SIENA - Modena 1-3. Le contentelle

Chi ha praticato il football, saprà dare un nome alle partite come quella in questione: un incubo!
Giocare per 80 minuti nell'area avversaria, tirare e venire sempre rimpallati e beccare gol ad ogni sortita dell'avversario, fa veramente male.
Ma nulla nasce dal caso. Questo blog lo dice e lo ridice da tempo e lo fa ancora adesso: avevamo un attacco stellare per la serie B, che è stato distrutto dalla società. Per pagare stipendi ed altre spese, ci avevano assicurato, che invece non sono assolutamente soddisfatte.
Qualcuno ha barato, giocando sulla nostra pelle.
Non è la squadra, che anche ieri ha giocato alla grande, con piglio, gamba e volontà.
Molte invece le persone contente di quanto sta succedendo, che andremo ad elencare.

MASSIMO MEZZAROMA: sempre presente in tribuna, dove è stato quasi raggiunto da un manipolo di Tifosi (T maiuscolissima) per un chiarimento vis a vis, fra l'altro bello sorridente ad inizio partita, sta raccogliendo i frutti del proprio meticoloso lavoro di sistematica distruzione di ciò che la squadra stava facendo. Riavvolgendo il nastro della storia di quest'anno, il nostro bravo presidente ha difatti messo in atto tutto ciò che potesse risultare contrario al perseguimento della promozione. Evidentemente, era tutto concordato, tranne che si andasse in serie A...
SINDACO VALENTINI: nel mentre ci dicono che produca esilaranti post su facebook, ancora non si evince (da ormai un anno a questa parte) quali misure abbia intentato per risolvere il problema della proprietà della Robur. Ci dicono che stia lavorando sotto traccia, ma, ad oggi, l'AC Siena sta precipitando in un burrone sempre più profondo e grandi movimenti non se ne vedono. Certo, il fallimento della squadra dei tifosi noiosi e molesti, sarebbe un bel sollievo per il nostro primo cittadino...
BANCA MPS: la vera proprietaria del Siena, detentrice di svariati milioni di euro di credito, sui quali applica un tasso di interesse (pare) da semi-usura, continua tranquilla nella propria opera di devastazione del tessuto economico locale. Fra il silenzio e la genuflessione della città - per cui, detto fra di noi, fa anche bene. La Robur è fonte di guadagno, ma anche di grandi problemi. Bello, no, il fallimento...
LA POLITICA LOCALE: schieratissima, compatta e solidale, autorefenziale e dispensatrice di Verità fra le vuote teste dei Senesi, contro il progetto di riqualificazione dello stadio, non attendeva altro che la Robur si perdesse sull'unico filone sul quale era stata inattaccabile, quello del rettangolo di giuoco. Addirittura, ho sentito fare dei pericolosi accostamenti fra i tragici fatti di Roma e la contestazione verbale a Mezzaroma...
LA CITTADINANZA: la verità è che, tolti i tifosi del Siena, la città non ha mai amato, nè amerà mai la Robur. Che, nell'immaginario collettivo, sarebbe dovuta restare all'infinito a giocare in serie C, con poche migliaia di spettatori a frequentare lo stadio. Troppo problematico tutto, invece, da un po' di anni a questa parte: il parcheggio dell'auto, la mancata possibilità di andare a fare la vomitevole giratina in centro il fine settimana, l'annientamento degli scoiattoli, l'ordine pubblico, la tifoseria che si ribella al Sistema. Insomma, troppe, troppe cose contrarie al vuoto della mente della gente.
GLI ARBITRI: anche ieri, arbitraggio ai limiti della follia: gol del Modena da punizione inventata, presunto rigore a nostro favore, gol nostro annullato per inesistente fuorigioco. Sia chiaro, io non do colpe al sistema arbitrale ed a chi lo comanda. Io farei lo stesso. Nel dubbio, fischio tutto contro alle fortune del Siena, società che non sappiamo se fra un mese esisterà o meno. Pensate il default che si creerebbe in caso di nostra promozione. Spettacolare avere in serie A una squadra per il terzo anno consecutivo che inizia con un meno in classifica, che va a piedi in trasferta, con le maglie zozze. E che non si sa nemmeno se si iscrive.

Stacco un momento.
E vi dico che, in realtà, a parte il mero risultato, che conta ma anche no, esistono altre due parti che sono contente, molto contente. I TIFOSI DELLA ROBUR E LA SQUADRA, rimasti, esausti tutti, ad applaudirsi in un commovente attimo alla fine della partita. In quell'applauso, nessuno dei Signori indicati sopra riuscirà mai ad entrare. Vada come vada, anche ieri io mi sono sentito orgoglioso dei miei ragazzi, in campo e, finalmente, anche fuori.