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giovedì 26 settembre 2013

La Mafia cosa fa?

Sulla Mafia sono stati scritti tomi e tomi, volumi e studi.
Tutti sappiamo cosa è la Mafia.
Eppure vi vorrei far leggere queste parole di Galileo, storico tifoso della Robur, che a me hanno fatto riflettere.
P.S. Il destino ha voluto che questo pezzo sia pubblicato proprio nel giorno delle cronache seguenti alla convocazione in tribunale di molti "illuminati" amministratori nostrali. Va da sé che ogni riferimento a persone, animali, cose sia puramente casuale.
Ci mancherebbe altro...


La mafia cosa fa?

Di solito evita che ci sia sviluppo, in modo che tutti - dico tutti - debbano rimanere nella povertà e dipendere sempre da chi, eventualmente, può aiutarli.
Faccio un esempio: qui in Toscana, se devo rifare un tetto, vado da un tecnico abilitato che mi presenterà la domanda in comune, ecc… Con la mafia è diverso il percorso: prima cosa devi interpellare il capo del posto, il quale provvederà ad eseguire lui tutte le pratiche e quindi te dovrai averne solo riconoscenza.
Nel mio scarso girovagare sono capitato in un posto meraviglioso, che si chiama Pentadattilo, a Reggio Calabria.
Mi sono detto: ma qui sarà un via vai continuo di gente! E invece no, eravamo io e mia moglie quel giorno e a quanto mi risulta è sempre così. Al mio rientro in albergo la sera dicevo al proprietario: se a San Gimignano arrivano 15-20 pullman al giorno, qui ci porterei non meno di 8 pullman (400 persone al giorno per 365 giorni), potrei così dar lavoro ad una decina di persone e creare un indotto che in totale potrebbe avere circa 6.000-10.000 euro al giorno di incassi.
Il proprietario mi risponde che non è così e che lì non deve essere fatto niente. Ok, mi rendo conto che avevo parlato troppo e mi metto in religioso silenzio.

Ma veniamo alla ROBUR.
Il Presidente dice che se si deve seminare, sentito dieci ditte, poi il lavoro lo deve fare l'undicesima ad un costo maggiore; così ho capito io, forse ho capito male e mi scuso. Mi domando: l’uso dei campi di Colle sarà dato dallo stesso ragionamento? Te non devi costruire niente perché devi usare quel sito e quindi io non ti autorizzo finanziamenti trovando cento scuse - tra l’altro l’ambiente di Colle è abbastanza ostile alla tifoseria di Siena.
Allora io mi domando: ma il nostro Babbo non è che fa come la mafia? Non devi fare perché, se lo vuoi, devi venire da me e pagare dazio? No, io francamente penso di no, penso che il Babbo non sia una setta di mafiosi... forse di massoni? No penso di no... ma allora che devo pensare? 'Un ci capisco più niente, ma sarei felicissimo se, chi può, indagasse e controllasse, esaudendo così le mie curiosità, che forse saranno anche quelle di altre persone.
Vi prego, toglietemi questo dubbio che mi tormenta da qualche anno: ma noi siamo in mano a mafiosi e massoni o no?

Risolvete questo dilemma.

Grazie

Galileo



3 commenti:

  1. Riflessione sacrosanta.
    Io penso che le porcate emerse sulla gestione Robur siano solo la punta dell'Iceberg, c'è, purtroppo, ancora molto da sapere.
    Il bello è che qualcuno è ancora convinto che si tratti solo di una squadra di calcio gestita male....

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  2. proverò ad andare un attimo controcorrente, prendendo a spunto una delle frasi ricorrenti (ed a mio modo di vedere giusta) a livello nazionale e ribaltandola, e provando a portare la discussione su un piano meno sterile.

    a Siena, chi avrebbe dovuto fornire un'alternativa a questi poteri forti e costituiti come si è comportato e cosa ha proposto negli anni?
    se posso permettermi, candidati risibili e/o alleanze accozzate senza nè capo nè coda.
    se tizio ruba, è uno schifoso, è un corrotto, arricchisce se stesso e gnao, non è che smetterà di botto perché gli è apparsa la madonna.
    se poi è tranquillo che all'"opposizione" (per scapacità o complicità poco importa) fanno di tutto affinché lui continui, continuerà all'infinito.
    in questa città da 'nt'anni non c'è l'alternativa ("vanno bene tutti" non è una risposta accettabile) e ci si continua a prendere con chi ha ruba.

    giusto, bello, nobile. ma inutile.

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  3. Mi aggancio alle considerazioni di tsu.
    Sacrosante e veritiere.
    Galileo, però, non parla mai di partiti o persone in particolare, ma di "sistema".
    Io ho l'impressione che il reale problema non stia più (anzi, non solo e non tanto) nei nostri governanti, locali o nazionali, quanto in uno strato più in alto, sovranazionale. Poi ognuno lì individui la categoria più consona alle proprie interpretazioni: mafia / massoneria / finanza easy / illuminati / rettiliani.
    Tutta gente che ormai detta legge, che noi non conosciamo e non abbiamo mai votato (l'esempio può essere fatto sui "signori" della BCE.... ma chi li ha mai votati?).
    Insomma, l'invito mio è cercare di "volare alti", in tutti i sensi.
    Di sicuro, la nostra città non produce più, da tempo, una alternativa non solo politica, ma culturale ed intellettuale. Il che, a mio avviso, è il nodo centrale della Senesità. Il perché non lo so e non lo voglio sapere, ma, tristemente, mi pare un dato di fatto.

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