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martedì 30 settembre 2014

Il concordato

In un articolo di qualche giorno fa, l'attento Andrea Bianchi Sugarelli scrive su un argomento che pare sia passato nel sottosuolo della memoria della città di cristallo: la fine della gloriosa AC Siena.




Anzitutto, un onore al merito ad Andrea, che riporta in superficie una questione spinosa, quella appunto legata alla mancata iscrizione della vecchia Robur.
Chi ha avuto l'ardire ed il piacere (?) di leggere costantemente questo blog, avrà capito la mia posizione, che all'inizio veniva tacciata come anti-tutto, ma che poi, mi pare, sia stata perlomeno vagliata da alcuni: in pratica, io sostengo che il "fallimento" sia stato ad un certo punto pattuito fra chi deteneva al tempo la capacità di gestione della res roburriana.
Tesi che per taluni sarà complottista, autolesionista, ...ista, ma che ho avuto la serenità di argomentare per mesi e mesi.
Ma torniamo all'articolo di Andrea, che ci ragguaglia sullo stato dell'arte.
Ordunque, L'AC Siena è attualmente in stato di liquidazione ed entro l'8 novembre dovrà essere presentato al Tribunale di Siena il testo definitivo di concordato.
Chiariamo subito che chi scrive non è esperto di diritto fallimentare (pur avendolo studiato... sigh), ma che applica un pensiero deduttivo, cosa che, vi ricordo a tutti, si può fare, sebbene a Siena vi sia stato detto di eliminare.
Prima questione che mi balza agli occhi: i Mezzaroma brothers continuano bellamente a condurre una vita "normale", fra comparsate televisive in programmi trash e gestioni di altre società sportive (volley romano). Ma se Schettino tiene lezioni all'Università, ciò ci pare non solo normale, ma anzi riduttivo.
Intanto, ci dice Andrea, "restano in attesa anche i creditori. La banca Mps ricopre un ruolo principale (con circa 50 milioni di euro da avere)... Non è da escludere che il debito verso la Banca venga rivisto al ribasso dai dirigenti dell'istituto di credito".
Vi rileggo l'ultima frase e ve la ingrosso: "NON È DA ESCLUDERE CHE IL DEBITO VERSO LA BANCA VENGA RIVISTO AL RIBASSO DAI DIRIGENTI DELL'ISTITUTO DI CREDITO".
Fatemi capire...
L'AC Siena fallisce portandosi dietro il debito sia della società AC Siena medesima (pochi milioni di euro, sanabili con la vendita di uno/due giocatori) ma soprattutto della controllante della famiglia intera mezzaromiana.
La Banca adotta un profilo di irreprensibile rigidità, rigettando ogni proposta di dilazionamento, risanamento a lungo termine, piano di rientro. Perché - giustamente - vuol rientrare in possesso di tutti i denari "prestati" alla Robur in tutti questi anni (senza che nessuno le puntasse una pistola alla tempia).
Salvo poi non iscriversi ed andare al concordato, dove, si sa, normalmente si chiappa parecchio meno del dovuto.
Ed in più ora mi si dice che i dirigentissimi MP (---S) potrebbero andare verso una revisione al ribasso del debito?
A me viene da ridere. Non da piangere.
Viene da ridere per le figurette che certa gente è disposta a fare per mantenere chissà che cosa (patti, accordi, programmi?), quando, in un mondo rapido come è quello in cui viviamo, certe magagne si scoprono in 10 minuti, si mettono in evidenza e si sbattono in faccia alla gente comune, che si fa un'idea precisa di ciò che sta avvenendo.
Mentre altri vivono solo della propria autoreferenzialità, che, come tutte le questioni finite non porta a nessun tipo di sviluppo, il popolo bianconero ogni santa domenica ha ripreso in massa a divertirsi, a ridere, cantare, libero da ogni lacciuolo che, visto così da lontano, assomiglia molto ad una corda, sulla quale - attenzione! - qualcuno rischia di strangolarsi, prima o poi.


PS: Ah, tanto lo abbiamo capito: il concordato serve a non scivolare verso il fallimento, quindi per evitare che i libri contabili vadano in mani "pericolose". Vi dico la verità, mi fate un po' pena. In bocca al lupo. Ma via tutti.

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