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lunedì 31 marzo 2014

A volte sarebbe meglio tacere...

Con un ritmo forsennato, che riesce a star dietro anche a Wiatutti, due "testate mediatiche" cittadine stanno seguendo passo passo la discussione sullo studio di fattibilità della riqualificazione dell'area Lizza-Rastrello.
Si tratta del Cittadinoonline e del blog La Martinella di Siena.





Allora, ogni suggerimento e contributo è, chiaramente, ben accetto. Più si sensibilizza l'opinione pubblica, meno margini di errore sono messi a disposizione di chi dovrà decidere (a proposito, si ricorda che dovrà decidere non l'opinione pubblica, ma essenzialmente il sindaco, eletto dai cittadini proprio per questo motivo e stipendiato con pubblici denari all'uopo).
Mi sono tuttavia saltati all'occhio in questi giorni subito due frasi "birichine", una a testa, che a mio avviso necessitano di un immediato fermo, tanto per ribadire che l'informazione va data nella giusta maniera, senza mistificare la realtà.
Iniziamo con l'editoriale della Sig.ra Raffaella Zelia Ruscitto del Cittadinoonline: "E allora parliamo di stadio. Parliamo di questo progetto che ha subito catturato il cuore dei tifosi pronti a scendere in campo con tutta la loro violenza rivolta a chi non la pensa come loro".
Giuro che di episodi di violenza io non ne ho sentito parlare.
Ma, essendo tifoso del Siena, anche io mi sento tirato in causa.
La violenza può essere concepita in molti modi: fisica, psicologica, verbale, ecc.
E siccome i tifosi del Siena sono dichiaratamente anti-violenti (una lunga storia dovrebbe insegnarlo), chiediamo a gran voce alla Sig.ra Raffaella, che stimiamo per il lavoro che in questi anni ha condotto in ambito cittadino, di denunciare i fatti, o perlomeno di parlarne tranquillamente.
Altrimenti, ci verrebbe da alzare il tono con espressioni del tipo "terrorismo mediatico", che ci fanno tuttavia paura e schifo. Ripeto, delle cose, meglio discuterne amabilmente, se si può.
La Martinella invece riporta, il 30 marzo: "... i tifosi che sabato, all'interno dello stadio, chiedevano firme a favore del progetto così come è stato presentato a chiunque si apprestava ad assistere a Siena-Brescia".
Premesso che sono state raccolte 1800 firme in nemmeno 2 ore (successo travolgente), premesso che i "chiunque" erano persone capaci di intendere e volere, premesso che meno male qualcuno in questa città chiede di appoggiare un'idea, ribadiamo che non si stava firmando per "il progetto", che non esiste, impossibile che esista ora, forse non esisterà mai. Finché si continua a parlare di "progetto", si mistifica la realtà. Le firme servono a far capire che una parte di cittadini senesi vogliono avere a loro disposizione una opportunità di sviluppo dalla politica che li ha ridotti in condizioni critiche; solo questo, non di più. E ribadire, dopo "progetto", "così come è stato presentato", è un doppio errore, dato che lo studio di fattibilità può essere modificato, ribaltato, ritrattato.
Non so, non mi paion concetti difficili...


6 commenti:

  1. Io una volta a Genova ho chiesto delle informazioni a chiunque passava di lì. Il giorno dopo ne avevano fatto un articolo sul giornale!

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  2. Toh, come se lo avessi scritto io questo articolo (e in effetti stavo per farlo....).

    Io ho commentato con queste (violentissime) parole il suddetto articolo del cittadinonline:

    "Questo articolo rappresenta a mio modesto parere la classica occasione persa per tacere. Da tifoso del Siena lo trovo prima di tutto offensivo, quando si fa riferimento ai tifosi "pronti a scendere in campo con tutta la loro violenza rivolta a chi non la pensa come loro.". Quale sarebbe "tutta la loro violenza" sig.ra Ruscitto? E' stata vittima di episodi particolari? Li racconti. Altrimenti eviti di generalizzare perché nella parola "tifosi del Siena" ci sono almeno i quasi 6000 abbonati di quest'anno, che tutto sono tranne che persone violente. Se il sostenere un'iniziativa con convinzione e spiegamento di mezzi di informazione alternativi è da considerarsi violenza allora temo che lei debba riflettere un po' su ciò che scrive. Il resto dell'articolo contiente tante di quelle inesattezze che ci vorrebbere 10 commenti per controbatterle, al momento non ho né tempo né voglia. E' evidente comunque che il suo "giornale" è contrario all'idea, lo abbiamo capito. Ora ci lasci in pace."

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  3. chissà se le suddette persone di cui hai parlato, se mai dovessero leggere questo articolo, a fronte della sua esplicita chiarezza, arriveranno mai a capire che hanno pisciato parecchio di fori

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  4. a proposito di "violenza" parafrasando il detto "ne uccide piu' la penna che la spada" si potrebbe dire "ne ha uccisi piu' la penna che il bercio"

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  5. Secondo me il Cittadino on-line non vuol fare terrorismo psicologico (o come si dice) per chissà quali fini e scopi oscuri.
    E' solo un modo per "acciuffare" il maggior numero di click possibili sul loro sito, altrimenti vuoto e deserto.
    Si sa che in Italia "tira" di più il gossip e le ipotesi polemiche delle notizie vere ed oggettive.
    Per fare un esempio di "bassa lega" (giusto per rimanere al loro pari) è un po' come ai tempi del Motomondiale 500, con Biaggi e Rossi, oppure lo sci ai tempi di Tomba e Compagnoni. Erano eventi seguiti da tutti perchè interessavano poi i retroscena, ed i giornalisti ci marciavano.
    Forse è un bene che ne parlino tutti, nel bene o nel male. L'importante è che la cosa non venga messa nel dimenticatoio, ed in questo, anche chi fa giornalismo "qualunquista" può aiutare indirettamente la causa di noi Senesi.

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  6. I consigli di Beppe dell'Arco alla sora Lella : trombare di più e scrivere meno editoriali
    Ala Destra

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