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martedì 18 marzo 2014

Up, patriots to arms. Il contributo di Italia Nostra Onlus

Oh, ma che è successo? Una catastrofe e non me ne sono accorto? Veramente è cascato il meteorite?
No, perché leggendo il comunicato del... ehm ehm... guardiamo se mi c'entra... "Consiglio Direttivo della Sezione Senese dell'Associazione Nazionale Italia Nostra Onlus", ho preso anche un po' spavento.



Terminologia delle primissime righe: "notizia sconvolgente", "trasformazione mostruosa".
Madonnina mia, che sarà successo?
Poi scopro che un PRIVATO (brrrr, che termine terrificante), Massimo Mezzaroma, ho osato proporre uno studio per lavorare "nientemeno che a un'area pubblica interna al centro storico" (e che è?), compresa fra i BEI giardini della Lizza - quelli dove c'è la polvere alta - la MONUMENTALE Fortezza Medicea - quella dove le mura stanno cascando - la SPETTACOLARE Basilica trecentesca di San Domenico - quella lambita ogni giorno da centinaia di automezzi.
Come ti sei permesso, Mezzaroma? Come????
Di presentare un "megaprogetto dai volumi enormi" - dio bonino, ma che vuoi rifare un secondo Colosseo? - "che eliminerebbe tutti gli alberi". Fallimento con steppa, mi verrebbe da dire. Fallimento con Attila. Fallimento con diserbo. Insomma, una catastrofe.
Pensate, ci verrebbe "perfino una scuola". No, ma che siamo bischeri?
Insomma, alla chiamata di un giorno prima dell'ex assessore all'urbanistica, la risposta alle armi è stata immediata. Tanto repentina, da sembrare di essere stata pianificata.
Da ecologista vero quale sono, mi piace assai il richiamo alla tutela di un punto cardine della nostra città, che è al momento appare in pieno
DE-GRA-DO
senza
AREE-VER-DI
a meno che non si conteggino qualche pino e qualche leccio fra tribune di tubi innocenti e macchine parcheggiate a vista.
Insomma, fatevelo dire da chi ci va spesso: la conca del Rastrello, ora come ora, è un bel serpaio!
Con le varie amministrazioni comunali che mai hanno fatto niente a proposito, che anzi, hanno proceduto in questi anni spesso a "casuali e improvvisate progettazioni urbanistiche", le stesse che il Consiglio Direttivo ecc ecc, giustamente, ritiene perniciose per un eco-sistema così delicato.
Vogliamo parlare degli abbattimenti sconsiderati di alberi secolari (non solo pini) successi in questi ultimi anni in città? Di palazzi dai mille colori spuntati dal nulla? Di scelte urbanistiche deliranti? Vogliamo parlare del progetto di Gonzalo Byrne del 2004, che prevedeva un mare di cemento armato nella conca, con un pratino a raso sopra come tettoia? Ah, ma di questo già ne parla Italia Nostra prendendolo come esempio più positivo dello studio attuale...
Dove era al tempo il Consiglio Direttivo ecc ecc? Chi prevedeva al tempo i finanziamenti? Un privato? Il pubblico? O un semi-privato? Mah...
Ed infine: ma l'articolo in questione, apparso sul Corriere di Siena in data 17.03.2014, perché non lo si trova ad oggi (18.03.2014) sul sito internet dell'associazione?


"Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena
potete stare a galla"
(F. Battiato, "Up patriots to arms", 1980)

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