E mentre la Robur Siena è come un vagone lanciato ad alta velocità contro un muro, torno ad interloquire a distanza con l'eventualissima acquirente delle quote di maggioranza della Robur, bloccata fra vincoli giuridici e procedure contrattualistiche.
Mi permetto, da tifoso semplice, di darLe un unico/ultimo consiglio, poi mi rieclisso.
Tenterò di sorreggere il mio ragionamento attraverso due logiche differenti.
La prima è quella del becero tifoso che non ne può più dell'ennesima travagliatissima estate di merda, che non ci permette da tempo di fare ciò che fanno le persone normali: aprire il giornale all'altezza del periodo del calciomercato e goderci i cinque minuti di lettura su compravendite di giocatori, nuovi allenatori, nuove strategie per il prossimo campionato.
La seconda è quella dell'imprenditore, per cui mi metterò nei suoi panni per un attimo, pur non conoscendo chiaramente tutti i dettagli che stanno dietro a questa querelle per il passaggio di proprietà.
Iniziamo anzitutto a fare dei conti, con numeri tirati a caso, che servano però a dare un esempio e non tanto ad essere esaustivi sul piano delle cifre in ballo, che non conosciamo.
Mettiamo che Lei sia stata in grado di promettere, oltre ai 2 milioni di euro già versati a fine gennaio, 400.000 euro al 30 giugno per terminare la transazione. E mettiamo che questa cifra sia stata rigettata da Ponte. Mettiamo poi che Ponte abbia chiesto altri 800.000 euro. E mettiamo che Lei non glieli abbia voluti dare, procedendo verso un arbitrato, che abbia stabilito la cifra esatta in 300.000. E mettiamo che, alla fine, Ponte abbia ricusato questo arbitrato e la conseguente cifra e sia tornato a richiedere gli 800.000 euro di cui sopra. Ed infine mettiamo che, a fronte del probabile rischio di portare la contesa in tribunale, fra uno sclero ed un altro, ci si sia rimessi convulsamente a trattare sul prezzo.
Le domando ora: quale è il budget da Lei stabilito per questo prossimo campionato? Diciamo un 2,5 milioni di euro, come da statistica media per una squadra di metà classifica di Lega Pro?
Bene... Il mio consiglio allora è il seguente. Ci sta che, presentando qualche minima garanzia a Ponte e decidendo di proseguire ancora per un po' i rapporti con lui, a 650.000 euro l'affare si possa fare.
Sì, lo so... Alla fine si tratta anche di un punto di impegno, cioè di non dare 1 euro in più del dovuto a quello che Lei reputa probabilmente uno schifoso speculatore, che gioca sul tempo, sui nervi degli altri e sulla propria freddezza. Ma qui c'è da giocare un campionato, da fare business, da divertirsi, da stabilire un punto di partenza per le ambizioni Sue e del figlio Federico. In più, con i tempi ormai compromessi, il rischio reale è di spendere molto di più a gennaio, in fase di assestamento e correzione, che in questo momento qua.
Liquidi Ponte, convochi una pubblica conferenza e dica così: "Cari signori, avevo stabilito 2,5 milioni di euro per il prossimo campionato, ma questa difficoltà mi ha costretta a distrarre 250.000 euro, per cui quest'anno tenteremo di limitare i danni e di arrivare alla salvezza. Mi scuso tanto, ho sbagliato molto anche io. Vedremo di far meglio l'anno prossimo".
Oppure, meglio ancora, se li ha a disposizione, dia a Ponte gli 800.000 euro che egli desidera, magari accompagnandoli con un bigliettino con su scritto: "Speriamo tutte in..." e se lo sgombri una volta per tutte fuori dai coglioni.
Ed iniziamo a verificare cosa Lei abbia da proporci!
