E fino a qui tutto bene.
Partita giocata contro una squadra di Serie D, disputata in un campetto sportivo da Serie D, immersi in un orribile serata novembrina da Serie D (il prossimo che mi dice che l'autunno è bello, con i suoi colori, le castagne e altre scemenze simili, giuro che lo passo due minuti nell’aggeggio delle caldarroste), con un’illuminazione scarsa e lacunosa da Serie D, che vedendola alla TV mi ha fatto tanto partita anni '60, di quelle con immagini sfocate e mille sfumature di grigio. Che poi tanto la Robur in bianco e nero viene benissimo lo stesso (…). È vero che per noi poveri tifosini in crisi di astinenza da vittorie domestiche le Luci a San Siro non si accenderanno più, ma questa condanna alla permanenza forzata nel girone infernale degli inutili comincia a pesare come una forma di Grana Padano tarocco, di produzione tedesca e poco stagionato. O riditemelo un’altra volta che storicamente da qui si viene, tanto a me questa serie fa cacare lo stesso. E mi fa cacare più adesso di vent’anni fa; forse invecchiando si dimentica troppo velocemente. E pensare che basterebbe un niente per tirarci fuori da questo orribile pantano nel quale siamo finiti per colpe non nostre e ritornare a veder le stelle e respirare l’aria buona di montagna, dove pascolano le grandi mucche marroni che danno il latte bianco tipo quello della Lola - anzi parecchio più buono - destinato a saporite fontine. Ed invece niente, Giana Erminio in Serie C ha decretato il nostro beffardo destino e Giana Erminio è. Senza ma e senza se.
Allora, per onorare alla meglio il derby del formaggio, nel quale il pecorino delle crete ha sfidato e vinto il gorgonzola con i bachi verdi, siamo scesi in campo vogliosi di continuare la nostra striscia positiva in trasferta, striscia alla quale vorremmo appiccicarci qua e là, come palline di vetro all’albero di Natale, anche qualche vittoriella domestica, per provare a dare una parvenza seria di inseguimento al Monza. Anche perchè finiamola - ve lo sto chiedendo con le buone, altrimenti poi la domenica in curva passo da noioso e la gente dietro di me si lamenta - con questa storia che la corsa per il primo posto è finita, per tanti motivi, tra i quali a) siamo a novembre e sai un piffero cosa succede da qui a maggio; b) con i tre punti bastano due mezzi passi falsi e riapri tutto; c) la filastrocca del Monza inarrivabile sta diventando una sorta di scusa, quasi una brutta giustificazione tipo quei "motivi familiari" utilizzati ogni volta che interrogava quel disperato di matematica, che fra tanti difetti aveva un unico pregio: fiutava la paura di chi non aveva studiato e puntualmente... zac! Pioli vieni alla lavagna vai! E mentre lo diceva, l’infame rideva talmente di gusto che il Franti del libro Cuore sembrava un bulletto da sala giochi. Pertanto il Monza ha già vinto questo par di coglioni.
Testa bassa e pedalare, perché non è possibile che la squadra che gioca in trasferta sia totalmente differente rispetto a quella che vediamo ogni quindici giorni esibirsi tra le mura amiche. Le cose sono due: o fuori casa giocano dei calciatori sotto falso nome, oppure ci state prendendo per il culo e fra qualche tempo sul maxi schermo della gradinata comparirà la scritta "scherzi a parte". Perché se una volta può essere considerata un caso, due una coincidenza, una decina di volte cosa sono? Col vergognoso ruolino di marcia che abbiamo collezionato all’Ex Montepaschi Arena (sigh, sigh, sigh!), definizione che mi puzza di vecchio come il servizio militare obbligatorio, il pentapartito e le reclame delle sigarette Kim, se non avessimo vinto praticamente sempre in terra straniera adesso ce la saremmo giocata davvero col Giana. Ma la salvezza però!
Giana che francamente è una squadra imbarazzante, proprio come il parcheggio dietro la porta di sinistra, che ricorda tanto l’aria da Serie D di cui sopra. Superato lo smarrimento iniziale, durante il quale mi sono fuso il cervello per tentare di capire come mai il nostro mister Lingua Lunga avesse schierato 10 portieri (in celeste) e un solo giocatore di movimento (tutto nero - Nota personale per Confetto Confente: se dovesse ricapitar,e ti prego, gioca con la maglietta a strisce bianconere, saresti bellissimo!), mi sono a tratti quasi divertito nel crogiolarmi al dolce tepore scaturito da un’officina di idee finalmente a pieno regime, dalla quale nascevano buone trame e azioni pericolose, sparse sul campo come Parmigiano Reggiano sulla pastasciutta. Anche se almeno in tre occasioni ho avuto l’impressione di assistere più ad una partita del giovedì - tipo quella che ci faceva fare Baffo 3-4-3 Morgia e durante le quali puntualmente i villici di turno ci azzoppavano uno bono - che ad un incontro di campionato. Il languido tepore tuttavia veniva puntualmente mortificato dalle miserevoli conclusioni finali: è mai possibile che per fare 2 goal occorra tirare in porta almeno 45 volte? Non dico che dovremo essere sempre cecchini infallibili, ma di questo passo nemmeno la padella al Circolo dei Cacciatori di Iesa (ci sarà davvero? sì, c'è NDR) si vince! Un goal per tempo , un fiume in piena di azioni organizzate, un oceano di occasioni buttate al vento e nel mezzo, dato che siamo una Onlus No Profit, anche il tempo di far sentire importante un tizio vestito di rosso, che tra vent’anni racconterà ai suoi nipoti di quella volta che fece goal al Siena (che dite, sono stato un pochino troppo arrogante e borioso scrivendo questo? Vabbè dai, oramai l’ho scritto e cancellarlo mi fa fatica). Per fortuna che dopo il pareggio dei formaggibacati Guidino Guidone ha rimesso le cose a posto. Buon per lui e compagni, altrimenti avrebbero fatto proprio una sonora figura di merda! Poi a dirla tutta ci sarebbe anche stato il tempo di sbagliarne altre due, ma oramai il derby del cacio era vinto e tra il giubilo festante del gruppetto di eroi sugli spalti del settore ospite, abbiamo finalmente potuto aggiungere il gorgonzola alla nostra pizza e gustarci un bel trancio di quattro formaggi da terzi in classifica. E visti i tempi che corrono, potrebbe essere già qualcosa di buono. Poi chissà se, continuando di questo passo, potrà prendere forma anche qualcosa di bello… Chi vivrà vedrà, per il momento saluti e caci a tutti!
Giana Erminio - Robur Siena: 1 a 2. Io comunque comincio ad avere il serio sospetto che vi divertiate a prenderci per il culo. Forse mi sbaglierò, ma...
Che bello è, quando esco di casa ( e ci sono 30 gradi all’ombra!)...
Mirko

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