Oggi (ri)parleremo di questo giornale qui...
Bello, bravi, complimentissimi.
TITTA è proprio un gran bel fantino, VALLEPIATA un eccezionale rione, ove si si festeggia la vittoria del Palio.
Ecco, dico io... ma una testata giornalistica che mette in evidenza una civetta di tale fattispecie - e non è la prima volta - quale credibilità pensate possa avere nell'andare a scrivere di fatti nostri? A voi la risposta.
Eppure, per la seconda volta consecutiva (la prima fu a luglio e qui già ne accennammo sottovoce), sulla sezione "video" del proprio sito internet, La Nazione mette in grande evidenza, per prima in senso temporale, le immagini di una baruffa chiozzotta (e non "rissa") post Palio. A ruota seguiranno poi tutti (o quasi) i quotidiani nazionali, creando chiaramente confusione su qualcosa che il mondo contemporaneo non concepisce, non sa, non conosce.
"Diritto di cronaca", direte voi.
"Certo", rispondo io, "lo capisco".
Eppure, a me qualcosa non torna.
Non torna anzitutto il fatto che sia proprio un quotidiano che ha un'edizione senese a lanciare la moda voyeuristica e pruriginosa sul web dei cazzotti post Palio. Ok, il quotidiano è di Firenze (e già qui si possono spiegare alcune cose), ma immagino che esista qualcuno nella nostra città che conti un pochino... bene, per favore che questo qualcuno alzi la voce, si faccia sentire, sbatta (per ciò che può) i pugni sul tavolo. Aiuti cioè a tutelare una Festa e, di rimando, il suo lavoro.
Non torna poi che non si sia ancora levata una parola da chi dovrebbe tutelare la Festa a proposito di questo fatto, che è sporco ed abominevole, poiché getta in pasto ad un mondo globalizzato e globalista un gesto intimo (torneremo sull'argomento). È mai possibile che, ad esempio, il Consorzio di Tutela non abbia ad oggi saputo mettere insieme due righe su un comunicato in cui, perlomeno, stigmatizza ciò che sta accadendo? Eppure le stronzate pubblicate, fosse solo da un punto di vista formale, sono così palesi che la possibilità per un intervento parrebbero abbastanza semplici.
Ma soprattutto non torna assolutamente il fatto che, all'unisono, dopo anni di silenzio, sia scoppiata "la moda" di mettere sui siti giornalistici, tutti insieme, gli stessi video, in modo da sortire un effetto cosiddetto virale. Quando i media pubblicano qualcosa, chiedetevi sempre il perché. Perché sta succedendo tutto ciò? Perché lo stanno facendo tutti insieme? Perché proprio ora? Ricordatevi il momento: veniamo fuori da giorni di dibattito acceso con gli animalai, non protetti ma anzi penalizzati dalle nostre Istituzioni, che anch'esse sono, in qualche maniera, deputate alla difesa della Festa.
Il Palio è un accadimento ormai fuori contesto, in questo mondo sempre più uguale a se stesso. La violenza deve essere sempre visualizzata in modo standard e non deve esistere mai l'eventualità che il cazzotto sia concepito come gesto d'onore che rientri nelle regole di una società particolaristica e non ancora globalizzata. Il buonismo imperante, primo passaggio per il lavaggio del cervello, non accetta più il "sangue", il "cuore" deve essere represso. I media vogliono solo spettacoli a suon di papatine e pop-corn, dobbiamo ingrassare, non pensare, non provare emozioni. Ma soprattutto, ricordatevi ciò che Wiatutti vi ha insegnato sulla tecnica base di controllo delle masse, quando bisogna sistemare qualcosa fuori tema: problema-reazione-soluzione.
Intanto meditate un po' su queste cose... se non vi tornano, non c'è problema. Ma per 5 minuti pensateci... Perché poi ci ritorneremo sopra.
"Chi posta video di scazzottate fra Contradaioli è al vertice della piramide degli imbecilli. Ed è per me inconcepibile - per me che ci ho lavorato 18 anni - che un grande giornale come La Nazione rilanci video di questo tipo sul proprio sito"
(Daniele Magrini, Il Palio volgare, 19-08-2015)

"Agosto 2015 a Siena sarà ricordato non solo per la carriera rimandata a causa della pioggia e neanche per la prima manifestazione autorizzata all’interno del territorio comunale. Non sarà ricordato solo per le scaramucce su FB tra arroganti né per le prese di posizione dell’intellighenzia cittadina, che in questi giorni sta snocciolando accuse a destra e manca come neanche per il crollo della Banca MPS a seguito dell’acquisizione dell’Antonveneta. Questo Agosto sarà ricordato soprattutto perché abbiamo lavato i nostri panni più intimi e “sporchi” senza filtro alcuno, con la colpevole complicità dei media e della politica."
RispondiEliminahttp://www.zerozone.it/2015/08/dal-17-agosto-2015-a-siena-qualcosa-e-cambiato/
Ciao Michele. Ho letto il tuo articolo, interessante e pieno di spunti da elaborare. Ma ti domando, venendo anche al pezzo da te citato: cosa intendi quando dici che "abbiamo lavato i nostri panni più intimi e "sporchi" senza filtro alcuno"?
