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venerdì 29 novembre 2013

Modena. Momenti che non si scordano

Una precisazione doverosa, di base: io c'ero.
Non volevo andare, come sempre mi capita quando si arriva in fondo al campionato e siamo lì lì per lottarcela per un posto che conta, ma poi mi convinsi ed andai.

Mi ricordo che era anche una bella giornata, mi ricordo che in pullman all'andata ci divertimmo parecchio, mi ricordo che avevo i pantaloni gialli portafortuna.




Il pessimismo mi mangiava. Stavo male non solo perchè mi sentivo di perdere a Modena, ma anche perché l'odioso Empoli si sarebbe giocato la salvezza a nostre spese ad Ancona, ultimissima ed ormai iper-retrocessa.
Vabbè, mi dissi, almeno saluto la serie A in compagnia di amici.
Man mano che ci avviciniamo allo stadio, arrivavano notizie della formazione schierata: Chiesa in panchina e Ventola in campo insieme a Taddei. Una folle incazzatura mi pervase, pensando ad una ennesima ripicca di Papadopulo.
Ho vaghissimi ricordi del primo tempo, a parte il gol di Taddei da calcio d'angolo, allo scadere. La palla che entra in gol mi concede un minimo di tregua nella mia lotta al pessimismo cosmico, ma mi auto-convinco presto che non ce la faremo mai.
Inizia la ripresa ed inizia anche il mio errare, i miei amici fanno un tifo bellissimo, ma io sono marmorizzato, bloccato.
Espulso un giocatore del Modena su gomitata a Ventola!
Zitti, zitti, aspetta, aspetta che ce la possiamo fare... No dai, impossibile.
Ora pareggiano, poi al 93° rimarcano e noi si va di sotto.
Vabbè dai, è stato bello così.
Poi un'azione insistita, Guigou si libera al limite di due avversari, io sono schiacciato contro il vetro dalla parte opposta, vedo che crossa, un crossettino innocuo in mezzo all'area, esce un discutibilissimo Zancopè e smanaccia verso il centro... Allargo lo sguardo, vedo piombare sul pallone Taddei, cazzo, tira, tira, la porta è libera, tiraaaaaaaaaaaa.... Fruscccc, fa il pallone che accarezza la rete davanti a me....
Cazzo, cazzo, cazzo. Mi travolgono, io piango subito, ci si salva, ci si salva.
Oddio, oddio.
Capovolgimento di fronte, palla nella nostra area, Marazzina incrocia un rasoterra, 1-2.
Esco dallo stadio ed entro in pullman, non voglio vedere più niente, niente. Ora pareggiano, poi all'ultima giornata noi abbiamo la Juve in casa, si perde e si va di sotto.
Scena surreale: dentro il pullman vuoto io, l'autista che ascolta la radio, Colonnino. Io e Colonnino distrutti dal patimento, che non si vuol sentire né vedere niente. La radio è troppo alta, si sente tutto. Allora si esce e si cammina dietro la curva.
Si sentono due boati di disperazione dei nostri, si dev'esse' sbagliato delle belle reti.
Poi, un boato più forte degli altri, la gente che si abbraccia, io che corro a braccia alzate: gol di Chiesa, siamo salvi, siamo salvi.

5 commenti:

  1. una delle due la sbagliò l'onestissimo cucciari in contropiede, vanificando la sua unica occasione nella vita di marcare un gol in serie A. mi ricordo di aver pensato una cosa del tipo "no vabbé se segna anche cucciari non vale".
    tsu

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    1. L'unica nota stonata è che nella bolgia dopo il gol di Chiesa c'ho perso la sciarpa originale del GdA porca mxxxxxxa!!! (se becco chi se l'è inculata lo uccido...) per il resto trasferta indimenticabile!

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  2. Io se è per questo ci persi un orologio, mai più ritrovato. Sarà passato qualcuno della Pascoli Selvaggia? Misteri della Fede...

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  3. Sicuro Tsu? A me pare invece di ricordare che Cucciari lanciato solo in contropiede passò la palla a Chiesa che segnò. E apprezzai l'altruismo di quel citto che rinuncio all'occasione forse unica di segnare in serie A per il bene della squadra.

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  4. Che volete che sia? Vergassola ci perse tre etti di ciccio di un braccio, accidenti a chi recinta i campi di calcio come Bergen Belsen
    Ala Destra

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