Per chi non lo conoscesse, l'oggi 91enne Noam è stato molte (grandi) cose, tutte più o meno riguardanti la comunicazione. Wiatutti lo ha a volte citato per certe griglie interpretative che ci ha messo a disposizione in modo molto chiaro per farci capire come l'Informazione (ho messo la I maiuscola con ribrezzo, ma bisogna farlo, dice...) mainstream ci manipoli in maniera clamorosamente facile, se e quando vuole.
Uno degli strumenti più intuitivi che Chomsky ci ha messo a disposizione è il modulo delle 10 regole del controllo sociale, 10 strategie appunto utilizzate per la manipolazione del pubblico. Qualcuno le conoscerà. Noi tentiamo di applicarle alla questione del virusse.
1. STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE
Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico da problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio di continue distrazioni e informazioni insignificanti. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali e imprigionata da temi senza vera importanza.
Di eventi applicabili a tale punto 1 se ne sono verificati tantissimi, nuovi ogni giorno. Pensiamo ad esempio a tutta la dettagliata attenzione, amplificata nelle ultime settimane, sulla caccia al singolo cittadino beccato a fare una passeggiata, tralasciando totalmente le cause principali e fondanti della tragedia dei morti (es: la drastica riduzione dei posti in terapia intensiva degli ultimi anni, la disorganizzazione nell'approntare valide strategie di contenimento, ecc).
2. CREARE PROBLEMI E POI OFFRIRE SOLUZIONI (PROBLEMA-> REAZIONE-> SOLUZIONE)
Consiste nel creare un problema, una situazione prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Citiamo un esempio a noi vicino: quando furono sguinzagliati i droni per sanzionarci, ci fu un sollevamento popolare... in senso positivo (sigh). Oppure riflettiamo sulla fremente attesa del santo vaccino, testato per pochi mesi e con oscuri sponsor che spingono da dietro le quinte, anche a scapito di medicinali che paiono efficaci.
3. STRATEGIA DELLA GRADUALITA' CRESCENTE
Consiste nel far accettare una misura inaccettabile attraverso una applicazione graduale, al contagocce, per tempi consecutivi.
Ricordiamoci dei decreti in serie del Primo Ministro, delle limitazioni graduali e sempre più stringenti, dell'intaccamento costante ma deciso delle nostre libertà individuali.
4. LA STRATEGIA DEL DIFFERIRE
Consiste nel far accettare una decisione impopolare presentandola come dolorosa e necessaria, ottenendo l’applicazione pubblica nel momento, per favorire un’applicazione futura.
Lo slogan "state a casa", oltre ad avere una oggettiva validità, è stato utilizzato probabilmente per avere nel prossimo futuro un'opzione favorevole ad ulteriori misure di lockdown; in tale eventualità il pubblico accetterà le nuove misure in modo rassegnato, in quanto già "preparate" in precedenza. Il tutto seguendo il mantra di un secondo slogan: "andrà tutto bene", sempre riferito al futuro.
5. USARE L'ASPETTO EMOTIVO PIU' CHE L'ARGOMENTAZIONE
Consiste nello sfruttare l’emozione per provocare un corto circuito su un’analisi razionale. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso all’inconscio, per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori.
Riflettete con quanta angoscia tutte le sere alle ore 18 attendiamo il bollettino di guerra, i numeri dei decessi, i contagiati, le curve, gli algoritmi, ecc. e poi analizzate con quale animo li abbiate introiettati, senza un ragionamento logico, un'analisi razionale. Oppure ricordatevi cosa avete provato la sera del trasporto di bare sui blindati da Bergamo...
6. MANTENERE IL PUBBLICO NELL'IGNORANZA E NELLA MEDIOCRITA'
Consiste nel far sì che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo.
Come per ogni catastrofe che si rispetti, sono ben presto spuntati gli "esperti" da salotto, che da settimane, pur non avendo azzeccato nulla di quanto predetto, tendono a mantenere saldo il timone della corretta comunicazione, facendoci indirettamente (spesso direttamente) intendere quanto noi si sia mediocri e quindi impossibilitati solo a pensare alternativamente.
