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mercoledì 3 giugno 2020

Riflessioni post quarantena

... e in attesa di tornarci.

I tricolori alle finestre sventolano allegri nella brezza di fine maggio: ragazzi, dopo due mesi al sole, il rosso malinconicamente sta diventando arancione, ma quella sarebbe la bandiera dell’Irlanda! Non che cambi molto per carità, siamo tutti europei, no? Ma nella nostra tuttavia ci sarebbe il rosso, come il pomodoro della pizza margherita. 
Che poi, a dirla tutta, un pochino mi sento irlandese anche io: dopo tutti questi giorni di blocco, le donne mi mandano sempre in bianco ed il mio conto arancio è completamente al verde... Ma tanto poi che mi frega dei soldi, la moneta unica ha un nome così orribile che solo a tenerla in tasca mi fa senso. Chiamare "euro" la valuta europa sarebbe come se in America, anziché dollaro, lo avessero chiamato "Ameri", anche se logicamente non potevano farlo poichè tale nome era già utilizzato da un famoso giornalista radiofonico della RAI. Quindi W l’Irlanda e W il suo cielo, che, come si sa, "si ubriaca di stelle e di notte e il mattino è leggero". Pure io mi ubriaco la notte facendo la zuppetta con i pan di stelle nel vinsanto per dimenticare i mali di questa stagione, ma la mattina non sono certo leggero. Anzi, sono sempre un po’ stonato, come se fossi una cornamusa mal accordata. Ma questa sarebbe Scozia e non c’entra niente con l’Irlanda. Forse varrebbe la pena iniziare con le droghe leggere mi ripeto spesso - che, come dice Giovanardi, sono l’antipasto di quelle pesanti - ma purtroppo l’unica canna che vedo è quella del gasse, al quale sono attaccato da una vita tipo koala. 
Restando in tema di bandiere, comunque, ho notato che altri orgogliosi italici, credo soltanto per evidenti motivi di spazio, hanno appeso alle finestre il tricolore per lungo, con i colori in verticale: ecco, quella è la bandiera dell’Ungheria. Sì certo, sono europei anche loro ma non mi sembra proprio il caso. Se non vi torna, andate su whatsupp alla pagina delle faccine e scorrete fino in fondo, lì troverete tutte le bandiere del mondo, anche quella antipatica delle Isole Riunion, che appare sempre quando provi a rifiutare una chiamata scrivendo "Sono in riunione". Bandiera che poi sarebbe un monte Amiata rosso sormontato da quattro raggi di sole gialli in un cielo azzurro. Ma quante cose ho scoperto in due mesi di nulla? Che meraviglia! Oh, stanno già spuntando fuori i nostalgici della quarantena, che dicono: si stava meglio quando tutto era chiuso. Mah... Peccato che siano gli stessi che il 20 di marzo strillavano come oche per il diritto di andare al circolo a giocare a carte. 
Infine, per chiudere il discorso delle bandiere, ho notato che un mio vicino nel tricolore correttamente steso sui fili della biancheria della terrazza ha scritto qualcosa nel rettangolo bianco. Molto probabilmente è uno dei tanti slogan con i quali c’hanno bombardato durante questi 80 giorni, ho pensato in un primo momento; peccato che vista dal piazzale sembri la bandiera del Messico. Ecco, il Messico non è in Europa, quindi almeno questo evitiamolo. 
La primavera più triste della storia dell’umanità è sfilata via lenta come un treno in salita. "Meglio un giorno da Harry che 100 da Carlo", pensavo mentre le ore si rincorrevano pigre e i minuti sembravano gocce perse da un lavandino guasto. Plic, plic, plic… Nemmeno una zanzara a farmi compagnia. Anche se in verità nelle ultime settimane, grazie a questo meraviglioso clima post pandemico, un giorno piove e l’altro sono 40° C, le zanzare sono finalmente comparse, anche di giorno. Ma forse anche la natura è d’accordo con gli amministratori pubblici e anziché costringerli a chiudere i parchi giochi li rende impraticabili favorendo lo sviluppo di giungle urbane che la foresta nera pare una piazzola della Siena-Bettolle. Eppure ogni volta che il nostro presidente del consiglio è comparso in TV, usando tutti quei sotterfugi dialettici della più bieca avvocatura meridionale, a metà tra il bizantino ed il barocco, per parlare tanto senza dire nulla, per qualche strana ragione un pochino ho sperato che a margine dell’ennesimo DPCM, ci fosse anche la promozione d’ufficio del Siena in Serie B, ma soltanto per fare il pari con quella della Fiorentina di tanti anni fa, alla quale dopo il fallimento abbonarono un anno di Serie C1. E invece, niente. Anche perché far promuovere il Siena con il Decreto Rilancio sarebbe stato come vedere il Commissario Lo Gatto vincere l’Oscar. Niente, Beppe non c’ha mandato in Serie B, ma Anna (che poi, almeno secondo la biblica narrazione Anna era la suocera di Beppe, o roba simile) ha consegnato le buste paga, pertanto è finito quel clima tiromanciniano nel quale "qualsiasi cosa pensassimo, poteva succedere". Stipendi pagati, Robur salva e bandiere di nuovo in cima al pennone. E che faremo il prossimo anno? Oh beh, mica lo so, anche perché ci sarebbe ancora da finire questa stagione. Oh mamma, già! E chi ci pensava più al calcio giocato? Anzi, a dirla tutta, il gioco del calcio in generale in questo momento mi pare una roba così inutile che le sigarette elettroniche al compenso sembrano oggetti di primaria importanza. Anche perché la ripresa delle partite interessa soltanto a quei beccamorti che comandano il carrozzone, il cui interesse per la tutela delle persone, dei tifosi e della gente in generale è pari a quello dell'Isis per le donne. A proposito di arabi, ho la vaga impressione che piano piano ci stiamo un po' arabizzando tutti. Non ci credete? Provate a guardarvi allo specchio dopo questa quarantena: le spalle e le gambe sono rimaste le stesse, ma i fianchi ed il culo sono enormemente aumentati di circonferenza, dandoci una chiara forma a kebab. Più arabi di così...

Robur Siena - Nessuno: per ricordare i vecchi tempi, chiudo come facevo tante settimane fa, anche se non c’è niente da dire. E un po' me ne addoloro. Per fortuna poi penso che a tutte le volte che nonna tasso, indicando suo nipote, dice al figlio: "Un po' TASSOmiglia". E mi torna subito il sorriso. Prendiamola a ridere, vai!

Che bello è, quando esco di casa (e mai coro fu tanto azzeccato, soprattutto dopo questa orribile e lunghissima quarantena).


Mirko

1 commento:

  1. Ho letto un interessante articolo del Dr. Asmignati circa il declino del virus covid 19. Ebbene pare che da accurati esami condotti sui celeberrimi piccioni faraonati ternani, tale virus sia indebolito da perdite di sequenze RNA. Si prevede che per la fine di luglio scompaia letteralmente dall'Italia.

    Sincantinta

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