Il canale youtube di wiatutti!

lunedì 9 settembre 2013

Due chiacchiere con... Il Rastrello

Al termine della partita Siena - Bari abbiamo voluto intervistare un protagonista da sempre delle gare casalinghe della Robur; il signor Rastrello Rino Daus Artemio Franchi Montepaschi Arena.




G: Come devo chiamarla per fare prima, altrimenti l’intervista si finisce stasera a mezzanotte?
R: Incomincia a toglie' quell’Arena ed anche quel Montepaschi e per fa’ prima chiamami signor Rastrello, anche senza il signore comunque va bene, altrimenti l’intervista finisce subito.

G: Come mai tutta questa acredine signor Rastrello?
R: Perché voglio essere chiamato così, come mi chiamano i miei amici tifosi; loro sì che mi vogliono bene. Ricordo con affetto il mio esordio nel mondo del pallone nel lontano 8 dicembre 1938 con l’amichevole Siena – Empoli ed all’epoca mi chiamavo Rino Daus. Poi mi chiamarono Comunale e dopo mi intitolarono al compianto Artemio Franchi; ben prima di quanto fecero invece nel capoluogo di regione, anche se come al solito proverebbero a sostenere il contrario. Sono tutti nomi che mi ricordano la mia lunga storia ma l’ultimo... abbi pazienza, non mi si addice. Ma quale arena? Nelle arene ci vanno i tori in campo; qui di cornuti ce n’è solo uno... quello col fischio insomma! Io voglio essere chiamato Rastrello; un nome semplice con cui mi chiamano tutti i tifosi della Robur che è poi il nome del podere che era presente nel terreno su cui mi hanno costruito. Terreno che da allora è sempre lo stesso mentre intorno sono state aggiunte e modificate tante cose.

G: Ecco, mi racconti appunto della sua nascita.
R: Come ho detto il nome deriva dal podere presente in zona; in precedenza la conca su cui sarei sorto fu riempita con le macerie provenienti dalle vecchie costruzioni di Salicotto e poi via via fino ad arrivare al piano su cui appunto sorge il prato che ha ospitato le gesta di tantissimi calciatori del Roburrone... avanti avanti tira in porta e marca il gol! Dicevo appunto tantissimi giocatori; da quel Siena - Pisa di campionato con Erbinovi, Macchi, Passalacqua, Biasotto, Casalini, Pellegatta, Renoldi, Lenzi, Bandini, Dapas, Giangolini a quelli che hanno vinto oggi con il Bari.

G: Stupendo, si ricorda ancora la formazione di 75 anni fa; e mi dica signor Rastrello, quali calciatori ricorda con particolare affetto? Oppure anche qualcuno che invece non amava particolarmente, anche di quelli di oggi se vuole?
R: Beh, dal mio punto di vista ho chiaramente sempre adorato chi mi rispettava maggiormente, ovvero i talentuosi che mi pesticciavano con delicatezza e che meno che mai mi avrebbero alzato una zolla. Non voglio far torto a nessuno ma giusto per restare ai più recenti mi viene in mente “Genio” Fermanelli ma anche Locatelli e chiaramente il Mago D’Agostino; ieri, quando si accingeva a tirare, ero davvero rilassato, mi sono messo nella giusta tensione per offrirgli una postazione perfetta da cui far calciare il suo delizioso piede. Poi è anche uno che non macina tantissimi chilometri e va pianino; uno come me come fa a non volergli bene? Cavallo invece lo “odiavo”; sempre in scivolata, mi pestava in su e in giù per decine di volte, un patimento guardi!

G: Mi parli invece di qualche episodio extra campo di calcio che l’ha fatta arrabbiare ma anche sorridere; di qualche aneddoto particolare, insomma faccia lei signor Rastrello... posso chiamarla semplicemente Rastrello?
R: Certo che sì figliolo; ho capito che vuoi bene alla Robur come me e ti concedo di darmi del tu. Di episodi ne ricordo molti, soprattutto negli anni recenti, quelli della ribalta nazionale quando la Robur è arrivata addirittura in serie A ed ogni scusa era buona per giustificare le sconfitte subite dalla propria squadra sul nostro mitico prato... cioè io insomma. Qualcuno si attaccava alle dimensioni sostenendo che ero piccolo; 105 X 68, preciso preciso come l’Olimpico di Roma e San Siro... o cucca! C’era un altro, tal Capello allenatore della Roma, che disse che l’erba era lunga; ma quando mai, Olinto non ha mai sbagliato un taglio ed anche prima di lui sono sempre stato trattato bene. Mi ricordo Adamo ad esempio, ma anche il Sestigiani, tutti mi hanno sempre tirato a lucido ed infatti, tolto qualche locco in cerca di scuse, tutti quelli che posavano gli scarpini sul mio tappeto si sono sempre congratulati con la società per lo splendido terreno di giuoco.

