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giovedì 9 aprile 2015

Una giratina a Torino

Arriva Pasqua... quale migliore occasione per levarsi un po' dalle sacre lastre e per visitare una bella città del nord?
La scelta cade su Torino, splendida ex metropoli rimessa a nuovo da poco. Un viaggio, si sa, crea sempre scompensi e fa pensare. Così è accaduto anche stavolta.


Torino & Siena: similitudini e differenze.
Potremmo iniziare così il nostro ragionamento, potremmo parlare di molti fattori che uniscono e dividono le due città.
E quasi quasi lo faccio davvero.

1) IL BIKE SHARING: Torino è disseminata di postazione identiche a quelle da poco apposte anche a Siena, dove affittare e condividere bici elettriche. E l'operazione lì prosegue con successo, mi è parso di vedere, dato che di bici posteggiate negli appositi spazi non ce n'erano quasi mai. A Torino, pertanto, possiamo affermare che il bike sharing funziona. A quali condizioni? Beh, anzitutto: a) esistono delle (belle e spaziose) piste ciclabili, che creano corsie preferenziali per le bici. b) la città, lo si percepisce e financo lo si vede, è piatta piatta. c) le strade sono state risistemate, per cui non esistono crateri, toppe o buche. Insomma, proprio uguale a Siena il contesto non è...
2) L'ESOTERISMO SATANICO E MASSONICO: per rimanere in tema, la sera del giorno di Pasqua mi ero prenotato un tour sulla Torino esoterica, bello tosto, di circa due ore e mezzo. Chi può, lo faccia. Torino esplode di faccette di mostri (l'immagine rappresenta ad esempio il diavoletto del cosiddetto Portone del Diavolo), simboli massonici, statue sataniche. Ed anche di (pochi) segnali benevoli. Si sa, infatti, che il capoluogo piemontese è il vertice mondiale allo stesso tempo di due triangoli, quello della magia nera e quello della magia bianca. Città esoterica per eccellenza, non a caso ha visto transitare dalle sue parti personaggi anomali come Nostradamus, Cagliostro, Da Rol, ecc. Ed a Torino - giustamente - più di un tour operator propone escursioni mirate sul tema, senza paura o reticenze. Siena è città altrettanto importante dal punto di vista esoterico, che ribolle di simboli massonici e gesuiti. Non esiste, che io sappia, una pubblicazione che tratti in modo organico il tema, nè un tour guidato. Nè tantomeno qualcuno che ne parli al barre. Perché? Non si può?
3) I MUSEI: il grosso dilemma di Torino, al mattino quando ti svegli, è il seguente: vado in giro a piedi o entro a visitare un museo? Esistono almeno una decina di meravigliosi musei - dal cinema all'egizio, dall'automobile alla frutta (sic!) - che attirano un flusso turistico intellettuale (e non) per tutto l'anno, senza discontinuità, fra file interminabili di gente curiosa. A Torino hanno capito alcune cose, parlando di musei. Anzitutto che dentro ad una sala museale nata per allestimento di mostre d'arte... si mettono delle mostre di quadri! Ebbene sì, avete capito bene. Lo so, lo so... Voi siete abituati a disporre di uno dei più grandi poli museali d'Europa (il Santa Maria) che, a parte quando non è chiuso o oggetto di infinito dibattito fra politici petulanti, ospita corsi di fitness, zumba, pellegrini in viaggio sulla Francigena. Bene, vi svelerò un segreto: ciò che vedete a Siena non è normale. Lo è mooooolto di più ciò che accade nel capoluogo piemontese.
4) LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE: sempre andando sul filone della "normalità" e della logicità delle scelte, vi faccio presente come Torino abbia, da alcuni anni a questa parte, fortemente deciso di valorizzare ciò che, in maniera anche stereotipata, viene percepito essere tipico del territorio. Un esempio per tutti: l'interessantissimo Museo dell'Automobile. Logico, dato che a Torino l'automobile è nata... Insomma, lì non si sono ancora inventati Bollani trainato dai bovi, un thè con i rom, l'allagamento di Piazza del Campo...
5) UN INCONTRO OCCASIONALE: mentre sorseggiavo l'ultimo caffè, in attesa del treno di ritorno, fra centinaia di persone che mi passavano accanto, vedo una figura conosciuta. "Dottore, cosa fa?". "Io ci sto di casa. Che ci fai te qui, piuttosto". Il dott. Causarano, medico sociale dell'allora grande AC Siena, da qualche tempo, lo si saprà, lavora alle dipendenze della Juventus. Un breve scambio di battute mi fa comprendere quanto la realtà che ci han voluto far credere sia stata artefatta di proposito. "Il Siena non si può permettere di stare in serie A" è stato un mantra che ha risuonato nelle nostre orecchie per anni. Tutto falso, tutto non corretto. Le carriere professionali di coloro che hanno negli anni contribuito al successo dei colori bianconeri sta lì a dimostrarlo. Il Siena non è potuto restare in serie A per scelte meramente politiche. Punto.

