Siena – Pontedera: venerdì 23 Dicembre ore 20.30. Tra stelle comete e stelle di Natale, il frigorifero è già piuttosto vicino al collasso, ma i 1.200 crostini sono ancora da spalmare.
Anche il panettone con i canditi, che non piace a nessuno ma tutti comprano, è pronto per essere avviato.
L’orario tuttavia sembrerebbe decisamente più consono ad una bella cena aziendale, di quelle con le colleghe – finalmente e per una volta! – con la gonna corta, i capelli fatti di fresco e gli occhi pittati ed il capo mezzo brillo che ad un certo punto si alza in piedi e, tra un singhiozzo ed un rutto, ringrazia tutto lo staff per gli obiettivi raggiunti durante l’annata appena trascorsa, auspicando un futuro roseo, colmo di successo e felicità. Cin cin e ronf ronf…. Tutto molto bello, tutto molto buono, tutto molto rosso.
Rosso, come gli orribili cappellini da Babbo Natale con le lucine intermittenti. Lucine che lampeggiano fiere anche dalle ringhiere di parecchie terrazze, conferendo ai palazzi un'aria esotica/spettrale da bettola di periferia o da ristorante cinese.
Ma tutto sommato la cena aziendale in sé per sé non sarebbe nemmeno la cosa più grave, anche perché tanto da qualche parte va fatta, ma è il relativo gruppo di whatsapp creato nei giorni precedenti dal collega più spippolone - chiamato (il gruppo) intelligentemente "CENA 2016", per non confonderla con quella degli anni precedenti – a rompere veramente i coglioni. Esso trilla ininterrottamente per tutti e due i giorni precedenti, per poi tacere per sempre (come colui o colei che non si oppone al matrimonio) una volta conclusosi l’atteso evento. E la cosa più triste che rimane dopo la festa, oltre ad un terribile “mal di testa da solfiti” è la serie infinita di notifiche di messaggi con un numero telefonico seguito da “Ha abbandonato”, che ti sveglia ogni due per tre. Ma la gente, di notte, perché invece di stare al telefono (che tanto serve solo a dirci le solite cose, come ricordava Neffa) non pensa a fare altro? Boh, forse perché a volte per farlo bene, occorre essere in due…
Invece no, cari cuori bianconeri, niente cena, perché alle 20.30 di venerdì 23 dicembre gioca la Robur. Contro il Pontedera da Pontedera, paese famoso per la Vespa “truccata anni '50 che vola in centro sfiorando i 90” (visto che è quasi la vigilia, per festeggiare la quale ho già ordinato un bel paio di etti di porchetta croccante, sono in vena di canzoni) e la notoria simpatia dei suoi abitanti. Non me ne voglia nessuno vi prego, ma il “triangolo delle 3 P” (Pontedera, Ponsacco e Ponte a Egola) mi evoca soltanto brutti ricordi: partite pareggiate al 94’ con due uomini in meno, scoppole prese in casa (vero Colellone?) e cancelli aperti il giorno della festa della donna. Sì, sì era proprio l’otto di marzo quando vedemmo bene di prenderne 3 a Ponsacco, durante l’anno di Serie D del Siena di Ponte con il “pacchetto” Morgia.
Per la prima volta nella nostra storia giocheremo con mister Cristiano Scazzola in panchina, affascinante quarantenne con i capelli pepe e sale che farebbe la sua porca figura anche come commentatore Sky, magari al posto del barbuto Daniele Adani (quello che da come parla sembra che il calcio l’abbia inventato lui), subentrato in silenzio a Sagacia Colella – sempre simpatico come l’aglio nel bignè - il cui licenziamento a ridosso delle feste gli ha molto probabilmente precluso la possibilità di assaggiare panforte, cavallucci e ricciarelli. Anche se, a guardarlo bene di profilo, forse li ha sgranocchiati lo stesso senza dire niente a nessuno. Ogni sera mi domando che farà adesso. Secondo me nel ruolo di Babbo Natale sarebbe perfetto. Basterebbe soltanto indossare barba e parrucca e trovare dieci renne da attaccare alla slitta, disponendole magari in un rigoroso 5-3-2. E se non dovessimo trovare le renne, andranno bene anche dieci pecorelle. Che, una volta terminata la festa, potrebbero rientrare nel presepe allestito nello spogliatoio ospiti dell’ex Montepaschi Arena.
