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venerdì 7 novembre 2014

Taverne d'Arbia. Un commento non politically correct

Infuria la polemica (da mesi e mesi ormai) sull'abortito centro sportivo a Taverne d'Arbia.
Ne parlano tutti ed anche io, per non esser da meno, vorrei dire la mia, in maniera poco strutturata ed istintiva.



La storia del centro sportivo di Taverne è un po', ai miei occhi e per la mia memoria, ormai come la guerra fra Atene e Sparta studiata al Liceone: dopo un pochino, perdo totalmente il filo, ho visioni e accenni di sintomi di labirintite.
Insomma, io su Taverne, ve lo giuro, sapevo tanto; non tutto, ma tanto.
Poi il tempo passa, i ricordi si annebbiano, ricostruire è faticoso, anche perché le responsabilità alla fine diventano diffuse e poco percepibili.
E poi, forse, in questo caso davvero le colpe vanno divise un po' a metà, fra amministrazione comunale da una parte e Mezzaroma dall'altra.
Pare adesso che negli "accordi" di acquisizione della presidenza di Ponte ci fosse anche l'impegno a sistemare l'area, contestualmente ad una collaborazione con l'amministrazione stessa.
Orbene, ad oggi niente si è mosso, nulla è stato fatto. I dirigenti dell'Asta Taverne, indubbiamente coloro che stanno pagando di più in merito a tale questione, oggi alzano ancora la voce, denunciando lo stato di abbandono dell'area, divenuta dormitorio per extracomunitari.
Mentre ieri, riportando tutti alla dura realtà dei fatti, l'imprenditore Andrea Bellandi ha ricordato che Taverne è un "falso problema", in quanto "la situazione è bloccata da un pignoramento, quindi dal tribunale". Impossibile, pertanto, che il nuovo Siena vada quest'anno lì ad allenarsi, impossibile che Ponte possa risolvere questo problema, creatosi totalmente in epoca mezzaromiana.
Ora, lungi da me solo tentare di capire come approcciarsi correttamente alla questione. Ma qualche commento populista lo vorrei buttare là.
Mi ricordo, anni or sono, di una riunione, presenti i cosiddetti focillati, con i dirigenti della società dell'Arbia, che ci illustrarono le loro (reali) problematiche e che ci chiesero appoggio nelle loro richieste di aiuto, sia verso Mezzaroma, sia verso l'amministrazione comunale. Ascolto ed aiuto che furono concessi volentieri, sia per risolvere direttamente un problema agli stessi dirigenti, sia per agevolare indirettamente lo sviluppo dell'AC Siena.
Da quel momento in poi, nella varie manifestazioni di dissenso dei focillati verso banca, politica e Mezzaroma, dei dirigenti del Taverne si persero totalmente le tracce; quasi come se si fosse tentato di far comunicare ad altri volenterosi, liberi e contenti di metterci la faccia, un proprio disagio, nascondendosi però dietro ad un muro.
Numerosi furono a quel punto le richieste da parte dei focillati di avere al proprio fianco i dirigenti del Taverne, ma, ancora una volta, niente da fare.
Fino ad arrivare, nel corso delle ultime elezioni comunali, ad un voto favorevole, nella sezione del disastro, per le stesse forze politiche che, insieme a Mezzaroma, avevano contribuito a creare il forte disagio.
Non so, qualcosa mi sfugge.
È come se non ci fosse la totale disponibilità (o libertà) a manifestare il proprio dissenso, a nominare chiaramente le responsabilità altrui, a "chiagnere" molto senza muoversi mai in maniera diretta. Anzi, riconfermando, attraverso il voto, il consenso alle forze che hanno prodotto il danno.
A Palermo tutto ciò si chiamerebbe "omertà". 
A Taverne?