7. STIMOLARE IL PUBBLICO AD ESSERE COMPIACENTE CON LA MEDIOCRITA'
Consiste nello spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.
Citiamo un esempio che può essere interpretato in molte maniere, ma è oggettivo che le cantate dal balcone mentre iniziavano a morire centinaia di persone al giorno non sia stato un esempio di picco di intelligenza collettiva.
8. RIVOLGERSI AI CITTADINI COME A DEI BAMBINI
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e un’intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quante volte ci è stato ripetuto da figure istituzionali in questi giorni di attenerci alle regole, con queste intimazioni: "Se non lo capite con le buone, ve lo faremo capire con le cattive". Come si fa appunto con i bambini.
9. RAFFORZARE L'AUTO-COLPEVOLEZZA
Consiste nel far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
Tutti noi, chi più e chi meno, siamo stati accusati di essere i responsabili della pandemia, fra untori e censori, contaminatori e sceriffi. Gli uni contro gli altri, tralasciando totalmente le cause ed i reali responsabili di questa situazione.
10. CONOSCERE GLI INDIVIDUI MEGLIO DI QUANTO LORO STESSI SI CONOSCANO
Consiste nella tecnica per cui il sistema riusce a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su se medesimo.
In moltissime occasioni è passata l'idea dall'alto che chi di dovere, conoscendo meglio del pubblico le sue (del pubblico) esigenze e priorità, e per il suo (del pubblico) esclusivo bene, poteva agire per conto e ben più efficacemente del pubblico stesso, a partire dalle regole imposte e dalle limitazioni messe in atto.
Insomma, cari lettori wiatuttiani, un capolavoro della comunicazione indotta, della manipolazione emotiva, del controllo mentale. Vero è che le crisi e le emergenze, in special modo quelle sanitarie, accelerano mostruosamente i processi in atto. Ma la questione fondamentale - e ne riparleremo a breve su questo blog - è che la messa in opera di tante limitazioni non è stato che l'apice di un processo da anni innescato dall'alto. Ed in tutto questo bisogna ancora una volta - spero definitivamente - prendere coscienza di come certa Informazione (lettera maiuscola, vedi sopra) sia stata, sia ma soprattutto sarà complice di tali dinamiche. Per difenderci, penso che sia importante partire dalle basi. Ecco, questa griglia di Chomsky è una base. Che non ci stancheremo mai di continuare a ricordare.
Di eventi applicabili a tale punto 1 se ne sono verificati tantissimi, nuovi ogni giorno. Pensiamo ad esempio a tutta la dettagliata attenzione, amplificata nelle ultime settimane, sulla caccia al singolo cittadino beccato a fare una passeggiata, tralasciando totalmente le cause principali e fondanti della tragedia dei morti (es: la drastica riduzione dei posti in terapia intensiva degli ultimi anni, la disorganizzazione nell'approntare valide strategie di contenimento, ecc).
2. CREARE PROBLEMI E POI OFFRIRE SOLUZIONI (PROBLEMA-> REAZIONE-> SOLUZIONE)
Consiste nel creare un problema, una situazione prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Citiamo un esempio a noi vicino: quando furono sguinzagliati i droni per sanzionarci, ci fu un sollevamento popolare... in senso positivo (sigh). Oppure riflettiamo sulla fremente attesa del santo vaccino, testato per pochi mesi e con oscuri sponsor che spingono da dietro le quinte, anche a scapito di medicinali che paiono efficaci.
3. STRATEGIA DELLA GRADUALITA' CRESCENTE
Consiste nel far accettare una misura inaccettabile attraverso una applicazione graduale, al contagocce, per tempi consecutivi.
Ricordiamoci dei decreti in serie del Primo Ministro, delle limitazioni graduali e sempre più stringenti, dell'intaccamento costante ma deciso delle nostre libertà individuali.
