L'impressionante potere del nostro cervello

Siamo arrivati ad inizio marzo e ciò che io auspicavo circa un mesetto fa - una comunicazione della soluzione dei problemi sollevati dal presidente Ponte, o perlomeno un avvio della soluzione stessa - non è avvenuto.
Anzi, è riniziata una tiritera che si sentiva non più di un annetto fa.

Si sappia anzitutto che il nostro cervello, in condizioni di grande normalità, riesce a processare circa 400 miliardi di operazioni al secondo, anche per la stratosferica presenza di 100 miliardi di neuroni e 500.000 miliardi di sinapsi.
Dati impressionanti, che mi invitano da sempre a non spaventarmi del cambiamento ed a produrre e portare avanti anche più di un ragionamento o di un'azione alla volta. Penso pertanto, confortato anche da dati concreti, che un uomo possa concepire perlomeno un'attività ambivalente, l'una a conforto dell'altra.
Dicevamo della situazione societaria della Robur.
Dopo il grido di allarme di Ponte, caduto totalmente nel vuoto in città - ed io non solo non mi sconvolgo, ma anzi reputo la reazione del tutto in linea con le aspettative - per una certa difficoltà a condurre in maniera consona un altro campionato dopo quello che stiamo affrontando, è passato circa un mese ed ancora nulla è cambiato.
Anzi, è iniziato il mantra, che tanto mi ricorda eventi funesti, per cui bisogna concentrarsi sul risultato sportivo, lasciando da parte le "polemiche" legate alla situazione societaria. Presupponendo che, contrariamente ai dati citati sopra, un cervello umano non possa concepire due attività contemporaneamente, nello specifico quella di supporto alla squadra e di atteggiamento critico verso le vicende societarie.
L'ultimo intervento di tal genere, in ordine di tempo, è stato quello del grande Avv. Carignani, uomo che ha sempre lottato per il bene della Robur.
In sostanza, ci dice l'avvocato, la priorità sarebbe quella della promozione in Lega Pro, lasciando "tutto il resto, comprese le molte chiacchiere che rischiano di alimentare tensioni e farsi problemi" agli "incontri sotto l'ombrellone al mare".
Ma siccome sotto l'ombrellone, se va tutto bene, ci saremo fra non meno di 5/6 mesi, e siccome in questi 5/6 mesi, se va tutto bene, bisognerà attrezzarsi per affrontare dignitosamente un prossimo campionato (meglio di Lega Pro), personalmente penso proprio che di chiacchiere bisogna farne; e, scottati ancora da ciò che è successo un annetto fa (non un secolo fa), le antenne devono essere dritte, pronte a captare ogni minima cattiva interferenza.
Insomma, ognuno fa ciò che può e che vuol fare: chi ha voglia di godersi solo e soltanto lo spettacolo della tenzone sportiva, faccia pure.
Ma la finisca, per favore, di indicare ad altri, che al contrario di questo aspetto non si accontentano, ciò che bisogna fare.
Personalmente, vi dico che è passato un mese da quando Ponte dichiarò di avere necessità di essere affiancato da un socio e, ad oggi, questo socio non esiste. Come non esiste (forse) più Hellmich, di cui non si sente più parlare; come non esiste una dichiarazione di come si possa affrontare il prossimo campionato (non uso appositamente il termine "programmazione", non oso tanto).
Mancano due mesetti alla fine di questa LND e ribadisco ancora con maggior vigore la mia opinione: Ponte metta ufficialmente in vendita l'intera quota societaria, qualora non riesca a garantire un futuro prossimo alla stessa.
Ora, non a giugno.


PS: Per chi non lo sapesse, per fare una normale Lega Pro si necessitano, fra l'altro: 2,5 milioni di euro di budget, un settore giovanile vero, una struttura societaria professionistica, una decina di giocatori di categoria, ecc ecc ecc. Ed il tutto non lo si fa sotto il solleone, ma si dovrebbe iniziare ad organizzare fin da ora.