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mercoledì 11 settembre 2013

Siena : marketing = Mezzaroma : pagare

In questi giorni, alcuni interventi sul Fedelissimo, cartaceo ed online, hanno riportato giustamente l'attenzione su un aspetto lievemente (ma quant'e niente) trascurato dalla Presidenza del Siena, quello del marketing.



Riferisce Wikipedia: "Marketing vuol dire letteralmente "piazzare sul mercato" e comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate al piazzamento di prodotti o servizi, considerando come finalità il maggiore profitto e come causalità la possibilità di avere prodotti capaci di realizzare tale operazione finanziaria".
Tradotto in soldoni nel contesto Robur, ci verrebbe da domandare: siccome s'ha una miseria si scianguina, perché non sfruttare ciò che abbiamo per raccattare due spiccioli?
Per prodotti intendiamo nello specifico: lo stadio - lo sponsor.

Il Rastrello sta diventando spettrale: spelacchiato, non curato, con scarsa cartellonistica e quindi scarsi introiti pubblicitari (tanto c'avanzano...), zozzo.
In compenso, tolto tutto, resta ancora, sotto la tribuna centrale, ben visibile la scritta che non vogliamo più vedere. Lo stadio non si chiama Montepaschi Arena, non esiste fra l'altro un documento che lo inauguri con tal nome, le arene sono a Verona ed a El Djem (scusate lo sfoggio inutile di cultura...), fra poco non esisterà nemmeno più il Montepaschi. Quindi, per favore, si utilizzi Mannini, lo si doti di un secchio di vernice bianca, di una pennellessa e lo si spenzoli bu'o punzoni a cancellare l'infame appellativo. Due colpi ben assestati e fine dei discorsi. Che il MPS vada a sponsorizzare altre squadre, la pallabalzello, il softball, il polo, il curling, ma via dal Rastrello, per favore! Via subito!
Vi invito a leggere sull'argomento l'articolo illuminante di Tommaso Refini sul Fedelissimo, che in poche righe condensa una serie di opportunità facilmente applicabili allo sfruttamento della risorsa stadio, che darebbero respiro alle casse del Siena.

In questi giorni, poi, sempre sul Fedelissimo online, si sta proponendo di utilizzare la cassa toracica dei giocatori del Siena per inserire una "pubblicità progresso" a favore di Siena Capitale della Cultura 2019. Premesso che bisognerà poi vedere se Siena arriverà intatta al 2019, io ero rimasto fermo all'interessamento specifico della nostra vice-Presidentessa, DS Valentina Mezzaroma, che era stata dirottata a Roma - con automobile camouflage, obviously - con l'unico obiettivo di trovarci uno sponsor adeguato. Come sempre giustamente rimarca il Fedelissimo, ad oggi solo due squadre di B ne sono sprovviste, il Pescara e noi. Ma noi, in più degli altri, annoveriamo una specialista della ricerca, oltre che della boxe; quindi lasciamola lavorare, per favore.
I più maliziosi - non io - stanno tuttavia sostenendo che, sotto sotto, zitta zitta, sia proprio la Banca a porre un veto per l'ingresso di altri investitori in pubblicità. Lo scopo, insomma, da parte di quelli della Rocca sarebbe quello di farsi ancora belli senza tirare più fuori un euro. In tal senso (ne vedete altri?) resisterebbe ancora la scritta infame sotto la tribuna del Rastrello. Bieca dietrologia? Non lo sappiamo, ma se solo esistesse un minimo dubbio in tal senso, invitiamo Valentina ad agire di uppercut e di diretti in serie e di risolvere il problema di prepotenza.
Ultimo appunto: è giusto utilizzare i pettorali dei bianconeri per inneggiare alla Capitale della Cultura? Ad oggi, solo all'idea mi viene da ridere (o da piangere, dipende dai momenti), ma andiamo avanti.
Sicuramente, è da sottolineare la proposta volta alla positività di pensiero, dopo tante paturnie che soffriamo e soffriremo per un po'. Lo spazio c'è, quindi perché non sfruttarlo con un messaggio di speranza?
Ragionandoci un attimo, tuttavia, tante domande ci vengono in mente: se Capitale della Cultura saremo, chi andrà a gestire i finanziamenti che inevitabilmente arriveranno a pioggia? Ma non sarebbe tutto ciò di cattivo gusto verso le persone che hanno perso il lavoro o di aziende ed enti che, pur lavorando onestamente, sono in grande difficoltà? Davvero tale operazione porterebbe vantaggi alla città e non ai soliti noti che la hanno depredata?
Insomma, ponderiamo la scelta, discutiamone.
Intanto, visto che c'è da arrivare al 2019 e che ci sta che Valentina tardi ancora a manifestarsi, io propongo altri impattanti slogan:

SIENA CITTA' DELLA MAFIA 2013
SIENA CITTA' DELLA MASSONERIA 2014
SIENA CITTA' DELLA DELINQUENZA 2015
SIENA CITTA' DELLA TRISTEZZA 2016
SIENA CITTA' DELLA COLTURA 2017
SIENA CITTA' DEL W TUTTI 2018

3 commenti:

  1. SIENA CITTA' DELLA MAFIA 2013 VOTI 4 (ARCI GAY E NON, SINDACO DI MONTERONI, SIENA LIBERA, ROSI BINDI)
    SIENA CITTA' DELLA MASSONERIA 2014 VOTI 0 (NESSUNO OSA)
    SIENA CITTA' DELLA DELINQUENZA 2015 VOTI 17 (LE CONTRADE UN BRANCO DI DELINQUENTI)
    SIENA CITTA' DELLA TRISTEZZA 2016 VOTI 30 (I MURAIOLI DELUSI E RATTRISTITI)
    SIENA CITTA' DELLA COLTURA 2017 VOTI 2 (CENNI E MANCINI)
    SIENA CITTA' DEL W TUTTI 2018 VOTI 47777
    (TUTTI I CITTADINI OMINI DELLORTIE DONNINE COOP COMPRESI)

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  2. SPLENDIDO E SFERZANTE......come piace a me.

    Tdf

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  3. Ma io direi anche SIENA CITTA DEL FALLO TE IL PRESIDENTE 2 SEMESTRE 2017.
    Sponsor se porta lilleri bene. Se ne porta tanti meglio. Se non porta niente meglio come sono adesso (se erano inquartate erano perfette)Wsg

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