Il
Siena lo scorso hanno è partito con 6 punti di penalizzazione.
Voci
interne alla Procura narrano che in sede di patteggiamento furono
affibbiati 6 punti, anziché 5 più un’ ammenda di 100.000 euro.
Altre
gole profonde federali sussurrano che nelle segrete stanze ci si
domanda perché non sia stata presa in considerazione la
testimonianza di Coppola e Carobbio su un presunto invito ai
calciatori ed all’allenatore da parte di un non meglio identificato
dirigente o collaboratore della Robur a perdere la partita Siena –
Varese, affinché il ricavato delle giocate di altro non meglio
identificato figuro potesse permettere di pagare i premi promozione
ai calciatori ed ai tecnici. Proposta respinta.
La partita finì 5-0,
3-0 dopo 25’ scarsi, 4-0 alla fine del primo tempo. Fu giocata
dalla squadra e gestita da Conte con una rabbia mai vista nelle altre
40 partite di campionato fino allora disputate. Fantasie? Ipotesi
senza prove? Voci incontrollate? Fatto fu che Siena – Varese è
stata derubricata dalla Procura e quindi anche dalla Commissione
Disciplinare, mentre ogni tanto salta fuori alla Procura di Cremona.
Poi
Mezzaroma lo scorso anno nulla ha fatto per restare in serie A, a
parte criticare sempre gli arbitri, non rendendosi conto di
peggiorare sempre la situazione.
Quest’anno
siamo ormai arrivati a 8 punti di penalizzazione.
Seguendo
trasmissioni televisive locali, ho sentito che i 14 punti di
penalizzazione in due anni sono da attribuire “6 a Conte, 5 al
Monte dei Paschi e 3 a mezzaroma”. Mah. Che buontemponi!
I
ricorsi per la restituzione di qualche punto sono sempre stati
respinti, voglio pensare perché non c’erano gli estremi per
accoglierne nessuno.
Ma il Cesena, difeso, guarda caso, dall’Avv.
Mattia Grassani, un vero fenomeno per il diritto sportivo, ha riavuto
indietro il punto toltogli qualche settimana fa.
Sono a conoscenza
del fatto che l’Avv. Massimo Carignani, espertissimo di diritto
sportivo e grande conoscitore delle stanze federali (vedi vicende
narrate nell'ultimo capitolo della rubrica: “Quando il Siena era
normale”) ha mandato messaggi alla proprietà di essere disponibile
a titolo gratuito a difendere la Robur, inviti mai raccolti. Vorrei
ricordare che l’Avv. Mattia Grassani è quella persona che, molto
superficialmente, era stato definito uno “strozzino”, perché
aveva ardito chiedere di stralciare la sua posizione creditoria dopo
quattro anni di prese in giro.
Così
come sta passando il concetto che i nemici di Mezzaroma siano quei
poveri creditori della società, spesso piccoli commercianti,
ristoratori, albergatori, vittime loro del comportamento del
presidente.
Invece
lo staff legale del Siena è composto dagli avvocati Alessandra Amato
e Michelangelo Metta (chissà che fine ha fatto l’avv. Paolo
Rodella, precedente legale ed anche procuratore di D’Agostino).
L’avvocato Metta qualche giorno fa si è addirittura permesso dei
dare dei suggerimenti a squadra ed allenatore (“cosa vogliono i
giocatori, loro devono correre e vincere per andare in serie A”)
per mezzo di FB, post prontamente rimossi dopo immani proteste. Non
mi pare che questo staff legale abbia ottenuto grossi risultati,
purtroppo.
Sabato si è giocata Siena – Carpi, gara molto difficile ed
aspra, contro una squadra molto più pericolosa in trasferta che in
casa propria. Nel prepartita di Sky è stato dato ampio spazio al
fatto che i calciatori abbiano pranzato ognuno per conto proprio (o
magari anche in gruppetti fra loro) a proprie spese. Nello Studio di
Sky tutti erano molto perplessi sul fatto che nessun cenno arrivava
dalla presidenza.
La
società non ha i soldi, non si mangia insieme, non si prepara la
partita in modo adeguato per le possibilità che l’attuale
classifica fornisce, si va al campo con i mezzi propri (l’autobus
di proprietà della società è sotto sequestro…, a La Spezia la
squadra ha effettuato la trasferta con bus della Tiemme, con
l’autista che ha presentato fattura immediata da pagare, altrimenti
“nessun salga”….), gli stipendi sono fermi a dicembre per i
calciatori ed i tecnici, a novembre per gli altri dipendenti.
Ma
noto sotto la gradinata De Luca uno striscione: “Stadio: basta
parole ora i fatti!!”. Ma chissà se in una situazione societaria
come questa non era più logico glissare per una volta sul problema
“Stadio e riqualificazione area del Rastrello”, al cui progetto
certamente qualcuno sta lavorando, e dedicarsi al dramma personale
dei calciatori, molti dei quali all’inizio della stagione già si
erano autoridotti gli stipendi per venire incontro alle esigenze
della società.
E’ fin troppo evidente che la salvezza del Siena
mai potrà passare dalla riqualificazione dell’area del Rastrello,
ma solo dalla promozione in serie A e/o dall’immissione di capitali
freschi nelle casse sociali dei Soci, vecchi o nuovi che siano.
Stefano
Osti
Signor Osti penso che a Siena , almeno le persone di buon senso e con la coscienza pulita lo hanno capito che a massimo mezzaroma del risultato sportivo della Robur non frega niente.
RispondiEliminaSul fatto che lui è il male assoluto della Robur avrei qualche dubbio.
Quando c'è una rapina , se i rapinatori sono tre o quattro è bene catturarli tutti non uno solo , altrimenti quelli che restano a piede libero ne fanno un'altra.
FINALMENTE UNA PERSONA CHE ESPRIME UN GIUDIZIO SERIO ANCHE SU PARTE DELLA TIFOSERIA.
RispondiEliminaGRAZIE STEFANO