4. LA STRATEGIA DEL DIFFERIRE
Consiste nel far accettare una decisione impopolare presentandola come dolorosa e necessaria, ottenendo l’applicazione pubblica nel momento, per favorire un’applicazione futura.
Lo slogan "state a casa", oltre ad avere una oggettiva validità, è stato utilizzato probabilmente per avere nel prossimo futuro un'opzione favorevole ad ulteriori misure di lockdown; in tale eventualità il pubblico accetterà le nuove misure in modo rassegnato, in quanto già "preparate" in precedenza. Il tutto seguendo il mantra di un secondo slogan: "andrà tutto bene", sempre riferito al futuro.
5. USARE L'ASPETTO EMOTIVO PIU' CHE L'ARGOMENTAZIONE
Consiste nello sfruttare l’emozione per provocare un corto circuito su un’analisi razionale. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso all’inconscio, per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori.
Riflettete con quanta angoscia tutte le sere alle ore 18 attendiamo il bollettino di guerra, i numeri dei decessi, i contagiati, le curve, gli algoritmi, ecc. e poi analizzate con quale animo li abbiate introiettati, senza un ragionamento logico, un'analisi razionale. Oppure ricordatevi cosa avete provato la sera del trasporto di bare sui blindati da Bergamo...
6. MANTENERE IL PUBBLICO NELL'IGNORANZA E NELLA MEDIOCRITA'
Consiste nel far sì che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo.
Come per ogni catastrofe che si rispetti, sono ben presto spuntati gli "esperti" da salotto, che da settimane, pur non avendo azzeccato nulla di quanto predetto, tendono a mantenere saldo il timone della corretta comunicazione, facendoci indirettamente (spesso direttamente) intendere quanto noi si sia mediocri e quindi impossibilitati solo a pensare alternativamente.
7. STIMOLARE IL PUBBLICO AD ESSERE COMPIACENTE CON LA MEDIOCRITA'
Consiste nello spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.
Citiamo un esempio che può essere interpretato in molte maniere, ma è oggettivo che le cantate dal balcone mentre iniziavano a morire centinaia di persone al giorno non sia stato un esempio di picco di intelligenza collettiva.
8. RIVOLGERSI AI CITTADINI COME A DEI BAMBINI
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e un’intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quante volte ci è stato ripetuto da figure istituzionali in questi giorni di attenerci alle regole, con queste intimazioni: "Se non lo capite con le buone, ve lo faremo capire con le cattive". Come si fa appunto con i bambini.
9. RAFFORZARE L'AUTO-COLPEVOLEZZA
Consiste nel far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
Tutti noi, chi più e chi meno, siamo stati accusati di essere i responsabili della pandemia, fra untori e censori, contaminatori e sceriffi. Gli uni contro gli altri, tralasciando totalmente le cause ed i reali responsabili di questa situazione.
10. CONOSCERE GLI INDIVIDUI MEGLIO DI QUANTO LORO STESSI SI CONOSCANO
Consiste nella tecnica per cui il sistema riusce a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su se medesimo.
In moltissime occasioni è passata l'idea dall'alto che chi di dovere, conoscendo meglio del pubblico le sue (del pubblico) esigenze e priorità, e per il suo (del pubblico) esclusivo bene, poteva agire per conto e ben più efficacemente del pubblico stesso, a partire dalle regole imposte e dalle limitazioni messe in atto.
Insomma, cari lettori wiatuttiani, un capolavoro della comunicazione indotta, della manipolazione emotiva, del controllo mentale. Vero è che le crisi e le emergenze, in special modo quelle sanitarie, accelerano mostruosamente i processi in atto. Ma la questione fondamentale - e ne riparleremo a breve su questo blog - è che la messa in opera di tante limitazioni non è stato che l'apice di un processo da anni innescato dall'alto. Ed in tutto questo bisogna ancora una volta - spero definitivamente - prendere coscienza di come certa Informazione (lettera maiuscola, vedi sopra) sia stata, sia ma soprattutto sarà complice di tali dinamiche. Per difenderci, penso che sia importante partire dalle basi. Ecco, questa griglia di Chomsky è una base. Che non ci stancheremo mai di continuare a ricordare.
