Il canale youtube di wiatutti!

venerdì 13 marzo 2020

La sanità della Repubblica Senese al tempo del Coronavirus (Cronaca di un medico nei giorni dell'epidemia)

Riceviamo e pubblichiamo.

Caro Almuta, mi chiedi come vanno le cose nella sanità senese in questo periodo di emergenza che ci troviamo nostro malgrado a vivere. 
Ti premetto che innanzitutto, pur avendo lavorato a lungo alle Scotte, da alcuni anni ho cambiato sponda e mi sono avvicinato al mare, pur mantenendo uno stretto contatto con l’ospedale e l’università nella quale mi sono formato, ho lavorato ed in piccola parte continuo a lavorare. Ti aggiungo che mi occupo di una specialità lontana dall’epicentro dell’emergenza. Penso però di essere sufficientemente addentro al sistema da poter cercare di descrivere la situazione.
Lo farei per punti:
• Criticità
I tempi della pubblica amministrazione e quindi anche del sistema sanitario sono biblici. Per muovere la macchina, normalmente ci vogliono a dir poco mesi. L’epidemia ha costretto tutti gli amministrativi a stravolgere la propria forma mentis. Si sono trovati a dover dare seguito a una serie velocissima di decreti e ordinanze, spesso in contraddizione, in tempi assolutamente inconcepibili per chi, quando pensa a una delibera o a un provvedimento urgente, di solito si concede almeno un paio di settimane di tempo.
• Conseguenza
La conseguenza della criticità è stata una clamorosa latitanza di direttive ufficiali per almeno 48 ore (in realtà sono molte di più, ma bisogna essere indulgenti con chi si trova in situazioni di oggettiva difficoltà) dal momento dell’ordinanza di Rossi che ha di fatto bloccato l’attività ordinaria degli ospedali toscani in attesa dell’ondata di piena. Ci siamo dall’oggi al domani trovati a dover chiudere un numero esorbitante di attività senza alcun ordine scritto. Abbiamo fatto la nostra parte, ma non abbiamo avuto un criterio univoco. Per questo a tutt’oggi alle Scotte, a Grosseto, ad Arezzo o a Poggibonsi le attività che proseguono e quelle interrotte non sono esattamente le stesse.
• Cose positive
Le cose positive sono tantissime. Dopo la prima fase di smarrimento, la reazione è stata incredibile. A Grosseto come alle Scotte (ti parlo delle realtà che meglio conosco), gli ospedali sono stati rivoltati come calzini in 3 giorni. Sono stati allestiti dei reparti di terapia intensiva e sub intensiva con numeri più che raddoppiati in un lampo, con il personale medico (soprattutto anestesisti) ed infermieristico che ha compiuto uno sforzo che sinceramente non pensavo neanche fosse possibile. Tutto ciò mentre pronti soccorso e reparti di malattie infettive sono già sotto pressione, con professionisti stravolti da una mole di lavoro alla quale non erano mai stati sottoposti, con problematiche incredibili in termini di contenimento dell’infezione e di reperimento di presidi e farmaci per poter trattare i malati. E’ fondamentale che tutti capiscano in questo momento che di fronte ad un virus sconosciuto, i protocolli terapeutici e le indicazioni profilattiche cambiano di giorno in giorno. Per far funzionare la macchina c’è dietro lo sforzo e la competenza di professionisti, sanitari e amministrativi, che in questo momento stanno dimostrando una dedizione ed una competenza che mi rende orgoglioso. E’ anche giusto che tutti sappiano che comunque non ci siamo fermati. Tutta l’attività urgente e oncologica prosegue.
• Cose negative
Veramente poche, soprattutto perché sto verificando di giorno in giorno la nostra spinta a reagire. Siamo stati per anni stimolati a imboscarci e a sottrarci alle nostre responsabilità (uso il noi in modo retorico, perché personalmente mi concedo pochi pregi, ma tra questi sicuramente c’è quello di non essermi mai tirato indietro). Nei primi giorni quindi molti hanno semplicemente fatto quanto erano abituati a fare normalmente. Oggi no, tutti stanno facendo il meglio possibile.


AB

2 commenti:

  1. Grande, immenso AB
    Grazie per quello che stai e state facendo!
    Frate Asheur

    RispondiElimina
  2. Grazie AB del documento informativo.
    E mi unisco agli applausi di Frate Asheur... ma voglio anche aggiungere che mi auguro, dopo questa ondata di piena, che tutta la politica tesa a distruggere la sanità nazionale a favore di quella privata, venga messa al bando e obnubilata.

    FORZA SANITA' PUBBLICA!
    Senza di VOI s'era del gatto! Nonostante come vi abbiano ridotti e ridimensionati negli anni!

    RispondiElimina