Lo stadio a capsule

Grande clamore ha suscitato in città la presentazione del progetto di ristrutturazione della conca del Rastrello, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio. Le indiscrezioni non sono ancora confermate, ma il blog Wiatutti ha sguinzagliato i suoi 007 per anticipare ai suoi 5 lettori quotidiani (ben 2 in più di Sunto) quelle che saranno le novità più interessanti.


Dalle prime notizie in nostro possesso, la ristrutturazione del Rastrello sarebbe la pietra angolare su cui si baserebbe la seria candidatura della città di Siena a capitale della cultura 2019.
Questa è la novità più interessante, in quanto finalmente gli attuali amministratori hanno capito che il calcio può essere uno strumento di traino per tutta la rinascita senese, con buona pace delle bocce.
Il progetto sembra sia stato affidato ad uno studio giapponese di architetti metabolisti. Rimangono così delusi tutti quei tifosi (io) che sognavano uno stadio avveniristico, sul modello dell’Al-Wakrah Stadium, la prima struttura che il Qatar ha messo in cantiere in vista dei mondiali di calcio del 2022 ed il cui progetto attualmente sta facendo molto discutere perché troppo somigliante ad una vagina.
Comunque, lo studio giapponese composto da numerosi architetti seguaci delle teorie di Kisho Kurokawa, appunto uno dei maggiori esponenti del movimento metabolista, avrebbe già pronto uno studio di fattibilità.
Il progetto è ambizioso e faraonico e certamente l’attuale amministrazione lascerà alla città quello che dovrebbe essere un autentico gioiello architettonico, da far impallidire gente come Renzo Piano, Calatrava, Gaudì e persino Le Corbusier.
La capienza sembra essere incerta, si parla di 10.000 - 12.000 posti. In realtà non c’è nessuna incertezza. Lo stadio sarà pensato come un tavolo di cucina. Normalmente sarà da 10.000 posti, se poi arrivano gli ospiti, con delle particolari “prolunghe” la capienza arriverà a 12.000. In caso di un eventuale ritorno in serie A, in occasione di alcuni big match, sarà possibile raggiungere la capienza di 16.000 posti. I 4.000 posti aggiuntivi saranno tutti in piedi, in quanto vi saranno altrettante capsule tutte in fila, come i bagni improvvisati della Sebach in occasione delle fiere. I tifosi entreranno nella capsula e saranno portati con un sistema elevatore fin sopra la sommità della tribuna. Questa caratteristica rispetta perfettamente lo stile metabolista della struttura.
Ma i richiami alle caratteristiche architettoniche del paese del Sol Levante non si esauriscono qui. Pare infatti che proprio come avviene in alcuni hotel a capsule giapponesi, una volta passato il tornello, ogni tifoso avrà il proprio armadietto dove abbandonerà il proprio abbigliamento e sarà fornito di accappatoio e pattine prima di poter raggiungere il suo posto a sedere. Nell’intenzione dei progettisti, questo approccio permetterà di affrontare le partite in casa in vestaglia, proprio come si farebbe sul divano di casa, in un clima ambientale a metà tra un centro benessere e un club FKK.
A detta del sindaco, le tribune saranno “direttamente sul campo”. Questa frase, che apparentemente potrebbe sembrare un po' bislacca, è perfettamente rispondente alla realtà. Infatti, tutta l’area sarà polifunzionale ed a disposizione dell’intera cittadinanza durante la settimana, quando le tribune saranno effettivamente richiuse direttamente sul campo. Poi il giorno della partita (e qui sta la genialità e l’innovazione del progetto) lo stadio si trasformerà tipo Gundam, schiudendosi come un fiore di loto e lasciando intravedere il manto del Rastrello. Chiaramente, tale possibilità potrebbe portare problemi al manto erboso, ma sembrerebbe che il terreno di gioco sarà quello sintetico realizzato dalla Limonta, come a suo tempo anticipato dal presidente Mezzaroma, eliminando alla radice anche questo possibile problema.
Altra cosa molto positiva è che in caso di approvazione del progetto, non sarà necessario per la Robur trasferirsi altrove per giocare le partite casalinghe. Infatti, la realizzazione del progetto verrà affidata ad una joint venture composta da Gruppo Mezzaroma - IKEA e ACME, la celeberrima azienda a cui Willy Coyote ha negli anni ordinato le peggio diavolerie nel vano tentativo di agguantare Bip Bip The Roadrunner. Pare quindi che lo stadio sarà pronto in tempi rapidissimi.
Nell’effettuare quest’operazione, la società bianconera sarà affiancata finanziariamente dai fantomatici partner olandesi. Anche qui il blog Wiatutti comincia ad avere i primi riscontri su chi effettivamente ci sia dietro questa operazione. Si tratterebbe del colosso olandese Tamoil, in passato accostato da alcuni siti specializzati anche al Lecce calcio, determinato con questa operazione a soppiantare lo strapotere in città dell’ ICM e della Beyfin di Pian delle Fornaci. A corollario del progetto ci sarebbe, secondo altre indiscrezioni, anche la ricostruzione di una pompa di benzina a Palazzo Diavoli con tanto di bar aperto fino a tarda notte pronto a sfornare tortellini al sugo (abbondante) agli astanti.
Si è parlato anche di una banca che finanzierebbe l’operazione. Altre fonti citano i Tedeschi, ma Wiatuttileaks ha in realtà scoperto che l’operazione sarebbe supportata dalla Cassa di Credito Cooperativo di Cambiano e che l’appoggio alla Robur sarebbe il primo passo di un attacco destinato a terminare con un’OPA ostile alla Banca Monte dei Paschi di Siena.
Il Siena, come fatto rilevare, si sarebbe già mosso per ottenere l’usufrutto dell’area del Rastrello e rendere in tempi rapidi operativo il progetto, che rappresenterebbe un'autentica ancora di salvezza per le sorti della società bianconera. Si sta discutendo sulle modalità dell’affidamento. A fronte della richiesta di usufrutto per 99 anni, il Comune avrebbe risposto con la disponibilità a trattare sulla base di un canone convenzionato 3+2, o al limite un contratto di locazione uso foresteria. La trattativa pare ben avviata, una fonte molto vicina alla società avrebbe dichiarato: “Praticamente è tutto fatto: siamo ai dettagli”.