Il calciomercato più pazzo del mondo

A me quando finisce il calciomercato viene un po' di tristezza.
Un po' come quando la prima pioggia autunnale spazza via l'estate.

Sono convinto che tale sensazione tocchi un po' anche la coppia Mezzaroma-Antonelli, che tanto bene hanno fatto sul calciomercato.
Il termine "bene" è usato in questo contesto in forma soggettiva, valutate le circostanze del momento che però solo la suddetta coppia conosce.
I mercati di Mezzaroma Presidente e non Mezzaroma Burattino, secondo la sua medesima interpretazione del ruolo - a partire quindi dal gennaio 2013 - hanno puntato esclusivamente verso l'accanita ricerca della vendita a tutti i costi. Che poi diventa svendita.
Il tempo ci dirà se gli acquisti misteriosi dell'estate si tradurranno in bidonate o fantastiche occasioni per plusvalenze importanti. Ad oggi abbiamo solo intravisto la qualità dei nuovi arrivati, ma, ripeto, è prestissimo per tirare le somme.
Lasciamo pertanto sospeso il giudizio per gli arrivi, anche se manca macroscopicamente una punta di fisico, a meno che non si voglia puntare tutto su Rosseti. La mia sensazione è che si sia sguarniti anche nella zona centrale di difesa, ma voglio essere positivo ed attendere le prove dei nuovi arrivati.
Concentriamoci pertanto, di necessità, sulla casella "cessioni", sempre abbondante nelle gestioni antonelliane.
Sono stati lasciati andare tanti di quelli cedibili, non tutti. Anche perché, secondo l'interpretazione antonelliana, l'intera rosa poteva essere venduta, a richiesta.
Strangolati dal DdS e, chissà, vincolati dal PI (Piano Industriale) - figure mostruose che vivono alla frontiera di diverse dimensioni, come gli UFO ed i fantasmi e pertanto accessibili solo da pochi eletti - sono partiti i migliori giocatori, tranne, per uno strano scherzo del destino, Rosina. Con sommo dispiacere, ci è parso di intuire, del nostro ds.
Se l'Italiota medio ha scelto di credere che un aereo di linea ha centrato il Pentagono l'11 settembre 2001 e che Ruby era la nipote di Mubarak, allora è giusto avallare, ad esempio, la cessione di Pegolo, miglior portiere in assoluto della massima serie l'anno passato, a soli 500.000 euro.
Ma, si sa: c'è la crisi/ siamo sfortunati/ ce l'hanno con noi/ c'avevano preso di punta/ aspettavano che si fallisse/ c'è la guerra in Siria, quindi non abbiamo potuto vendere bene i nostri gioielli.
Si spera tuttavia che questi ulteriori 4,5 milioni di euro di plusvalenza ufficiale siano compatibili con le linee programmatiche del PI (lunghe e complesse come quelle della Costituzione Italiana) e che almeno fino al prossimo weekend si sia liberi di gustarci questo affascinante campionato di B. Ci accontentiamo di poco, come vedete.
Il DdS aumenterà all'istante, ma questo ormai ce lo aspettiamo.
In definitiva, in questa maniera l'obiettivo di minimissima aspettativa dovrebbe essere stato raggiunto dal duo romano.
Io vorrei sviluppare tuttavia un pensiero di più ampio respiro. Seguitemi.
Già da queste due partite abbiamo intravisto la qualità della B: scarsa, parecchio.
Aver tenuto Terlizzi (lasciato al titolatissimo Trapani per ben 20.000 euroni in più all'anno di stipendio) ed Emeghara (per il quale al momento chiappiamo la bellezza di 1 milione di euro), non avrebbe significato cambiare niente nel cammino ossessivo dell'austerity imposta dall'alto, ma, ne sono convinto, ci avrebbe posizionati in pole position per una promozione nella massima serie, che può ancora garantire introiti importanti - circa 30 milioni di euro.
Stranissimo che un ragionamento talmente semplice lo faccia un normale tifoso come me e non sia nelle corde di un grande imprenditore come Mezzaroma.
E si badi bene: come avrete notato, ho messo da parte la passione - quella che dovrebbe muovere i tifosi di una squadra di calcio, ma a Siena non siamo più abituati - ed ho snocciolato solo un ragionamento di opportunistico management.
Concludendo, se proprio dovessi dare un aggettivo di merito a questo calciomercato, mi verrebbe da dire... (aaargh!) "inevitabile".