E quindi come sarebbe dovuta essere l’informazione non manipolante in questo frangente drammatico?
RispondiEliminaHai degli esempi al riguardo?
Pensi che ci sia un modo differente per garantire la tenuta negli argini di un popolo caratterizzato da principi quali il “familismo amorale” insieme a tutta una serie di retaggi che rendono a dir poco scadente il livello morale e nettamente sbilanciato nei confronti dei primi, la consapevolezza di diritti e doveri che dobbiamo rispettare per vivere in comunità?
Nel farti queste domande non voglio negare che esistano meccanismi chomskyani, davvero molto evidenti, è solo che ho il dubbio che questi siano alcuni dei meccanismi che hanno sempre regolato la complessa vita sociale degli esseri umani. La storia ci dice che quando saltano queste “regolazioni” ne consegue il caos. C’è anche da dire che al caos sono altrettanto spesso seguiti dei passi avanti della human race, ma egoisticamente preferirei, dato che non mi resta abbastanza da vivere (indipendentemente dal covid-19), evitare qualche decennio di caos.
AB
Ok. Quindi Vespa argina il caos. Ottimo
EliminaPer me Vespa può dire quello che vuole, che saranno quindici anni che non lo vedo.
EliminaLo so che hai capito quello che ho cercato di dire, per quanto in maniera contorta. Ogni sistema ha i suoi apparati di controllo e anche le democrazie non si sottraggono. Sempre meglio delle democrature alla russa o delle dittature alla cinese, dove non solo le manipolazioni sono applicate all’ennesima potenza, ma anche chi cerca altre strade finisce al gabbio (se gli va bene). Comunque se conosciamo le regole sappiamo pure dare il giusto peso a quello che leggiamo, vediamo ed ascoltiamo. Penso che molti in un modo o nell’altro abbiamo delle chiavi di decrittazione che aiutino a maturare le proprie verità.
Ma non hai risposto alla mia domanda: nella giungla dell’informazione di regime secondo te chi ha fatto meno peggio o addirittura bene?
AB
Ho capito e non ho capito... Penso (spero) di aver capito una cosa: che, ancora una volta, lo status quo ti interessa. Evidentemente perchè te in questa condizione, covid a parte, ti trovi bene; e io sono strafelice per te. Io invece, che questo status quo lo detesto, tento di verificare le criticità del sistema, aiutandomi a volte con voci altisonanti. Chomsky è voce altisonante, più di AB. Io penso che proprio in questa condizione emergenziale bisognava parlare chiaro ed in modo diverso al pubblico, oggi più che mai sconcertato per le informazioni che non arrivano/non ci sono (si pensi alla pletora di virologi apparsi in TV, ognuno con una sua profonda verità, cambiata nell'arco di 24 ore). Su una cosa hai/abbiamo ragione: questo tipo di informazione "regola" (dici te) / "manipola" (dico io) l'individuo: se questa cosa ti pare giusta, allora ok. Il filo del tuo stesso discorso segue esso stesso regole chomskiane e ti spiego perchè: 1) tiri in ballo le dittature, che in ciò che stiamo dicendo proprio non c'entrano. C'entra invece la posizione n. 1000 della nostra informazione nella classifica della libertà di espressione, per cui io non vado a vedere come funziona la Cina, ma chi sta sopra di me. 2) la domanda che mi fai è capziosa. Perchè mi chiedi di parlare "della giungla dell'informazione DI REGIME"? Ma è proprio questa che mi fa cacare! A me piace una contro-informazione, che verifichi ad esempio altre fonti (non il solito Burioni), spesso assai più accreditate degli "esperti" da salotto. Quindi, non ti rispondo...
EliminaDai, “di regime” era un’aggiunta per me ironica, chiedevo dell’informazione tout court.
