Allora, sentivo che qualcosa ancora era necessario leggere nella serrata discussione sulla riqualificazione dell'area Lizza-Rastrello. Politici, architetti, ingegneri, associazioni, privati cittadini anonimi erano intervenuti.
Ma qualcosa difettava; e non capivo cosa fosse.
Fino a quando, giustamente, una nota testata locale non ha lasciato quasi due pagine di giornale alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), per esprimersi in merito.
Ecco che mancava!
Dopo una rapida presentazione, sempre d'uopo quando, da sconosciuti, si entra in casa d'altri, la FIAB invita la cittadinanza a riflettere "sugli aspetti di mobilità urbana che il progetto comporta". Si sappia prodromicamente - lo dice la FIAB stessa - che ai signori non piace (come a me) la mobilità basata sulla motorizzazione privata.
Ordunque, agli Amici della Bicicletta non vanno proprio giù i nuovi parcheggi interrati che prevederebbe lo studio, dato che graverebbero di ulteriore carico di traffico le direttrici che portano allo stadio. I parcheggi, soprattutto quelli interrati, sarebbero infatti forti "attrattori di traffico", ancor più se coperti e vicini ai centri storici (Ah, fra l'altro, come succede in tutto il mondo civilizzato, ma lasciamo perdere...).
Chi lo dice?
Finalmente, dopo mesi che richiedevo questa argomentazione, il FIAB ci illumina: lo affermano gli "ultimi studi urbanistici".
Bene... Cioè? Quali? Quelli del FIAB? Quelli dell'Università della Patagonia?
Non si sa, non esiste un rimando, una fonte, una citazione. Niente di niente.
All'Università, un testo così redatto sarebbe stato immediatamente cestinato, mancando di ogni fondamento. Oddio, anche in certe testate giornalistiche potrebbe accadere, ma, si sa, noi siamo particolari e va bene così. Anche perché, rispetto alla pubblicazione di lettere anonime, questo è già un bel salto di qualità.
I fantomatici studi segnalano che "le auto attratte da un parcheggio possono anche superare di 10 volte il numero di posti". Cioè, se i posti sono 2.400, le auto sarebbero 24.000. Ueilaaaaaaa, che numeroni!
Pensate che colpo immenso di fortuna per i padroni dei nuovi parcheggi, che immensa mole di denaro solo l'affitto degli stessi. Ecco, allora si spiegherebbe perché si possono tranquillamente vendere i posti macchina a rate mensili... Allora il progetto si sosterrebbe benissimo in piedi finanziariamente... Converrebbe subito acquistarne uno.
Ma, dato che "i bisogni dei centri urbani del terzo millennio non prevedono l'uso generalizzato del mezzo privato", quali soluzioni ci offre la FIAB?
Ad esempio parcheggi lontani dal centro storico, come quello della ex Sita. Benissimo, sono d'accordissimo. Domando alla FIAB: con quali soldi si pagano i lavori? Con quelli della FIAB? Se sì, appoggio il progetto in modo incondizionato. Frucarsi in tasca, please.
Oppure, si continua, con l'eliminazione dei 1.400 parcheggi a raso oggi esistenti nell'area, per renderla "una zona priva di traffico a funzione ludico-pedonale-ciclabile". Praticamente, ciò che dice lo studio presentato!
Ricapitolando, se ho capito bene: la FIAB vorrebbe eliminare i 1.400 parcheggi per far andare tutti in bici, ma senza inglobare gli stessi in un'area interrata (quindi direi eco-sostenibile) più vasta, dato che tutto ciò provocherebbe un aumento di traffico, secondo uno studio di cui non conosciamo la fonte.
Non so... o non c'ho capito niente io, o mi pare un'idea un filino utopistica.
Fra l'altro, lo stile della lettera mi ricorda vagamente certi "discorsi in libertà" che qualche esponente politico nostrano usa fare. Ogni rimando della foto postata è puramente casuale (ebbene sì, il sindaco è un grande appassionato di biciclette, lo sappiamo tutti).
Così come è casuale, sicuramente, il fatto che un'associazione sconosciuta come la FIAB si metta a parlare proprio ora, pochi giorni dopo la selvaggia apertura al traffico cittadino delle bici, che sfrecciano in controsenso e che si trovano posteggiate a mazzetti in Piazza del Campo ai colonnini, davanti al Comune, alla Cappella, sdraiate, in piedi.
Ma questo va bene, w tutti.
Concludo con un'idea da lanciare alla FIAB. Vista l'idiosincrasia verso l'automobile, perché non fare così: a coloro che vogliono visitare Siena, visto che sarebbe meglio che i parcheggi non ci fossero più, inviate in una busta una bici liofilizzata, aggiungete un po' d'acqua, la bici a quel punto si forma e, magia delle magie, il visitatore può inforcarla e venire di grande lena nella nostra bella città. Magari passando da Fontebranda, Vallerozzi, via del Comune ed istituendo una bella crono-scalata, con consegna della maglia verde per il vincitori.
La mi' nonna diceva: "Oddio, oddio, por'annoi".
L'avete voluta la bici?
RispondiEliminao pedalate...fori dai coglioni
il sindaco sarà anche un grande appassionato di bici, ma io per la strada con le due ruote non l'ho mai trovato. E dire che in bicicletta (da corsa) percorro almeno 9000 km all'anno. e poi se gli garba tanto la bici perché non ha presenziato venerdì 25 aprile al meeting regionale di mtb per giovanissimi che si è svolto agli impianti dell'Acquacalda, organizzato dal locale S.C. Pedale Senese con 350 giovani atleti presenti?
RispondiEliminaComunque per rispondere alle schiappe della FIAB per muoversi in bici in sicurezza prima bisogna realizzare le "ciclabili"; andate nelle Fiandre e studiate, brodi.
ah, dimenticavo, amici ciclofili in bici si va col casco, punto.
Stefano Ricci
ciclista cs poggio al vento
direttore sportivo sc pedale senese
Grande Almutanabbi; questa gente è sufficiente farla parlare......................non ci sarebbe nemmeno bisogno di commentarli...............porini.
RispondiEliminaSicuramente se andiamo a cercare negli anni addietro me li immagino nel numeroso elenco dei fruitori dei contributi erogati dalla Fondazione ergo...............ora bisogna che in qualche modo quando il padrone fischia...............inforchino la bici!
Ohhhhhhhhh TROIAIIIIIIIIIIIIII.
Quello a destra del Sindaco è esentato dal casco però eh Almutanabbi................trovaglielo te se ti riesce uno di misura!
Gianluca