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venerdì 23 gennaio 2015

Due chiacchiere con... Bastardo Senza Gloria

Dei bloggersss è sicuramente quello più apocalittico, più bello, più macho.
A me Carlo piace sostanzialmente perché, quando scrive, è uno di quelli che tira le conclusioni, abbraccia un vasto contesto, unisce i puntini.
L'ho beccato influenzato, ma, con grande spirito di sacrifizio, è stato capace di regalarci una grande intervista.
Godetevela!




- Ciao BSG, presentati al vastissimo pubblico di Wiatutti.
- Salve a tutti, mi chiamo Carlo Regina e sono Bastardo Senza Gloria. È davvero un piacere per me essere vostro ospite, visto che vi seguo ogni giorno.

- Perché mai hai scelto il nomignolo "Bastardo Senza Gloria"? 
- I Bastardi furono più volte impiegati nella storia come quelli che si introducevano nelle linee nemiche, spianando la strada alle truppe ufficiali che avrebbero in seguito concluso l'opera. Normalmente non ne tornava uno, erano senza gloria, poiché i meriti sarebbero stati tutti delle truppe ufficiali, non avrebbero trovato spazio nei libri di storia. I primi ad avvalersi dei bastardi furono gli olandesi nella baia di Hudson, erano indiani del posto.

- C'è qualche sottile rimando alla tua attività di blogger?
- Ebbene sì, è sempre stato il mio nome di battaglia. Ogni blogger usava avere il suo, io mi scelsi questo proprio per il suo significato intrinseco. Volevo che anche il nome fosse indicativo della missione che mi ero dato.

- Spiegaci la tua mission con dovizia di particolari.
- Dare una spallata al groviglio armonioso. Far prendere coscienza ai miei concittadini di potersi ribellare. Stiamo vivendo in questo limbo, dove, nonostante tutto quello che è accaduto, nessuno ha pagato. Ti sembra normale? Bisogna alzare la voce, chiedere ai vecchi prodotti della politica di farsi da parte, pretendere che chi ha partecipato al sacco di Siena non ci metta più mano. Tuttora nelle varie istituzioni siedono persone che non si sono mai opposti a quello che stava succedendo, anzi ne erano parte integrante, visto che poi sono stati nominati minati in cda o in altri incarichi. Ed ora vorrebbero rappresentare il cambiamento. Lo trovo semplicemente inammissibile.

- Pensi che la tua attività, congiuntamente a quella di altri, abbia dato qualche profitto? Insomma, lo rifaresti?
- Francamente, per ora, credo che sia servita ad alzare il livello dello scontro. Finché non vi saranno colpevoli, finché non vi sarà un ricambio profondo di chi gestisce la cosa pubblica, non potremo parlare di profitto. Il fatto che ci siano sempre più persone che ci seguono, anche in maniera critica ma pensante, lo trovo un principio di risveglio. Ognuno potrà contribuire in maniera fondamentale al risultato. Comunque sì, lo rifarei. O me ne vado, o se rimango non penso sia possibile stare ai margini della mischia.

- A proposito di stare ai margini, o dentro la mischia: parlami di questo fantomatico GABS.
- Il GABS è un idea nata durante una cena tra amici e tra coloro, ognuno con le proprie caratteristiche, che vogliono contribuire a quanto detto sopra. Ancora siamo in fase embrionale, ma l'idea ha delle potenzialità enormi. Il fatto che si possa creare una piattaforma, costituta dai blogs "liberi" e da chiunque ne voglia far parte o dare un contributo, è un programma a parer mio vincente. Dovremo solo vedere come partire, studiare un po' nei dettagli la faccenda. Ci vuole l'innesco giusto, ma come succede tra persone un po' folli, arriverà. 

- Da Presidente del GABS, cosa ti senti di promettere?
- Prometto di pianificare al più presto una iniziativa. Chiaramente ne parlerò con gli altri membri, ma penso che da qualche parte bisognerà partire. Ci vuole qualche idea, vedremo il da farsi.

- Passiamo ora alla domanda fondamentale dell'intervista: spiegaci come nasce il tuo look da uomo vero.
- Prima di tutto bisognerebbe capire cosa sia un uomo vero. Comunque, il mio look è molto semplice, amo solo un colore principalmente, mi tengo il più possibile su quello con qualche variante. Tutto qua.

- Mah, per me ti schermisci parecchio... Dato che su Wiatutti si parla sovente di Robur, cosa ne pensi della situazione attuale sul fronte tecnico e societario?
- Seguo molto attentamente i tuoi scritti sulla Robur, sono un nostalgico delle penne giornalistiche che sanno raccontare le partite. Sul fronte tecnico credo che il Siena, quando finalmente rientrerà Vergassola, diventerà quasi la macchina perfetta per questa categoria. A quel punto starà a mister Morgia trovare le giuste soluzioni, qualche ritocco lo vedo all'orizzonte. La società del Siena è adatta per questa categoria, per tornare a calcare altri campi in altre serie dobbiamo cercare rinforzi. Che essi vengano dalla ristrutturazione del Rastrello, non la vedo una cosa negativa. Anzi.  

- Fuor dai denti, vedi un'amministrazione comunale pronta a favorire la ristrutturazione del Rastrello?
- No. Vedo come sempre i soliti giochini al ribasso. A parole si dicono aperti, nei fatti nicchiano. La ristrutturazione è l'unica cosa che possiamo mettere sul piatto per trovare nuove strade di sviluppo, sia societario che di appeal per altri eventuali investitori. Per il Siena vorrebbe dire mettersi al passo con i tempi ed essere appetibile come società gloriosa di calcio.

- Girella o Fiesta?
- Girella Motta tutta la vita.

- Anche io.
- Non avevo dubbi.

- Goldrake o Mazinga?
- Goldrake, perché nel lontano settantotto è stato il primo manga giapponese che ho visto. Mazinga, le prime puntate le davano su Telelibera Firenze e dovevo andare dal Viti sotto a me, perché noi non si prendeva. Mi piaceva tanto. 

- Anche io guardavo Telelibera Firenze, la sera... Comunque anche io Goldrake.
- Dal Viti la notte un ci potevo anda'...

- Capisco. Ultima domanda: anticiclone delle Azzorre o scie chimiche?
- L'anticiclone è un fenomeno naturale, quindi sono per l'anticiclone. Le scie sono un argomento del quale in molti, tanto per cambiare, non hanno preso coscienza.

- Io sì. Grazie Presidente. Vuole aggiungere qualcosa?
- Vorrei farti una domanda. Chi ti garbava di più tra Beauty e Reika compagne di Haran Banjo?
 - Anzitutto una premessa: entrambe sono stati due sogni erotici, che hanno fortemente influito sulla mia psiche e sul mio tormentato rapporto con l'universo femminile. Due grandi potte, senza dubbio. Scelgo Reika, perché aveva dei risvolti paranoici più interessanti. Beauty era infatti la classica bomba sexy, quella da bikini sulla spiaggia di Miami, per intenderci. Reika aveva un lato oscuro intrigante. Per me comunque erano anche lesbo.
- Vero, sono state entrambe una grande palestra per l'autoerotismo adolescenziale. W.
- W.

1 commento:

  1. Caro Simone,
    intervista interessante, questa con Bsg, nostro amato Presidente del Gabs.

    Però voglio contestare questo eccesso di machismo attribuito a Carlone: per me - anche se non è del Gabs - il blogger decisamente più sexy è Elio Fanali, specie se ingellato all'uopo...

    L'eretico

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