EliminaNon è vero che a me lo status quo piaccia particolarmente, tutt’altro, ma negli anni ho spesso (non sempre) verificato come i cambiamenti che abbiamo a volte subito, altre promosso, siano stati in peggio. Non è proprio questo uno dei tuoi topos?
E al peggio non c’è mai fine...
Forse perchè sono stati cambiamenti indirizzati verso quella che io chiamo deriva iper-liberista? Non è che un cambiamento debba essere negativo di default... Sono i cambiamenti di merda che sono negativi. Riguardo all'informazione tout court, esiste una pletora di organi di contro informazione, dove c'è di tutto. Io seguo sempre un metodo scientifico, da ex ricercatore: andare a vedere e verificare la fonte. Da lì, capire cosa la fonte voglia dire. Poi, accendere l'intero cervello (non solo la parte sinistra, per capirsi) e tentare di capire se si possano unire i puntini. Qualcuno lo chiama "metodo deduttivo". E l'investigazione di quanto non sia diramato dagli "esperti" da salotto è quella che a me più interessa.
EliminaMentre l Italia sprofonda e migliaia di Italiani cercano di salvare la vita ai propri connazionali, c è anche una tale Caterina di Montepulciano che lavora per una ONG straniera e ci riempie di clandestini Africani… VERGOGNA
RispondiEliminaQuesto personaggio si chiama Caterina Ciufegni, lavora per una ONG tedesca che si chiama Sea Eye. In questo momento di grave emergenza nazionale, con migliaia di morti e medici ed infermieri eroici che lasciano la vita sul proprio posto di lavoro bisogna prendere atto che esistono anche personaggi come la Sig.ra Ciufegni che, in un momento cosi drammatico, ci rendono la vita ancora piu difficile riempendoci di clandestini africani… Sono veramente schifato
EliminaLuca
Contro informazione? Caccia alla donna? L’informazione main stream ci dice che mancano 200.000 agricoltori per la raccolta della prossima estate. Li trovi tu Luca? Chiami un po’ di amici?
EliminaPoi Luca, io mi sono sempre riservato l’anonimato, ma fammi dire che se da anonimo additi qualcuno con nome e cognome veramente finisci per superare il limite. Dove sono finiti gli arditi di una volta?
AB
Mi fa veramente rabbia vedere il nome della mia Montepulciano abbinato a questo personaggio... incredibile
Eliminali troviamo tra i disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza. GENIO!
Eliminacertamente vanno pagati secondo legge, non sfruttati come schiavi.
se poi aiccoppe il pomdoro pachino costa un po' di più amen...
Stefano Ricci
Odite odite abbiam novella fede
RispondiEliminaProfeti papa e nova inquisizione
Il popolo plagiato questo chiede
Che sia cassato l uso di ragione
Periglio abbiamo di sopravvivenza
Sia benedetto chi ha soluzione
Dell uso di corteccia facciam senza
E regrediamo al rettile cervello
Di fronte alla gravissim emergenza
I gioco citti mi pare sia quello
Di scatena' l istinti primitivi
D ave' le bestie a facci da modello
Se da ragionare ormai siamo schivi
Se tutti sono a reggisi mutande
Di liberta' e di ragione privi
Con di paura addosso la piu' grande
Ecco arrivare il mantra risolvente
Pe' chi l cervello sostitui' col glande
Burioni papa e' lui l officiante
Profeti bil billone e la melinda
I mantra ve lo recito all istante
Chiunque salvezza dal morbo pretenda
dovra' affidarsi al novo vaccino
Sui farmaci efficaci cali tenda
Son roba inutile e fanno pochino
Per ritornare a far vita sociale
Tutti sian vaccinati ben benino
L unica soluzion pe i grande male
E chi un si pieghera' ai nuovo culto
Sara' un pericolo senza l uguale
Per loro niente sconti nient indulto
Son criminali folli ed immaturi
mentre i fedele bravo buono adulto
Vedra'bei tempi e meglio futuri
La nova fede ha la sua inquisizione
l eretici vivranno tempi duri
con fazio e la tv a disposizione
saranno dichiarati novi untori
Pericolosi pe' la popolazione
Ci penseranno a lor gli inquisitori
Manunta
almuta segna, meno di 30 minuti. Cheddi' Pallade lo sa' lei a chi da' talento e cervello
Caro AB, questa Signora ha rilasciato un intervista su Repubblica con nome e cognome.
