueta

    Della repubblica ch oggi possiam vedere
    La levatrice da Britannia venne
    E dall italia dottori ed infermiere

    La puerpera quasi ci lascio’ le penne
    Era vecchiotta, d anni quarantasei
    Di poi la nascitura si mantenne

    Tra diete e purghe di medici europei
    Or ch’e’ arrivata ai ventotto anni
    Smagrita molto appar esser costei

    Certi dottori par faccian solo danni
    N' avete uno anche sul tufino
    Che sempre tuttavia par che s affanni

    A dirci che l italia sta' benino
    Nell allargata condizion continentale
    E che la posizione di supino

    Glielo fa' prende' senza senti' male


    Santo nicola protettor di bari
    C avea un palco di corna senza pari

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    1. Oh, c’hai il chiodo fisso co sto cazzo di Britannia, sarà il quarto commento che hai schiantato, mi pare che i sintomi peggiorino. Pensa che il 30 maggio, appena prima del 2 giugno, ricorreva Santa Dinfna, protettrice dei matti...

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    2. Son ricorrenze storiche, ma se te preferisci venerare i santi.
      Aspetta l 11 novembre , S. MARTINO di tours, protettore dei viaggiatori
      Dei pellegrini ( col postale e non) delle bestie con le corna d ogni
      misura e Foggia e per estensioni dei cornuti anche del genere homo.

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  4. Ma lasciatelo perdere sto AB ....è il solito frustrato nella vita che per sentirsi importante disquisce di temi che non conosce affatto: la politica europea, i trattati, la sovranità nazionale ecc...temi che è bene sempre giudicare senza argomentare vero? Poi se tanto ci sta male a Siena visto che siamo tutti razzisti e sessisti se né ritorni in Puglia dove la civiltà la fa da padrona.... donne emancipate e amore fraterno tra bari e salento!!! Ridicolo ognuno pensasse ai fattini suoi senza giudicare gli altri si starebbe tutti meglio.

    Ps almuta sei del nicchio?? Porannoi;)

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    1. Eh, purtroppo ho questa fortuna... Al-Mutanabbi

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    2. Essendo frustrato nella vita potrei sempre emigrare a Murlo

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  5. Ma dai murlese gnamo , noi gni si vo' bene, vedrai o un dice sempre che le culture locali so' da superare?
    Sicche' noi si cerca d ibridallo , di buttallo ni mertinghe potte toscano .
    Si cerca bonariamente di cavagli i vizio tacconesco turcoide , che hanno certi soggetti venuti in su', di pensare d esser dei fenomeni di cultura e di cervello, venuti a ravversare noi poveri toscani ignoranti, sessisti, razzisti, rozzi, rintronati e volgari.
    Usando i nostri rozzi modi ( accademica dei)
    E rifacendosi alla r/intronata accademia locale .
    E' un attitudine sincretica dalla quale egli, omo di grande cultura, certo si sentira'
    gratificato.
    Del resto se crede o pensa di poter dileggiare i toscani, pora creatura, basterebbe
    c avesse a mente le nostre evidenti e storicamente provate capacita' in tal materia, se non ha cognizione di cio' , farglielo apprendere e' un dovere.... d' ospitalita'.
    E per lui un sicuro arricchimento.
    Sempre mi prodigai in tal senso coi derelitti messapi e dauni che in tuscia costantemente mostran la loro tronfia sicumera.
    Abbiamo un debito con pugliesi come Arturo Pacelli, voi sanesi intendo ( a casa mia tali debiti non s hanno con chicchessia)
    Ergo tal debito ve lo pago io, visto che a Siena aete i braccini corti.
    Pora stella, o come si fa' a volergli male, si puo' solo averne pieta'.
    Aiutiamolo, il pleroma ce ne dara' merito.
    Bando al astio e al lezzo, che poi tali sentimenti , e' proprio lui a sfoderarli ,camuffandoli maldestramente sotto certi piagnucolii da beghino lamentoso ,fedele
    seguace dell ipocrisia politically correct.
    Piccino, con tutti i suoi studi si fa'addirittura battere come un noce da' un vangatore terzamediuto.
    E masochista com'e', ne ricava anche soddisfazione.
    Sicche' facimolo gode', che altre maniere di gode', por omo.....un l ha.

