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giovedì 29 maggio 2014

Senesità... What is Senesità?

"Ohi, ohi".
"Che hai?".
"Mi annoio, sempre le stesse cose".
"Cioè?".
"A me questa città mi sta stretta".
"Mangia meno, bove".



Con questo aneddoto, che il mio amico Maurizio ama raccontare, inizio volentieri un percorso periglioso, poiché scomodo. Che non piacerà a tutti, che probabilmente sarà giudicato troppo "alto" ed impervio, incomprensibile.
Ma Wiatutti, fin dalla sua nascita, ha voluto essere altro, per lo meno nelle intenzioni.
Sicuramente, un potente influsso lo ha anche il momento che attraverso, un po' "dawn".
Le tribolazioni della Robur, il Palio che non si corre, l'allergia al polline, le scie chimiche, le scelte elettorali. Non sempre il rifugio nella fisica quantistica funziona, per cui mi è parso il momento giusto per iniziare un percorso, che Folagra ha introdotto con il pezzo di ieri, che vi invito caldamente a leggere.
Folagra è amico mio da tanti anni. Una sera ci siamo detti che a Siena si sta male, che le persone sono tristi. E ci siamo dati ragione.
Dietro questa mancata felicità, il Vuoto.
Reazioni della massa? Nessuna.
Anzi, una c'è, continua e persistente.
Il riflusso all'interno della Senesità.
Parola che, a mia memoria, io non ho mai sentito da piccino e che invece, da pochi anni a questa parte, è diventata di uso comune.
Se-ne-si-tà.
Ma che è? Qualcuno di voi sa dare un significato? Può darsi che l'invenzione di un mito, di una leggenda anti-storica, di una rappresentazione fittizia possa sollevarci da tutte le nostre responsabilità? La bolla quantica che avvolge la nostra città è davvero giustificata da un concetto artefatto? Qui è infatti tutto fermo, immobile, immoto. La rabbia della gente, la presunta volontà di scuotersi, si ferma sempre lì, sulla Senesità. Abbiamo forse obbedito ad un termine che ci ipnotizza? Il Potere ci ha prima costruito, poi confermato un concetto che non ci lascia affrontare serenamente le sfide della modernità? 
Io, come vedete, ho tante domande, ma pochissime risposte. 
So solo che, mentre sarebbe normale attivarsi, fare, cambiare, proporre, anche con la scusa del riferimento continuo alla Senesità non si muove paglia. 
Spero che possiate iniziare, voi sparuti lettori avanguardisti, che avete affrontato la lettura, a porre intanto l'attenzione sul tema. E spero di poterne ancora parlare, dato che, a mia sensazione, se riusciamo ad indagare, potremmo trovare un fondo di verità. 

Simone Bernini

1 commento:

  1. Il riflusso della senesità: bellissima intuizione in stile anni '70 (si vede che sono vecchiotto ?!!). La faccenda è stimolante. Ti dico come la penso: il termine senesità, hai ragione te, credo che sia un neologismo usato per nascondere tutto dietro una parola che non vuol dire un bel niente. Invece esiste un essere senesi ed un idea di Siena, molto mitizzata ma non per questo meno affascinante, di cui dobbiamo riappropiarci per ripartire. A costo di sembrare banale cito letteralmente una canzone scritta qualche anno fa da una persona che purtroppo ci ha lasciato: "Siena da sempre il tuo nome vuol dire libertà, voglia di vivere insieme momenti senza età, voglia di amare e di odiare, voglia di avere una fede e sapere che non finirà" ... io ci credo ancora. Saluti Cecco

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