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giovedì 23 gennaio 2014

Son Dati di fatto...

Chi sta scrivendo non è il classico senese che odia a prescindere Firenze.
La riconosco come una città splendida, uno dei gioielli mondiali di architettura rinascimentale, tesoro di spettacolari opere d'arte.




Per averla frequentata come tutti noi, tuttavia, sappiamo che trattasi di città ormai invivibile, dalla quale chi può è scappato da anni, per andare a vivere nelle verdeggianti colline chiantigiane.
I Fiorentini, al contrario, li ho generalmente molto sui coglioni.
Che tipo di gente sia lo si può vedere benissimo al mare, in strada, nel bosco: menefreghisti, assolutamente incuranti del prossimo e del contesto, strafottenti. A volte se ne trova uno che accoppia all'ironia (spettacolare) l'autoironia, ma è veramente caso raro.
In ambito sportivo, in questi anni ci siamo confrontati dentro e fuori del campo, abbiamo chiappato sonore sberle (dentro il campo), ci siamo levati qualche immensa ed indelebile soddisfazione (dentro e fuori il campo), nonostante ci sia sempre stato detto che gli altri non erano interessati al confronto, dall'alto di una supposta (e supponente) posizione di superiorità.
Io la ragiono proprio così, come falsamente ci hanno riferito i Fiorentini: sono sempre abituato a confrontarmi con chi credo mi possa insegnare qualcosa; gli altri, semplicemente, li lascio perdere, forte di un razzismo culturale in me fortemente radicato.
Per questo motivo, la partita di stasera per me rappresenta un motivo di divertimento, ma nulla di più. Non ho veramente voglia di spendere le mie energie con certa gente, tipo un tale che mi dicono fa il massaggiatore.
Ah, ora me lo ricordo il figuro, che, pur di fare il fenomeno ed il simpatico, si mostrava mascherato, si lasciava andare a scherzi, indugiava volentieri davanti alle telecamere, durante la sua pluriennale frequentazione della squadra viola. Bravo, se ci si divertiva faceva benone.
Un giorno, tuttavia, con mio sommo sgomento, lo vidi ingaggiato dalla nostra società. Parlo di "sommo sgomento" sia perché un tale fenomeno da baraccone mi immaginavo non potesse fare del bene alla nostra immagine, sia perché mi fu riferito da certi suoi colleghi che, in ambito professionale, aveva più volte creato casini.
Bene o male, la sua presenza passò quasi inosservata, soprattutto perché la gente di Siena, giustamente, non aveva bisogno di sostenere l'autostima di un clown da circo. Presuppongo tuttavia che la permanenza del massaggiatore nella nostra comunità sia stata felice, dato che me lo ricordo spesso festante a certi ritrovi di tifosi.
In questi giorni, il redivivo ha rilasciato una buffa intervista ad un sito viola, in cui sostiene a spada tratta la vittoria della Fiorentina, da grande tifoso quale è, ma soprattutto ci induce con poco garbo a pensare al Palio, senza che nessuno capisca come mai lo tiri in ballo senza una diretta richiesta.
Ecco, i Dati di fatto sono questi: da una parte c'è una città che ha le sue tradizioni, i suoi sentimenti, anche antistorici, ma ha il coraggio di esprimerli gelosamente, dall'altra esiste solo una accozzaglia di sbandati, che non hanno mai avuto il senso della misura e dell'onore, che hanno perso da anni la logica della comunità.
Caro personaggione, visto che dichiari in alcune interviste che ciò che ti fa più schifo nella vita è l'ipocrisia e la falsità, ricordati di tutte le volte in cui, lavorando nella nostra città, la gente ti ha accolto come se tu fossi uno di noi.
Ricordato? Bene, ora puoi tornare a fare il pagliaccio.

2 commenti:

  1. lettera da far leggere a dati

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  2. Io spero stianti prima della fine della partita (vinta da noi magari).

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