8 commenti:

  1. complimenti Primo per l ottima gita fuori porta in quel di Torino City.ottimo l incontro con il dottor Causarano, proprio 2 giorni fa in quel di Arno City la Rai lo ha inquadrato più volte sulla panchina dei bianconeri. riguardo la città di Torino ha già detto tutto lei e non c è nulla da aggiungere, sopratutto quando si riferisce all esoterismo....
    qui quindi la domanda mi sorge spontanea: ma per completare l opera, adesso a quando una scorribanda in Catalunya nella terra ispanica di Barcelona?
    vale

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    1. A Barcellona andetti di questi tempi l'anno passato. Splendida città, esoterismo a go-go. Ma secondo alcuni trattasi solo di bieco complottismo...

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    2. o Primo ma a Torino ci sei andato col Frecciarossa(cambio a Firenze) oppure con l intercity?o Primo se mi posso permettere, quanto hai pagato andata e ritorno? quasi quasi con la bella stagione anche io prendo il treno:)

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    3. Sono andato con Frecciarossa, comodo ma costoso (senza sconti): 62 euri sola andata. Però si fa svelti e la stazione di Torino è già in centro. No scale mobili rotte.

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    4. comunque Primo non dirmi che sei andato a Torino senza fare una visitina al barre del fratello di Andonio Gonde che è proprio attaccato alla stazione di Torino Porta Nuova.si chiama One Apple il locale..localino molto bello e raffinato.o non lo hai proprio cacato di striscio:)

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    5. Nooooo, non sapevo. Altrimenti avrei lasciato i miei auguri a Antonio. Antonioooooooooooooooo.

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  2. Sono stato a Torino l'anno scorso per Pasqua e quello che descrivi è vero.
    Torino è forse uno dei pochi esempi di città che si è saputa rialzare, anche se certo i problemi non mancano nemmeno li.
    La cosa buffa è che da molti anni hanno sindaci del PD.... temo quindi che sia la qualità delle persone e delle idee a fare la differenza. A Siena sia nel "partito" che nella finta e collusa opposizione da anni si sono avuti personaggi di basso spessore prestati a logiche e dinamiche che con il governo di una città non hanno niente a che fare.
    Come facciamo a fare piazza pulita di tutta questa gentaglia ? Sto perdendo la speranza...

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  3. In quella città ho abitato due anni per motivi di lavoro e devo dire che ci ho lasciato un pezzetto di cuore ... ero partito con l'idea che era bruttina ed invece ho scoperto che è fantastica ... da visitare inoltre il Museo del Risorgimento, il Palazzo Reale, L'Armeria Reale ... bellissima Piazza Carignano, meravigliosa Piazza Carlina dove in mezzo c'è una statua di Cavour fatta dal Duprè e che andavo ad ammirare quando mi prendeva la saudade anche se non sono brasiliano ... ognuno ha la sua Torino preferita ... Complimenti per la gita. Cecco

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