EliminaMolto semplicemente, abbiamo creduto che il mondo intero potesse avere rispetto delle nostre tradizioni e ci siamo invece scontrati con la parte più becera, arrivista e squallida: questo dovrebbe insegnarci che un minimo di tutela è necessario, non perché dobbiamo "chiudere le porte" (come qualcuno dice) ma perché siamo giustamente gelosi delle nostre tradizioni e non possiamo darle in pasto alla marmaglia che ci circonda.
EliminaCaro Almuta ti seguo quotidianamente, e quasi sempre condivido le tue opinioni.
RispondiEliminaAppartengo ad una delle quattro Contrade coinvolte nel caos del dopo Palio. Da ieri mi sono ripromesso di non guardare i video del dopo corsa, dal mio punto di vista si è raggiunto il culmine, neppure rientrati nel rione e tanti erano già lobotomizzati dai video che stavano giungendo o erano arrivati in tempo reale. Per fortuna non sono iscritto a FB, dove, mi dicono, impazza un talk dai toni penosi, su chi ha fatto cosa contro quello e contro quell’altro. Sarò pessimista, ma si è perso quasi tutto, si è perso valori quali il rispetto, il coraggio, l’educazione….si ci vuole educazione in uno “scambio di opinioni dai toni forti”. Tu e Daniele Magrini (ho letto il suo editoriale) giustamente criticate le scelte editoriali de La Nazione, ma se non siamo noi a prenderci cura del nostro “bambino” come possiamo pretendere che lo facciano gli altri.
Mi ha nauseato molto di più la diffusione pruriginosa dei video e lo scontro su FB, piuttosto che l’home page di Repubblica, non possiamo più nasconderci al mondo, ma dobbiamo essere tanto più attenti e tanto più accorti a partire dal “popolino” fino agli Onorandini.
A presto
Ti rispondo, cumulativamente comprendendo anche Michele Pinassi.
EliminaAllora, siamo tutti d'accordo (penso) che NOI popolo abbiamo delle colpe immense sia nel mancato controllo di certe procedure "strane" accadute soprattutto degli ultimi anni, sia nella modesta critica dal basso verso i Poteri che hanno indirizzato tali scelte, sia nell'attuazione della vita di contrada.
MA io non ne posso più - davvero - di non andare alle origini dei mali. Faccio un esempio stupidissimo: questione animalai. Inutile stare a discutere con gente ottusa e che non vuol capire (sebbene molti Senesi abbiano cercato di spiegare in bello stile cosa facciamo, ma evidentemente non era il caso), inutile sparlare su fb, inutile tutto. Ma se non si capisce che la problematica grossa è stata innestata dalle Istituzioni, che hanno dato un permesso epocale di manifestare a dei mostri il 16 di agosto di pomeriggio, quando a Siena un tantinello c'è anche da fare, saremo sempre e costantemente al punto di partenza.
Altro esempio, a proposito dell'articolo: ma come posso io legittimare un giornale che non sa mettere in fila 4 righe della civetta più importante dell'anno, il quale giornale, da 20 anni, mi sta spiattellando foto su foto di contradaioli, articoli folosi su articoli folosi, ora anche video su video di cazzotti?
Insomma, a me pare che NOI popolo almeno abbiamo individuato le nostre responsabilità, ALTRI non hanno fatto nemmeno questo; e cercano di addossare tutte le colpe al popolaccio ottuso.
No, non ci sto.
Non sono completamente d'accordo con questa continua dicotomia tra popolo e classe politica: l'una sono espressione dell'altra ed in particolare la classe politica cittadina, me compreso nel mio piccolo, è espressione diretta del voto di una percentuale più o meno ampia dei cittadini. Se un giornale lede gli interessi della nostra città basta smettere di acquistarlo. Se una certa forza politica lede gli interessi della città, basta smettere di votarla. Il potere è in mano ai CITTADINI/CLIENTI ma se rinunciamo ad esercitarlo è inutile poi lamentarsi.
EliminaSì, vero Michele. Ma io stavo parlando, nello specifico di accadimenti di Palio di questi giorni. Non sono io che ho dato l'autorizzazione il 16 di agosto alle ore 16 a un gruppo di mostri di manifestare a Siena. Non sono io che ho inserito il video sul sito de La Nazione.
EliminaEcco, siccome non sono stato io, per favore non voglio più che mi si indichi come responsabile. E nemmeno voglio che si sposti su di me tutta la colpa, se ho ribattuto sui social a questi mostri di Vega.
Sul perché i cittadini a Siena continuino a votare una certa classe politica, non sto adesso a sottolinearlo; le cause sono molteplici, a mio avviso.
Su questo sono d'accordo con te.
EliminaMa chiediamoci anche con che cosa campano gli articolisti , i redattori e chiunque lavori in un quotidiano . Con le copie vendute ? Io ne dubito fortemente.
RispondiEliminaFoglietti