E non sarebbe certo un presepe qualunque, di quelli tristi fatti con il muschio staccato dalle rocce (è illegale, non lo fate!) dove quindici giorni prima del 25 il bimbetto è già dentro la mangiatoia ed i Re Magi fuori che aspettano. No no, sarebbe un bel presepe vivente, con mamma Durio nella parte della Madonna, il Dolci in quella di San Giuseppe ed il giovane AD nel ruolo di protagonista assoluto. Naturalmente, se ce la facesse a cambiarsi in tempo, Colella, oltre che Babbo Natale, potrebbe interpretare anche il bue, altrimenti il prescelto sarebbe Castiglia (ora voglio proprio vedere quanti chili riesce a prendere durante le feste), mentre al posto dell’asinello vedrei bene uno di quei muletti gialli da magazzino o persino la macchinetta della barella, ma solo opportunamente travestita. Al Mele e socini vari lascerei la parte dei Re Magi, anche perché all’epoca, se non era per loro, ce la dava Ponte vai la Quaresima! Tuttavia li farei entrare in scena con un gran colpo di teatro, verso la metá del giorno 6 del mese di gennaio. E vedendoli arrivare, con i loro carichi di doni preziosi, sai che spavento si prenderebbero gli occupanti della grotta? Una paura della Madonna, mi verrebbe da pensare! Che poi, per fare le cose per bene, i Magi dovrebbero arrivare dall’Occitania, in modo che dall’altra parte (Est…onia??) possa arrivare indisturbata una “stella cometa”: alta, bionda e con un profondo scollo a V nel maglioncino di flanella, scritto con la L e non con la R.
Siena – Pontedera: in omaggio all’imminente e santissima festività di domenica prossima, per la prima volta in questo campionato la Robur scenderà in campo con il 4-3-2-1, altresì detto 'modulo ad albero di Natale', mentre loro risponderanno con il classico e decisamente spregiudicato 'schema a pungiglione - 1-2-3-4'. Nell’intervallo della partita, immersi nelle note di “A Mano a Mano” di Rino Gaetano (manco fossimo il Crotone!), i tifosi saranno allietati e distratti dal freddo congelante con l’estrazione dei numeri vincenti della prima edizione della “Tombola del Carboni”, vecchio mister bianconero professionalmente scomparso troppo giovane. L’intero ricavato sarà devoluto a “SAVE THE PONTE” ed a “STORDITI SENZA FRONTIERA”.
Sarebbe meraviglioso regalarci i tre punti, camminare per le vie del centro con il sorriso dipinto in faccia ed il cuore leggero, tornare a casa contenti, dimenticare per un fine settimana tutta la merda di questi anni, addormentarci sereni per svegliarci con la speranza di un futuro ricco di soddisfazioni. Tornare, almeno per una sera, ad essere in pace con noi stessi e con i nostri vecchi sogni di gloria.
Tutti uniti insieme avanzeremo.
Mirko
Mi prenoto per fare il culetto ROSSO alla Stella Cometa alta e bionda.
RispondiEliminaSi pole?
Importante è che non abbia le TRANSaminasi troppo alte e che non TRANSiti dalla Colonna.
El Cinico natalizio(cum palle e puntale bello lustro).
Scene raccapriccianti che non vorremmo mai vedere...
Eliminavota il PIÙ smartuoso di Robur Siena - Pontedera
RispondiEliminaSARIC
LE MUTANDE NATALIZIE DI BOMBER TRANI
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IL CAMBIO DI MODULO