Una precisazione doverosa, di base: io
c'ero.
Non volevo andare, come sempre mi
capita quando si arriva in fondo al campionato e siamo lì lì per
lottarcela per un posto che conta, ma poi mi convinsi ed andai.
Mi ricordo che era anche una bella
giornata, mi ricordo che in pullman all'andata ci divertimmo
parecchio, mi ricordo che avevo i pantaloni gialli portafortuna.
Il pessimismo mi mangiava. Stavo male
non solo perchè mi sentivo di perdere a Modena, ma anche perché
l'odioso Empoli si sarebbe giocato la salvezza a nostre spese ad
Ancona, ultimissima ed ormai iper-retrocessa.
Vabbè, mi dissi, almeno saluto la
serie A in compagnia di amici.
Man mano che ci avviciniamo allo
stadio, arrivavano notizie della formazione schierata: Chiesa in
panchina e Ventola in campo insieme a Taddei. Una folle incazzatura
mi pervase, pensando ad una ennesima ripicca di Papadopulo.
Ho vaghissimi ricordi del primo tempo,
a parte il gol di Taddei da calcio d'angolo, allo scadere. La palla
che entra in gol mi concede un minimo di tregua nella mia lotta al
pessimismo cosmico, ma mi auto-convinco presto che non ce la faremo
mai.
Inizia la ripresa ed inizia anche il
mio errare, i miei amici fanno un tifo bellissimo, ma io sono
marmorizzato, bloccato.
Espulso un giocatore del Modena su
gomitata a Ventola!
Zitti, zitti, aspetta, aspetta che ce
la possiamo fare... No dai, impossibile.
Ora pareggiano, poi al 93° rimarcano e
noi si va di sotto.
Vabbè dai, è stato bello così.
Poi un'azione insistita, Guigou si
libera al limite di due avversari, io sono schiacciato contro il
vetro dalla parte opposta, vedo che crossa, un crossettino innocuo in
mezzo all'area, esce un discutibilissimo Zancopè e smanaccia verso
il centro... Allargo lo sguardo, vedo piombare sul pallone Taddei,
cazzo, tira, tira, la porta è libera, tiraaaaaaaaaaaa.... Fruscccc,
fa il pallone che accarezza la rete davanti a me....
Cazzo, cazzo, cazzo. Mi travolgono, io
piango subito, ci si salva, ci si salva.
Oddio, oddio.
Capovolgimento di fronte, palla nella
nostra area, Marazzina incrocia un rasoterra, 1-2.
Esco dallo stadio ed entro in pullman,
non voglio vedere più niente, niente. Ora pareggiano, poi all'ultima
giornata noi abbiamo la Juve in casa, si perde e si va di sotto.
Scena surreale: dentro il pullman vuoto
io, l'autista che ascolta la radio, Colonnino. Io e Colonnino
distrutti dal patimento, che non si vuol sentire né vedere niente.
La radio è troppo alta, si sente tutto. Allora si esce e si cammina
dietro la curva.
Si sentono due boati di disperazione
dei nostri, si dev'esse' sbagliato delle belle reti.
Poi, un boato più forte degli altri,
la gente che si abbraccia, io che corro a braccia alzate: gol di
Chiesa, siamo salvi, siamo salvi.

una delle due la sbagliò l'onestissimo cucciari in contropiede, vanificando la sua unica occasione nella vita di marcare un gol in serie A. mi ricordo di aver pensato una cosa del tipo "no vabbé se segna anche cucciari non vale".
RispondiEliminatsu
L'unica nota stonata è che nella bolgia dopo il gol di Chiesa c'ho perso la sciarpa originale del GdA porca mxxxxxxa!!! (se becco chi se l'è inculata lo uccido...) per il resto trasferta indimenticabile!
EliminaIo se è per questo ci persi un orologio, mai più ritrovato. Sarà passato qualcuno della Pascoli Selvaggia? Misteri della Fede...
RispondiEliminaSicuro Tsu? A me pare invece di ricordare che Cucciari lanciato solo in contropiede passò la palla a Chiesa che segnò. E apprezzai l'altruismo di quel citto che rinuncio all'occasione forse unica di segnare in serie A per il bene della squadra.
RispondiEliminaChe volete che sia? Vergassola ci perse tre etti di ciccio di un braccio, accidenti a chi recinta i campi di calcio come Bergen Belsen
RispondiEliminaAla Destra