Sarebbe bello cioè se i nostri atleti bianconeri affrontassero mentalmente la partita con la grinta dell'articolo che vi presentiamo, scritto di getto alcuni anni fa da un tifoso in preda ad una feroce (e giusta) incazzatura.
Domani ricomincia una nuova avventura, un'avventura nel vero senso della parola, un'avventura di quelle che non sai se ne uscirai vivo ancora una volta.
Ed
è nei momenti di pericolo che rivivi in tre balletti la tua vita, i
gesti, gli episodi, le emozioni che ti hanno sconquassato ti ripassano
negli occhi in un baleno, come se tu volessi riavvolgere un nastro
logoro e prepararlo per ricominciare ad incidere una nuova puntata.
Ecco,
io stamani mi sono svegliato con quei ricordi in testa, ricordi che
riguardano la massima vetta raggiunta dalla Robur nell'Olimpo del
calcio, miseramente fallita perchè la squadra non scese in campo, rimase
vilmente negli spogliatoi del San Paolo gremito da 60.000
tifosi napoletani, un San Paolo che potevamo ammutolire.
Ricordi
che mi hanno portato a richiamare alla memoria un post che scrissi sul
Muro dei Tifosi il giorno dopo; era il 22 marzo del 2012, pare un secolo fa. Dodici ore di viaggio per vedere quello spettacolo che fu, ma che poteva
essere (anche se rimane il ricordo indelebile di una trasferta mitica
con degli amici fantastici!).
Ora
che forse abbiamo sfiorato le vette più basse della storia della
Robur, è bene ricordare dove eravamo riusciti ad
arrivare.
Buonasera cittoni.
In primisse: Sannino VAI
IN CULO! Questo perché fino a ieri mi hai fatto credere di essere un
altro uomo e poi ti sei dimostrato uno che non lotta! Sì, perché ieri non hai lottato. Perché ieri non hai provato a lottare. Perché ieri ti sei arreso senza combattere. Perché ieri hai tradito il calcio e lo sport in genere. Perché ieri hai tradito noi!
A
me non frega una sega se te nel 2007 eri un portantino e cambiavi le
padelle dei malati - gran lavoro pieno di dignità che io ‘un farei perché
non ne sarei capace - noi eravamo già in Serie A e c’eravamo da anni,
in rosa avevamo Manninger, Locatelli, Chiesa, Frick, Molinaro, Bertotto,
Candela etc etc.
Noi non siamo dei parvenù della Serie A, ormai con i nostri dodici anni di calcio ad alto livello non lo siamo più!
Se
con questo campionato di A ti sei guadagnato altri tre o quattro anni
ad alto livello che ti potranno permettere di guadagnare quanto un
portantino guadagna in tutta la sua vita, a me non frega niente!
Passano i giocatori passan gli allenatori - narra una canzone della curva - ma restan quei colori le sciarpe e gli striscioni non cambieremo mai. Sì, noi non cambieremo
mai, noi che ci siamo fatti dodici ore di pullman per vedere quello
spettacolo indecoroso, noi che dopo la partita a stadio vuoto abbiamo
intonato la Verbena. Noi non meritavamo quella partita!
Però - c’è un però - la passione per quei colori rimane, la voglia di
seguirli ovunque rimane, ed alla fine prevarrà, ma non certo per te e
non certo per il presidente, ma per quei colori, per il senso civico per
il mio attaccamento alla mia terra e per quei valori che ci portano ad
essere diversi da gli altri. Noi siamo la Robur, noi siamo Siena, noi
siamo così.
E voi non ci assomiglierete mai, nemmeno lontanamente.
Soli contro tutti, anche contro te, se necessario.
L'Irlandese Volante
Focillato
E parecchio incazzato
Urge una premessa, il pezzo non era per questo fine settimana, perchè domenica sarà la giornata di Lorenzo e, parallelamente, di tutti gli amici che guardano la Robur dall'alto, quindi sarebbe stato più topico un pensiero per Lui.....
RispondiEliminaSono in colpevole ritardo, e mene dolgo........
Cercherò di rimediare....
Un abbraccio
L'Irlandese Volante