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lunedì 17 marzo 2014

La "giusta" intervista dell'Ass. Tafani

Analizziamo oggi l'intervento di qualche giorno fa, in merito alla riqualificazione dell'area Rastrello-Lizza, dell'Ass. Tafani.
Lo dichiaro subito: l'intervista è giusta, nel senso di "misurata", "positiva", "intelligente".


Lode in primis a chi ha condotto l'intervista. Poche seghe (niente: "Ti garba di più il gelato al pistacchio o alla crema"?), domande aperte, intellettualmente oneste, che hanno fatto in modo tale che si comprendesse bene l'opinione dell'intervistato. Non, tanto per intenderci, come certe interviste a risposta pilotata, lette su certa stampa in questi giorni. Bravo Alessandro Lorenzini, così ti vogliamo.
Passando all'assessore, rilevo immediatamente un aspetto: per la prima volta, non ci si sofferma soltanto sui problemi (che esistono), sui tecnicismi (che vanno discussi), ma - finalmente cazzo! - si sente parlare anche di "positività", "miglioramento", "innovazione", "valore aggiunto", "opportunità".
Altri blog han detto immediatamente che il Tafani ha anticipato i tempi (i 90 giorni disponibili) per lanciarsi in un giudizio affrettato. Io affermo invece che, se si avesse voglia di leggerlo, uno studio di fattibilità in più di un mese si legge, si capisce e lo si digerisce. Ripeto: basta informarsi.
Ottima soprattutto la disponibilità dell'assessore, sia per capire cosa è stato proposto, sia per comprendere dove poter migliorare.
Mi verrebbe da dire che oltre che "giusta", l'intervista di Tafani sia anche "normale", ma in questa città, di normale c'è ben poco.
Bravo Assessore, Sanprosperino come lo sono stato io (quando si parla di problemi di parcheggio, noi sappiamo molto...). Bravo da tanti punti di vista, anche da quello politico. Parole corrette, disamina cortese e disponibile. Con un occhio rivolto alle potenzialità del progetto, e l'altro, volutamente e giustamente critico, alle mosse della Presidenza dell'AC Siena. La quale Robur, unico intervento fino ad oggi, tuttavia, acquista spazio nelle cose da salvaguardare. Finalmente si punta l'attenzione sull'importanza strutturale dei parcheggi e sulla funzione sociale di cinema o auditorium. Insomma, allora tanto strani i nostri commenti finora non lo erano...
Speriamo adesso che anche altri politici, ancora abbastanza silenti, siano disposti a "sbilanciarsi" presto in un giudizio spassionato. Come vedete, non solo si-può-fare, ma non costa niente.

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