4 commenti:

  1. All'epoca Bellandi, Parri, Cenni erano insieme a Mezzaroma a convincere i dirigenti del Taverne a smantellare tutto per avere due campi ecc... Oggi non c'è niente e non si intravedono volontà reali a risolvere il problema, solo chiacchere valentiniane e dichiarazioni fuori luogo del Bellandi. Non vorrei che alla fine anche i cosiddetti omini degli orti (e Taverne ne è piena) cambino idea, il troppo stronca anche i conduttori di apini, attento Valentini. Saluti Cecco

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  2. A Taverne, dove abito da oltre venti anni, i contadini smessi che vi abitano, ed i senesi poveri di censo,che per questo vi si sono trasferiti , ed anche loro per qualche verso gazzillori, proprio nel senso che intendono i senesi stessi, cioè un po' rozzi e stupidi, hanno votato in massa PD e Siena Cambia, eleggendo in consiglio comunale, con le preferenze espresse, due rappresentanti appunto residenti in loco, uno a Taverne del PD e l'altro ad Arbia di Siena Cambia,, che avevano tra le loro priorità dichiarate la sistemazione del campo di calcio di Taverne. Lo scempio di Siena in primis, ma anche l'obbrobrio della sorte del campo di calcio di Taverne sotto gli occhi, non sono stati sufficienti a far cambiare idea su chi votare, confermando la fiducia a PD e soci, a questi abitanti così svegli, liberi e con capacità critica. Che cosa dire di tali persone, e che dire di coloro che stati eletti, essendo così motivati ad affrontare il problema, qualcosa dovevano pur sapere circa lo stato dei fatti, pregressi, penali, ed in itinere della vicenda, per proporsi come solutori e/o comunque intenzionati a facilitare le ricerche di soluzioni al problema. In realtà niente hanno fatto in merito, perché niente potevano fare stante gli stalli giuridici di cui dovevano per forza sapere, o no? Adesso tutto sta andando in malora, spogliatoi, campo etc. ed un dirigente della società ASTA dice che non si vede all'orizzonte soluzione. Anche loro, i dirigenti della società sono stati molto furbi e bravi, complimenti veramente. Si l'omertà c'è a vari livelli, abitanti-elettori ciechi, politici opportunisti e dirigenti incapaci... a me dispiace soprattutto vedere, quando passeggio davanti, quello schifo che è attualmente il campo di gioco e la fatiscenza delle strutture realizzate, per il mio senso estetico una vera e propria offesa, per il mio senso etico una conferma che popolo elettore ed eletti di un certo tipo, nonché gestori di pubbliche cose, rappresentano la mediocrità assoluta, pertanto si meritano e si supportano vicendevolmente. Io mi godo la mia vita alla faccia loro, nonostante un esempio di degrado, malaffare ed inettitudine come il campo di calcio di Taverne a 300 metri da casa mia

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  3. Ohhhhhh........finalmente; all'epoca mi toccava discutere quando non mi volevo impegnare personalmente per questa causa.
    Proprio perchè TOTALMENTE UN PROBLEMA CREATO DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE!

    Alla fine ci siamo arrivati.
    E del responso dell'elezioni lo scrissi subito dopo.
    Ma no per esse ganzo..........ma perchè le cose vanno dette come stanno.
    Gli hanno sfatto una cosa che funzionava a meraviglia e questi li rivotano in massa!
    Qualcosa non torna.
    Forse quelli che avevano promesso di occuparsene e che loro hanno eletto erano stati molto convincenti.
    Bene; ora da eletti invece se ne sbattono?
    SE SIETE LIBERI ASPETTATELI SOTTO CASA, STANNO LI MI SEMBRA DI CAPIRE, E SENTITE CHE VI DICONO!

    Ah, in merito agli extracomunitari che ci dormono.
    Quello è un altro problema; è la semplice violazione di una legge che basterebbe far osservare.
    VAI, LI CHIAPPI E LI SGOMBRI!

    Se era una famiglia italiana l'avevano belle fatto.

    Gianluca

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    1. basterebbe facessero come a marina di Carrara, ma sono in grado di farlo? sono veramente liberi cittadini? oppure hanno paura che qualcuno li veda e poi faccia il "cane da riporto"????
      tranquilli che quando avranno da riscaricare un' altra voltaccia le colpe del partitone daranno la colpa "al Siena e a quei citrulli che ci perdano tempo la domenica" Bozzon

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