    Cecco stalloreggieri

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  6. Correggo, Arturo Pacini

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  7. Aggiungo una nota sull evidente stato dissociativo del vittimizzantesi
    noto europeista d accatto.
    Bravuomo , la toscana( idem l italia) e' gia a posto da secoli come crogiolo di popoli culture e genie.
    Rinaldoniani,villanoviani,etruschi,umbri,celto liguri,romani, boi senoni, goti longobardi e franchi, di poi la diaspora ebraica che trovo' da noi ospitalita'.
    Per finire con le migrazioni interne a partire da gli anni sessanta, caro lagnoso, in toscana in quegli anni non sono mai apparsi i cartelli "non si affitta ai meridionali",
    lei ai toscani non ha nulla da insegnare, se le da' fastidio la nostra natura , il nostro carattere e i nostri modi di fare e dire, se quello che per noi e' normale quotidianita' la offende tanto, tragga le logiche conclusioni e cerchi luogo piu' affine alla sua forma mentis, anziche' credere di poter cambiare la nostra.
    In toscana la gente come lei l abbiamo sempre tollerata,al massimo ci facciamo qualche battuta ,che fa' parte del nostro modo , modo che non sara' lei a cambiare,
    veda se le riesce di starci dentro, invece di vittimizzarsi .

    L italia, l europa( e il mediterraneo) l ha per intero dentro se stessa, dagli slavi ai germani, dai celti ai greci , dai latini agli arabi, dai normanni ai berberi.
    Siamo a posto , caro lagnoso, noi il melting pot possiamo insegnarlo a chiunque.
    Le e' chiaro il concetto?

    I tristi popoli del nord europa, maestri nei concetti di purezza e supremazia della razza e dello spazio vitale,sciaguratamente afflitti da uniformita' genetica, pensino loro, in caso, a diluire col nuovo le loro tare ereditarie.
    Le culture e i differenti usi e costumi dei popoli , sono una ricchezza di biodiversita', da conservare.
    Lei ,povero lamentoso( e son generoso, in realta' lei e' un subdolo ipocrita ), vorrebbe e si augura un uniformizzazione culturale e sociale da allevamento intensivo europeo, gestito da tecnocrati e strozzini,magari con tanto di microchip .
    In Toscana cio' non avverra', stia pur certo di questo.

    Quelli come lei, dovrebbero passare sui cadaveri di quelli come me per poterlo fare.
    E questo come lei ben sa', e' pura fantascienza.

    I suoi lamenti non trovano eco, caro belone, non qui, se ne faccia una ragione.


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    1. Manunta, tu quando metti il naso fuori dall’uscio al massimo vai in val di merse a cercare cappelle. Ma che cazzo ne sai del nord europa. Fatti un giro in germania, a Malmö o a Copenhagen prima di sparare stronzate...

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    2. Poro doddolo quando andavo in olanda e germania topa' (quello vero, non quello in carzamaglia come don lurio che vinceva i masgalani)
      ancora non montava ( ne in piazza e nemmeno tuma' nella stalla).

      berebebbo nanna

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    3. Appunto, sarà stato 40 anni fa. Sai quanti postali sono saliti nel frattempo. Ad immaginarsi il mondo da uno schermo di computer, quando si ha una naturale tendenza alla schizofrenia paranoide, si finisce per vedere cose che non esistono (più). Comunque, in quanto presidente e primo difensore della purezza della razza toscana, ti annuncio e me ne dolgo alquanto, che sto riempiendo, grazie alla collaborazione del mio avanzo di stalla, la toscana di mezzosangue già intenti a contaminare ulteriormente i vostri usi e costumi, da infiltrati per giunta. Dire caro Minchione che tu e gli altri 3-4 saltimbanchi della tua congrega siete i rappresentanti della maledetta toscanaggine è come dire che Lino Banfi è il prototipo dei pugliesi o alvaro vitali dei romani. Fortunatamente la Toscana è piena di gente normale, sennò avremmo avuto una nuova emergenza sanitaria e dopo gli infettivologi, gli psichiatri sarebbero diventati i nuovi eroi.

