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venerdì 31 gennaio 2014

Il sacco di Siena. Il nuovo capolavoro tattico di Mezzaroma (e tre)

Chi segue abitualmente questo blog, avrà intuito una certa mal celata simpatia per la famiglia Mezzaroma. Per (fu) Valentina, per la follia e la beltà, per MassimoMassimo per l'astuzia e la furbizia. Il mio razzismo intellettuale mi fa infatti parteggiare molto più per tipetti così insidiosi, che per gli idioti e gli inetti.



Già in due occasioni scrivemmo su questo blog dei capolavori tattici del nostro benemerito presidente, ma in questo caso, lasciatecelo dire, siamo a livello di illusionismo, tanto era difficile uscire da una situazione ingarbugliata.
Eppure, mentre la vicenda dello stadio va più o meno avanti (speriamo), mentre la squadra tiene botta contro gli attentati dell'odontotecnico, mentre l'amore della gente sostiene la baracca, dalle precedenti audizioni dei tifosi con sindaco/assessore e presidente, qualcosina in negativo era successo.
Punti di penalizzazioni con "DEMENTI!!!" inclusi, frasi apocalittiche (o stadio o morte), bugie a fiumi, patti non mantenuti... già metà sarebbe bastato per rischiare di chiappare le mani nella bocca, stante la rabbia montante di parte di quella tifoseria focillata che da anni ha inviso il palazzinaro romano.
Mezzaroma, tuttavia, stupido non è. Anzi, penso sia una delle persone più vispe che sia mai ultimamente circolata sulle lastre (rivendico il diritto di essere stato uno dei primi a capirlo). Da una parte un Sistema, integrissimo nonostante ciò che ci vogliono far credere, che Mezzaroma l'ha cercato, voluto, usato, finanziato (ricordatevi degli ultimi 30 milioni di euro solo pochi mesi fa), non criticato, avallato. Dall'altra un gruppo di tifosi (me compreso), che non hanno capito che quando si va ad un tavolo di trattativa si deve mettere, oltre che la faccia, una propedeutica strategia comune e soprattutto una barriera alle richieste della controparte. Fra Fedelissimi (da anni mai decisamente critici con la proprietà), Vecchi Ultras (che rischiano adesso seriamente di essere gabbati dal furbetto di quartiere) che almeno fanno, ed altri (fra cui io), della schiera peggiore, che parlano, abbaiano, promettono, ma alla fine non fanno un cazzo.
Logico quindi che Massimo smart abbia trovato una strepitosa via d'uscita. Il contesto prevedeva l'attuale sessione di calciomercato, ovvero il pollaio per faine come l'odontotecnico. Obiettivo: proseguire le vendite "anomale" che si son succedute nel corso di tutti questi anni, senza che vi fosse una berciata, una contestazione. Vi faccio un esempio: come si può giustificare ad una piazza inferocita la cessione di un Giannetti ad una diretta pretendente alla promozione, senza chiappare la vecchia fogata? Ordunque, le carte son state giocate quasi tutte, cosa si poteva inventare il Mezza?
Avendo ben intuito la psiche senense, portata alla venerazione di chiunque sia più in alto nella scala gerarchica del Potere, sia anch'esso Sello o Papero - fra l'altro forse ben più normali di certi amministratori e politici - cosa è stato tirato fuori dal cilindro?
Tadaaaaaaaaaaaa.
"Sabato non si gioca, non si sa nemmeno se si apre lo stadio".
E CHI CAZZO SE NE FREGA!
Accetto tutto, accetto la polemica, accetto il dolore, accetto le paure. Ma non accetto che si giochi sulle mie passioni. La Robur non può essere usata come merce di ricatto morale per ottenere spazio per giustificare azioni che in altri momenti sarebbero non solo state immediatamente punite, ma preventivamente vietate.
IO VOGLIO FALLIRE! ORA, NON SABATO! 
Non accetto più che una mia passione sia presa in ostaggio, voglio liberarmi, voglio essere padrone della mia fine. Portiamo i libri in tribunale e scopriamo quanto sporco c'è e c'è stato dietro il "bancomat Robur".
Ahimè, non andrà così. Le tenteremo tutte pur di salvarci, come è giusto che sia, e falliremo d'estate, quando Mezzaroma, che intanto, nel corso di questi mesi, avrà ancora alzato l'asticella delle sue richieste ("Vi trombo le mogli, se no si fallisce domani"), come dice il Mago, capeggerà il corteo di protesta dei tifosi contro il Comune e la Banca.
Fallimento con Mezzaroma capobanda.

1 commento:

  1. Anche io faccio mea culpa in quanto parte del noto gruppo che critica urla infama e basta...siamo umani e genitori... ma sono stradaccordo...MEGLIO FALLIRE SUBITO CHE FARSI STRAZIARE LENTAMENTE DA QUESTI FARABUTTI !
    FORZA ROBUR SEMPRE !!!

    TROIO & NELLO

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