tutto giusto, solo non capisco dove abbia sbagliato la durio. se io a gennaio ti vendo, faccio un esempi, un'auto e ti chiedo, in quanto in difficoltà, un anticipo di 1000 euro e mi tengo la macchina fino a giugno per lavoro, poi mi aspetto un saldo di 200. se a giugno tu vieni a prendere l'auto con 200 euro ma io non te la do e ne voglio 500, cosa fai tu? prima tratti, poi ti rivogli alle autorità, ma altro non puoi fare. questo è successo alla durio, poi ovviamente, capisco che molti per un bisogno psicologico devono dare la colpa a qualcunoa ma sinceramente in qeusto caso, sentir dire che "la duri ha sbagliato il compromesso etcetc" mi sembra qaunto meno errato. si tratta di contratti non rispettati e davanti a certe evidnze c'è poco da fare. ti faccio un altro esempio: io ti affitto una casa con regolare contratto, tu paghi qualche mese e poi smetti. io cosa faccio? mi autoaccuso di averti fatto un contratto sbagliato? no, se non paghi cerco di riprendermi soldi nelle forme previste, ma sicuramente lo prendo in quel posto, almeno un pochino. qualcuno dice anche: la durio si doveva tutelare. e come? c'è era un compromesso, c'erano i soldi, cosa doveva fare? far scrivere nel contratto: se non accetti la cifra pattuita ti farò sparare?. ragioniamo anche noi e valutiamo, giustamente, la durio su quello che farà dal punto di vista sportivo. finora siamo davanti ad un bandito (i) e un'imprenditrice che rispetta la parola. per noi è una passione ma per gli imprenditori in questione è soprattutto un affare
RispondiEliminaHo utilizzato l'espressione "ho sbagliato molto anche io" come iperbole per dire: andiamo avanti e anche io mi prendo le mie responsabilità.
EliminaSì, perché se siamo arrivati a definire un passaggio di proprietà al 21 luglio con contratto firmato il 29 gennaio e versamento di 2 milioni di euro già effettuato, a mio avviso qualcosa non torna. Fosse solo il fatto che, come da comunicato dell'avv. Amato, si sia DECISO di differire il tutto al 30 giugno. Perché non si voleva lasciare il Rapallo, è stata la spiegazione ufficiale. "Mi importa una sega del Rapallo", dico io da tifoso del Siena.
Questo è un esempio, ma ho già scritto un pezzo sulle 10 domande che avrei fatto io, per cui altri dubbi permangono.
Detto questo, ciò che scrivi è giusto, riferito a Ponte. E Wiatutti lo ha evidenziato più volte, siamo d'accordo.
Infine, sull'accordo non ti so rispondere, non avendolo mai letto. Sarebbe bello se la Durio lo rendesse pubblico, per atto di trasparenza estrema.
Valutiamo ora l'aspetto sportivo, come è giusto che sia. Wiatutti però continuerà a dare uno sguardo anche al "contesto".
Ciao (e smetti di incazzarti).
Immagino che la cifra di 800.000€ non sia buttata a casaccio...giusto? 300.000€ più le 500.000€ della fattura che uno dei soci ha emesso per una sua prestazione professionale. Non è proprio quella notula il contenzioso fra le due parti? I legali di Ponte che pretendono che spetterebbe alla Signora Durio saldarla contro quelli della nuova proprietà che sostengono il contrario? In tutto ciò vanno anche aggiunti i quattrini sborsati per l'appezzamento di patate dove "dovrebbe" sorgere il campo d'allenamento che immagino i soliti squali hanno in qualche modo convinto fosse un vero affare appigionare. Mi rimane difficile entrare nella testa di questa persona, vorrei pensare che fosse di quel genere all'antica, con un grande spirito un po' sognatrice ed idealista ma disperatamente ingenua. Il problema è che il cuore lo possa anche essere ma è bene che la mente non lo sia anche perché una natura inesperta essenzialmente onesta e umana difficilmente avverte, e forse mai, quei presagi che la mettono in guardia contro le più sottili insidie ai suoi danni tramate dai propri simili.
RispondiEliminaMi fa sorridere pensare che in molti credono che la salvezza della città debba passare tramite imprenditori forestieri disposti ad investire nelle attività e le meraviglie del posto. Se per acquistare una squadretta (e non alteratevi se chiamo col suo nome una squadre di Serie C che ha due anni di vita) i problemi e l'iter diventano questi, immaginate che genere di magagne e vette himalayane chiunque dovrebbe affrontare per mettere le mani su qualsiasi altra delle meraviglie locali. Mrs Durio. Welcome to Reality!
Le cifre sono buttate totalmente a casaccio.
RispondiEliminaLa Durio la valuteremo come tutti, sulla base di ciò che farà.
Per quanto riguarda gli "investitori stranieri", ho come l'impressione che ci siano ancora poche possibilità di inserimento nel nostro ambiente: o si è ingenui e si rischia di essere spellati, o si è collusi e contigui al sistema.
Sarò apocalittico, ma altre opzioni non le vedo