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    4. qualcuno è figliolo del Mari,altri del Bruschelli o di Scompiglio.

      Il Barberesco ingravidante le sa tutte.

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    5. Mater semper certa est. Vale per tutti ma soprattutto per quelli che vivono di certezze.

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  8. Cose che non ho scritto, le scrivi tu , poi ti dai anche le risposte e infine ,trai le conclusioni, bravo, sei in compagnia anche quando sei solo , tecnicamente si chiama disturbo da personalita' multipla.

    Salutami tutti.
    Quello che fa' le domande, quello che risponde e quello che trae le grandi conclusioni, ne hai altri li dentro?

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    1. Prima verghi diluvi di minchiate e poi hai il coraggio di negare quello che scrivi, oh sarà pure la maledetta toscanaggine, ma come ben sai Arlecchino si confessò burlando. Sei solo un malmostoso intollerante, anche se poi provi a mimetizzarti con tutte le tue facezie, in rima, in prosa, in un pessimo romanesco, in toscano, in sardo o in suddese. Oggi sei riuscito a superare te stesso: Zelig che accusa qualcun altro di essere affetto da disturbo da personalità multiple è da record mondiale della stronzata.

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  9. No ma la domanda è perché pubblica certe stronzate alle 6 e 31 di mattina....o non ha un czz da fare e tutto il giorno e la notte e poi si sfoga così a caso oppure cosa più grave lo fa durante il lavoro e pensa a manunta invece che salvare vite !!!!,e cmq la diagnosi di frustrato nella vita rimane per tali motivi

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    1. Magari alle 6.31 qualcuno è sveglio da un po’ per andare a lavorare. Nessun dubbio, a Murlo ci sta proprio bene, è in ottima compagnia con il suo think tank.

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  10. Ahahah non sai manco leggere come l'hai presa la laurea? Honoris causa per la prevenzione internazionale di epidemie letali? Ho scritto " oppure cosa più grave lo fa durante il lavoro e pensa a manunta invece che salvare vite "....siamo messi in buone condizioni all'ospedale di Siena si...

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    1. se dio vole non "salva"le vite a Siena ma da quelli svegli svegli amicici di Camilli...

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    2. Non c’è niente da fare, è proprio duro. Riesce a concepire il fatto che non ci si alzi la mattina direttamente sul luogo di lavoro? Sa quelle cose strane tipo svegliarsi, sedersi sulla tazza del cesso, leggere i vostri scritti che conciliano la peristalsi intestinale, scrivere due minchiate, farsi una doccia e poi andare a lavorare? Concetti difficili...a Murlo.

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    3. e mentre c'è chi lavora e salva le vite in Maremma,io da bravo Barberesco(super-ingravidante)col mio pennellone,rimbianco la stalla in attesa dello Straordinario ottobrino!

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    4. Se mi vieni a rimbiacare anche a casa risparmio una cosa di soldi, sono nel Nicchio, almeno fino a quando non trovo un bel podere a Murlo.

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    5. VENGO(in tutti i sensi)volentieri!

      cosa hai da ingravidare????

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  11. Poro pennello AB devi esse parecchio frustrato e duro per evacuare la mattina con i nostri commenti....consiglio del medico curante purghe a base di olio di ricino e pensieri finti progressisti per un europa più civile e meno sovranista/ razzista/sessista...sai come andresti di corpo io al solo pensiero riempo la fossa vuol dove abitavi prima te...

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