RispondiEliminaUn Senese incazzato
Zaia preme: «Riaprire oppure chiudere tutto e morire in attesa che il virus vada via». ZAIA SI AMA
RispondiEliminaOra anche schiavista, bravo il signor AB, che per mangiare ha dovuto lasciare il suolo natio, mica dice che bisogna tornare a degli stipendi minimi degni della costituzione, no!!!!
RispondiEliminaBisogna importare 200.000 schiavi da terre lontane.
Giusto sò daccordo, forniamo anche regolare frusta ai caporali di turno!!!!
35 anni fa c'era la fila al collocamento per fare i raccoglitori stagionali, lo stipendio era discreto, ora invece?
5 euro all'ora per gli strapagati.
Ecco un'altro schiavista.
Forse scherzate, io schiavista? Per me devono fare a tutti un regolarissimo contratto della coldiretti. Per favore non scrivete assurdità. A parte che io queste file 35 anni fa (1985) proprio non me le ricordo. Si ricorda lei invece? La fuga dalla campagna, il proletariato urbano, lo spopolamento ed il crollo degli addetti all’agricoltura. Le è passato un mondo davanti nell’ultimo secolo e lei mi parla di file di agricoltori al collocamento e mi chiama schiavista. Ha visto un film alla radio.
EliminaAB
A proposito di agricoltori, questa mattina, andando a lavorare, ho notato dopo la riapertura di Rossi degli orti e della caccia di selezione, un traffico che manco se avessero riaperto Mirafiori a Torino.
EliminaPraticamente è finito il lockdown.
AB
Chi prende il reddito di cittadinanza può cominciare ad andare a lavorare" nei campi per raccogliere la frutta e la verdura, visto che gli agricoltori stanno facendo fatica a trovare lavoratori per la stagione della raccolta. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia romagna Stefano Bonaccini
Eliminacontinua su: https://www.fanpage.it/live/coronavirus-news-16-aprile/43/
https://www.fanpage.it/
Se non se le ricorda le file al collocamento per fare la vendemmia buon prò per lei, si vede che non ha avuto bisogno di lavorare da giovane, al contrario di chi ha dovuto pagarsi li studi........
RispondiEliminaHa tutta la mia stima per quello che ha fatto. Io non ne ho avuto bisogno; non mi sento per questo parte di un élite, ma piuttosto della maggioranza che ha avuto la mia stessa fortuna. Resta il fatto che adesso queste file di studenti lavoratori che per lei hanno sorretto l’agricoltura italiana negli scorsi decenni non ci sono più. Evidentemente adesso chi si deve pagare gli studi fa altro...
EliminaDa questa affermazione colgo la necessità di dire sempre l'ultima parola, classico esempio di chi deve scrivere qualcosa per necessità propria, e non per aggiungere qualcosa alla discussione...
EliminaSi evince chiaramente che non ha letto gli interventi pregressi, indi torna la mia teoria...
Se era attento avrebbe letto fra le righe, che 30 anni fa c'era le file per fare la vendemmia per vari motivi, il più dominante era che gli stipendi erano discreti, non alti, ma discreti, per vari motivi, la base più alta e le trattenute minori, in quanto in tre mesi di retribuzione non intaccavano le aliquote minime e quindi erano minime le trattenute.
Ora invece, mi ripeto, da tre a cinque euro all'ora, per stipendi minimi, per posti che vengono saturati dai moderni "servi della gleba", quelle che qualche politico sinistrorso, ma fondamentalmente negriero, definisce "risorse".
Ma questa storia urge di un approfondimento ulteriore.........