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giovedì 18 giugno 2020

Gli infallibili modelli matematici dell'Imperial College

"Oggi è il fatidico 8 giugno. Quello che, se non stavamo attenti, avremmo avuto 151mila malati in terapia intensiva. Invece sono 286. E dopo 34 e 20 giorni dalle ‘aperture’ di maggio, non c’è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato".


Così parlò, giustamente, il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta. "I modelli matematici hanno fallito", essendo risultati "inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia". Con chiosa finale: "Credo sia giusto verso i cittadini italiani che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche, ad esempio per le scuole".
Silvestri non è un complottista o un terrapiattista. Semplicemente, è un medico che verifica i fatti, legge i numeri, deduce ipotesi futuristiche. Tutte cose che poi lo portano a commentare: "La narrativa catastrofista, alimentata da media sensazionalisti, politici impauriti e/o opportunisti, ed esperti drogati dai riflettori, va messa in soffitta, una volta per tutte". Ben sapendo che queste frasi non lo aiuteranno a fare carriera, o a guadagnare qualcosina nella vendita di qualche salvifico vaccino.
In una lotta titanica ma assolutamente impari, Silvestri ha addirittura osato andare contro alla Bibbia delle previsioni epidemiologiche, basata - questa sì - sui modelli matematici teorici, formulata dall'Imperial College di Londra e pubblicata sulla scientificissima rivista Nature (quella che ci ha detto che il virusse è assolutamente di origine naturale). In questo articolo, L'Imperial College ci parla degli interventi non farmaceutici (lockdown, sconfinamento, blocchi delle attività), il cui impatto avrebbe salvato nella sola Europa più di 3 milioni di vite.
L'Imperial College è in assoluto il gruppo di studiosi che da anni domina il campo dei modelli matematici applicati ad epidemie, ascoltato da politici, governanti, scienziati, decision makers. Insomma, qui siamo davanti a quelli Bravi. Ma Bravi davvero.
Oddio, qualcosina negli ultimi anni è andato storto, dobbiamo ammetterlo... Segnaliamo qualche cazzata fotonica che l'Imperial College ha prodotto:
1) 2002 -> 200 morti in UK per la malattia del piede e della bocca dei bovini vs la previsione di 150.000 morti dell'Imperial College (solo 149.800 morti di differenza).
2) 2002 -> 177 morti in UK per mucca pazza vs la previsione di 50.000 morti dell'Imperial College (solo 49.823 morti di differenza).
3) 2005 -> 282 morti nel mondo vs la previsione di 150.000 morti in UK dell'Imperial College (solo 149.718 morti di differenza fra UK e resto del mondo).
4) 2009 -> 457 morti in UK per influenza suina vs la previsione di 65.000 morti dell'Imperial College (solo 64.543 morti di differenza).
Viene da pensare che i famosi modelli matematici facciano cacare, ma di fronte a questi così Bravi ci asteniamo da ogni giudizio. Ed anzi ci inchiniamo e genuflettiamo, in attesa del salvifico vaccino.
E però anche nelle previsioni di questo virusse le cose non sono andate benino...
In Itaglia erano previsti 283.000 decessi pur con tutte le misure di lockdown effettivamente intraprese. In UK 510.000 morti. In USA 2,2 milioni di vittime.
Oh, questa è la gente che ha preso possesso delle nostre vite...
Sveglia, citti.

1 commento:

  1. A Pechino 30 casi aiutooo... peccato sò 30 milioni.

    Levatevi l'elmetto, la guerra è finita

    Piscedda

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