Il canale youtube di wiatutti!

giovedì 10 marzo 2016

Serie A 2005-2006 - Roma - Siena 2-3

Roma, domenica 2 ottobre 2005, sesta giornata di campionato di serie A.
Olimpico bello zeppo, Roma di Spalletti con attacco stellare Totti-Cassano, noi ci schieriamo col 3-5-2 tanto caro a mister De Canio.
Loro partono forte, sostenuti dai boati del pubblico, sfiorando ripetutamente il goal: sembriamo le solite vittime sacrificali in pasto alla grande squadra.
Poi d'improvviso, dopo una serie di rimpalli impazziti, la palla su calcio d'angolo arriva a Negro, che la tocca piano in porta e mostra a tutto lo stadio ammutolito il nome sulla maglia.
Intervallo, fra canti & sogni nel nostro settore e 0-1.
La Roma rientra in campo con il sacro furore di chi vuole pareggiare ed infatti... il mostruoso Taddei impatta con un tiro da fuori (speriamo scoppi).
Ma subito dopo, con un'azione da manuale, Chiesa ci riporta in vantaggio con una rete di eccezionale bellezza.
Il maledetto arbitro Morganti espelle Vargassola per non aver rispettato la distanza su una punizione e la Roma si riversa nella nostra metà campo.
Dai, picchia e mena arriviamo all'86esimo, quando, in mischia, Panucci pareggia.
Ultimi minuti con assalto finale dei giallorossi, il settorino bianconero si stringe ed incita, qualcuno inizia a piangere.
Finché, a tempo scaduto... inizia un'altra storia, che vi raccontiamo con un mio ricordo di qualche anno fa, attraverso la lente deformante di un monologo interiore volto al pessimismo più cosmico e cupo.


ORE 16:44:50 

Due giocatori della Roma si carambolano la palla fra i piedi. Bogdanone la recupera a centrocampo. “Bene dai, respiriamo, facciamo passare secondi”.

ORE 16:44: 52 

Bogdanone passa lateralmente a Colonnese. “Addio, palla persa”.

ORE 16:44:54 

Colonnese serve in verticale Bogdanone. “Mì che palla. Vai Bogdanone, vai alla bandierina, si perde tempo”.

ORE 16:44:55 

Bodganone non va verso la bandierina e punta l’area di rigore. “Oddio madonnina”.

ORE 16:44:56 

Bogdanone dribbla a rientrare. “Cazzo, è lento, non ce la fa più”.

ORE 16:44:57 

Bogdanone evita Dacourt. “Peccato c’è quell’altro”.

ORE 16:44:58 

Bogdanone evita Perrotta. “Lunga, è troppo lunga, se l’è allungata”.

ORE 16:44:59 

Bogdanone tocca lateralmente a Colonnese. “No, è Colonnese. Ora la sbaglia”.

ORE 16:45 

“Goooooooooooooooooool”

Mi divincolo, scendo, un po’ rotolo. Punto i tifosi romanisti alla mia sinistra. Parto al gran galoppo con la mia maglia bianconera, slalomeggio fra i celerini. Eccoli, i mostri romanisti, vinti, distrutti. Ecco quello che prima mi mandava in culo. Gooooooooool. TUM. Il plexiglass. Non capisco più niente. Ho battuto il capo nel plexiglass. Ora sono in terra, giro lo sguardo, Bogdanone è sotto la curva. Io mi inginocchio come Rossi in rete contro la Polonia nell’82. Un celerino mi avvinghia il capello fluente, mi trascina per due o tre gradoni e mi fa: “Mo’ te lo rifaccio io ‘er parucchino”. Mi alzo, scappo. Gooooool. Una locomotiva mi investe. No, è un tifoso impazzito che mi butta per terra, rotoliamo sugli scalini, mi salta sopra e mi grida: “Ti trombo, ti trombo”. Meglio di no. Ora vado a cantare, sudato e bagnato dalla pioggia romana, il mio inno a Siena.

6 commenti:

  1. un pomeriggio incredibile.ero a vederla in societa' e al gol di Ciccio Colonnese volarono seggiole,tavoli e cristiani come per un palio vinto
    meraviglia
    quel pomeriggio vedemmo il significato di avere le palle quadrate, altro che questa accozzaglia di troiai che abbiamo ora
    e allora, avevamo anche un Presidente. sempre grazie Paolo De Luca!!!
    Bozzon

    RispondiElimina
  2. Ero presente anche io all'olimpico in quel magico 2 ottobre 2005. Mi ricordo benissimo che i romanisti accanto al nostro settorino ci gridavano al gol del 2 a 2. "Mo ve famo il 3 mo ve famo il 3.." Ovviamente al nostro gol parto lancia in resta mostrando sia le 3 dita con una mano che il dito medio nell'altra berciando come un invasato. CHE SPETTACOLO !!!
    Se penso a questi mostri che indossano la nostra maglia oggi.... DAVID

    RispondiElimina
  3. Grande Almuta.........e meno male li avevo tenuti io questi racconti.
    Non c'ero ma con il tuo racconto è come se fossi stato li.........
    Uno dei miei preferiti.

    Gianluca

    RispondiElimina
  4. Andrea
    E' un grande ricordo colmo di gioia!

    RispondiElimina