G: Ecco io volevo arrivare proprio li; non voglio farti arrabbiare come all’inizio dell’intervista ma vederti oggi in quello stato mi ha un po’… diciamo rattristato!
R: Io invece sono incazzato nero; non solo stanno “seccando” la Società, ma hanno già seccato anche qualche pezzetto del mio splendido tappeto, forse la cosa più difficile da fare a Siena dopo la distruzione della Banca; ma se non erro sono riusciti anche in questa impresa ed anche in tal caso se non ho capito male c’è di mezzo qualche Romano. Ti vedo sorpreso giovanotto; pensavi non fossi informato? Guarda che i giornali che lasciano sulle tribune con il vento volano e qualcuno finisce in campo, così io ne approfitto e nell’attesa dell’impegno successivo m’imformo. Rivoglio il mio Olinto; ridatemi Olinto prima che sia troppo tardi. Un paio di anni fa volevano farmi la festa sostituendomi con il sintetico... eh sie; quasi uguale semmai. Per fa’ lavora' di più il medico sociale forse; o magari per fa' lavora' qualche amico del settore. Meno male l’ho scampata. Come quella che mi avrebbe visto soccombere per far posto ad un bell'auditorium che soprattutto un giornale locale ha appoggiato fino alla fine; fino alla fine di chi avrebbe pagato l’auditorium insomma. Forse gli stavo sui coglioni perché ero cosi rigoglioso con i miei capelli verdi mentre lui è così, così... PELATO! Scusa eh; ma questo è un episodio che mi ha dato parecchia noia e prima mi ero scordato di dirtelo.

G: Ora però facciamoci anche qualche risata; cose buffe successe nei tuoi 75 anni di vita, episodi che comunque ti hanno fatto piacere... vai pure a ruota libera Rastrello!
R: Mi viene ancora da ridere a ripensare all’omino che a fine partita correva verso la Gradinata pregando la gente di non tirare i cuscini verdi in campo mentre invece al triplice fischio, soprattutto in caso di vittoria, partiva la gara al lancio più lungo; ho visto cuscini posarsi sul cerchio di centrocampo. Poi ricordo con immenso affetto i tifosi che in qualche occasione si sono armati di pale per liberarmi dal manto di neve che mi aveva ricoperto. Con meno piacere ricordo le pisciatine di quel canino, mi pare si chiamasse Douss, spesso fatte al palo della porta; ma al cane del Presidente Paolo De Luca avrei concesso anche altro. Al cane del presidente di ora invece NO!

G: Ultima domanda Rastrello: l'evento più libidinoso?
R: Risposta troppo facile; essere pesticciato dai miei amici giocatori e dal mitico Paolo De Luca alle quattro di mattina. M’ero appisolato da poco quando tutto ad un tratto hanno acceso i fari e c’erano un sacco di tifosi festanti; una seratA speciale! Non è stata male neanche la festa per il ritorno in serie A. Eh, vedere Belen dalla mia posizione privilegiata... oioioi che ricordi! E poi visto è l’ultima risposta ti dico anche pistacchio, chiaramente perché è verde come il mio colore preferito!

G: E che c’entra il pistacchio ora?
R: Come che c’entra; ma in tutte le interviste che si rispettino l’intervistatore alla fine chiede: ”Pistacchio o stracciatella?” Io ho scelto il pistacchio, 'un ti sta bene?

G: Va benissimo Rastrello; anzi mi scuso per la dimenticanza!
R: A presto giovinotto e ricordati la cosa più importante

RIDATEMI OLINTO!

6 commenti:

  1. Qualità superiore.

    Frigidaire.

    RispondiElimina
  2. Secondo me tra i ricordi brutti c'e'anche quello dell'ignobile passerella dei due romani con beppe o'calabro. Be anche a me sarebbe piaciuto vedere la Belen da quel posizione. Specie se sotto non indossa.... Wsg

    RispondiElimina
  3. Zitto zitto WSG.........mi venne dei fili d'erba ritti e duri che parevano sintetici:)

    Rastrello

    RispondiElimina
  4. Davvero geniale! A questo punto mi piacerebbe leggere anche l'intervista al colonnino sbarbato, chi sa quante cose avrebbe da raccontare...
    AleJK

    RispondiElimina
  5. Detto da un vero artista quando scrive (e non solo) come Frigidaire ed anche da una che quando scrive non monda nespole come Ale JK mi sento davvero onorato.
    Grazie chiaramente anche agli altri a cui è piaciuto.
    Il mio ego vi ringrazia!

    RispondiElimina