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martedì 30 aprile 2019

La rielaborazione del lutto

Secondo la psicoterapeuta Kubler-Ross, un essere umano attraversa cinque fasi nella rielaborazione di un lutto.
Negazione -> Rabbia -> Patteggiamento -> Depressione -> Accettazione.
Eccole qua, le fasi (dolorosissime) che tutti noi abbiamo "assaporato" e che, purtroppo, "assaporeremo".
Pare che si impieghi, in un percorso "normale", un tempo di 18 mesi per attraversare l'intero percorso. Qualcuno lo fa prima forse per disperazione, qualcuno non lo farà intimamente mai.
Ma capita a tutti. Ed è capitato anche alla Robur.
Sì, perché il nostro grande lutto, forse duplice, si è svolto nell'estate del 2018: prima la finale persa a Pescara perché affrontata con meno di mezza squadra, poi la farsa del mancato ripescaggio. Ed in gran parte, la Robur è rimasta lì.
Vero, è stato fatto di tutto per rimanere standardizzati e sintonizzati alla realtà, per quanto grottesca essa possa essere. Ma ogni occasione ci rimanda lì, all'estate scorsa. E quando siamo lì, svalvoliamo. La prova generale si è avuta nel post gara contro la Pistoiese. La riavuta in questi giorni, con il "comunicato della mortificazione".
Rileggiamolo.
Per un verso, il comunicato è quanto di più dolce possa essere uscito in questi anni dalla mente dell'attuale società. Si sente ad ogni riga la tentazione di erompere in un colossale vaffanculo, come quello che Wiatutti invia settimanalmente a Fabbricini. Ma... Ma poi entra il freno a mano, la consapevolezza che in fondo ora ci dovremo giocare l'annata in pochi restanti minuti. Che il sistema calcio è grande e spiacevole, in grado di schiacciarti quando voglia, soprattutto se ancora sei "nuovo" e probabilmente ancora qualche passaggio non l'hai ben compreso.
Ed infine quel finale, che pensa sia un unicum. Non una palese protesta, non una parola fuori posto, ma l'invio di un messaggio emotivo: prendete coscienza della nostra mortificazione. Forse perché i nuovi gestori del baccellaio, Ghirardi e l'attrice, si sono dimostrati (a chiacchiere) in grado almeno di ascoltare. O forse per non incorrere in sanzioni più gravi di quelle da poco subite.
Da tifosi, capiamo il comunicato. Da uomini, un po' meno.
Perché in fondo, se si vuole attraversare il percorso di rielaborazione del lutto, pensiamo che non si debba fingere, o tenersi dentro ciò che si prova. Forse era l'ora, se ci si sentiva di farlo, di augurare la caduta di un meteorite nella sede dell'associazione arbitrale e/o della FIGC. E forse sarebbe l'ora, almeno nelle partite casalinghe, di far capire che talune persone non sono gradite, giornalisti compresi. Forse la fase della rabbia, che è palpabile ma ancora non del tutto espulsa, sarebbe stata superata.
Ma comunque sia, il nostro augurio è che la transazione si concluda al più presto, perché a nessuno fa bene, nè alle persone, nè alla squadra, nè all'ambiente. Andiamo avanti, sgombri mentalmente, accettando finalmente ciò che è stato.

2 commenti:

  1. Siamo nel momento più ridicolo della storia della Robur. Un piagnisteo penoso , un lecchinaggio continuo verso la proprietà.
    Incredibile le cazzate che vengono dette continuamente , come un mantra , per dimostrare cose inesistenti .

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    Risposte
    1. Effettivamente. Magari non è proprio il peggior momento ma di certo non è esaltante. Per nessuno. Neppure per la squadra, che invece avrebbe bisogno di un po' di adrenalina in vena, così da prepararsi ad affrontare i play off con la giusta ambizione alla B. Ammesso che questa esista.
      Certo che, guardando la classifica, l'andamento della gestione della squadra e dando il giusto ascolto ai vari proclami che vorrebbero la Robur impegnata a rendere "pan (senza alcuna allusione al portierone dello scorso annoa) per focaccia" al Piacenza birbone che lo scorso anno ci privò della promozione (come se non ci fossero responsabilità sulle frittate - da consumarsi rigorosamente col Pane - con AR e Pontedera), la stessa classifica ci mostrerebbe quale risultato più probabile per l'ultima di campionato, un mesto pareggino che accomoda le due contendenti e prepara la piazza a play off sbiaditi e senza ambizione, perché magari il mondo è ingiusto e cattivo e ce l'hanno tutti con noi!!! Òòòh!!!

      Dai ca**o!!! Un po' di spirito! E anche carattere!!!
      Forza Robur

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