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mercoledì 18 dicembre 2013

Cronaca dell'incontro con Bruno Valentini

All'incontro tenutosi lunedì in Comune erano presenti il Sindaco Bruno Valentini, l'assessore allo sport Tafani e quello ai lavori pubblici Paolo Mazzini.
Per i tifosi: il Presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci con il vice Silvestri, Nano, Pietro e Matteo per i V.U, Lorenzo Rosso per il club Enrico Chiesa, il presidente della Corrente Bianconera e Braccio da Montone ed il sottoscritto in rappresentanza del Muro Robur.


L'INCONTRO.
Il "clima"è stato amichevole ed informale sin dall'inizio, come giusto che sia in questi casi e come io stesso preferisco.
Abbiamo cominciato con la doverosa premessa di Nano sull'incontro avuto giovedì con Mezzaroma, il quale ha spiegato gli intenti della proprietà nel presentare ai tifosi il progetto.
Il Sindaco, affrontando la prima domanda sul progetto, se lo conoscesse e cosa ne pensasse, ha subito manifestato un certo ottimismo, per quel poco di cui anche lui era al corrente, visto che più che di proiezioni fotografiche e tecniche con i dirigenti del Siena non ha parlato, ed è ancora francamente troppo poco per dare una valutazione più approfondita in merito al tutto.
Il progetto in se stesso tra l'altro non è stato ancora depositato da nessuna parte, come ribadito anche da entrambi gli Assessori presenti.
Secondo Valentini (e l'ha ripetuto più volte) è un progetto serio, approfondito e calibrato.
Ma, allo stesso tempo, è comunque un progetto per il quale, in fase urbanistica, non decide solo il Comune.
E qui sono cominciate le dolenti note....
Infatti la Regione Toscana, muovendosi in piena autonomia rispetto alle Leggi Nazionale ed Europee, non prevede la possibilità, manifestataci in precedenza da Mezzaroma e Pallanch, di poter creare i famosi 9500 mq citati anche nel comunicato degli ultras, che in teoria non potrebbero essere fatti e resi ad uso commerciale perché non sono creabili spazi di più di 1500 mq cadauno, ma...e questa è bella!... a non meno di 120 mt l'uno dall'altro. Quindi, anche se la parte commerciale non è assolutamente preponderante nel progetto di Mezzaroma (come asserito dai presenti a quell'incontro), probabilmente andrà forse rivisto e andranno cercate modifiche idonee a non scoraggiare i "famosi" investitori olandesi.
I quali, ovviamente, sarebbero propensi sì ad investire nel rifacimento del vecchio Rino Daus, ma a fronte chiaramente di un "rientro" economico vendendo e/o affittando gli spazi venutisi a creare all'interno dello stadio stesso.
Non solo: le province sud della Toscana (ar-si-gr) devono anche fare i conti con un diverso ed ingiusto trattamento rispetto alle altre, che possono "operare" considerando non 1500 mq bensì 2500!!
Vi pare giusto? A nessuno di noi, Sindaco in primis, assolutamente no!
Su questo punto, Valentini ha promesso "battaglia" ed io gli credo.
Successivamente, su una cosa però il Sindaco è stato chiarissimo... il progetto deve essere completamente finanziato, dal primo all'ultimo mattone, in quanto, da ora in poi, nessuno si può permettere di lasciare a metà una cosa come è successo per Taverne, tra l'altro in luogo così centrale e strategico, urbanisticamente parlando, come la zona del Rastrello.
Valentini ha, al contempo, evidenziato che questo sarebbe il secondo progetto per dimensioni ed importanza che la nostra città intraprenderebbe dal dopo Guerra ad oggi. Il secondo dopo l'edificazione di S.Miniato. Direi che peggio di quell'obbrobrio sarà francamente difficile fare... e su questo siamo stati tutti d'accordo.
Il Sindaco è stato sollecitato riguardo a i lavori" lasciati a mezzo" a Taverne: è stato chiesto se i suddetti potessero inficiare in qualche modo la riuscita del progetto stadio, se insomma un segnale di buona volontà da parte di Mezzaroma, potesse aiutare la credibilità di chi si appresta a presentare uno dei progetti più complessi e rivoluzionari ed urbanisticamente importanti per la nostra città da oltre 60 anni a questa parte.
Bene, su questo punto Valentini è apparso chiaro e, per una volta, sintetico: si va verso una rescissione dell'impegno con Mezzaroma ed ai lavori penserà, se è il caso, il Comune stesso.
Secondo me, qualora dovesse "decollare" il progetto Stadio, potrebbe essere invece il Parri (che pare averci messo 50.000 "euri" sopra) a portare a termine il Centro Sportivo, evitando così che si butti tutto alle ortiche, penalizzando ulteriormente una società seria e storica come l'Asta Taverne.
Altro gravoso problema sarà rappresentato dal traffico.
Risulta infatti palese che, oltre alla copertura finanziaria che dovrà essere totale, nell'esame di fattibilità del progetto rientra anche una più ampia valutazione sui flussi di viabilità e sul traffico, appunto, nell'intera zona che va dalla fine di Pescaia allo stadio stesso, perché oltre ai notevoli benefici che si potrebbero venire a creare in futuro per un'area oggi un po' trasandata, di contro nella zona si avrà un notevole aumento del traffico: da 7/800 auto si passerebbe a 2500 (ovvero il numero "finale" dei parcheggi dello stadio), con un notevole incremento del traffico stesso. Quindi di sicuro andranno riviste strade ed incroci in fase di avvicinamento alla zona interessata.

I PASSI SUCCESSIVI:
Da ora in poi sia Mezzaroma che i suoi collaboratori dovranno presentare come promesso il progetto alle associazioni di categoria, agli enti, ai partiti politici e non ultimo al Consiglio Comunale, in una più che probabile presentazione ai capigruppo consiliari per una valutazione di massima.
Per ridiscutere e per avere dopo una più ampia assunzione di responsabilità da parte di tutte le parti in causa nello sviluppo di un progetto così importante per il Siena ma sopratutto per Siena.
Quindi il Sindaco ci ha rimandato ad altra data, in attesa delle dovute presentazioni del progetto, che ripeto, anche in comune stanno aspettando per una prima verifica di fattibilità.
A questo punto, purtroppo in tutti noi non è rimasta l'impressione che il "quantum" possa avere tempi brevissimi e questo ha lasciato e lascia oltre che un po' di amaro in bocca, una sensazione di incertezza sul futuro sia del progetto che della Robur.
Come ampiamente previsto, infatti, i tempi tra il progetto ed il Siena calcio sono assolutamente diversi, ma tutto quello che sarà possibile fare, verrà di sicuro intrapreso, soprattutto dal Comune, visto l'interesse che tale progetto non può non ingenerare nell'amministrazione pubblica.
Il Sindaco ha poi fatto il nome di Simon Pietro Salini, Romano (nova!!!), costruttore e mecenate in ambito artistico che possiede il castello di Gallico nei dintorni di Rapolano, e che in passato fu "attenzionato" in previsione di una possibile sostituzione dell'attuale proprietà.
Prima di concludere, Valentini ci ha detto che, oltre ovviamente a Mezzaroma e Pallanch, dovremo esserci anche noi tifosi al momento dell'illustrazione del progetto definitivo ai rappresentanti dei partiti della minoranza, rilanciando un'ottima idea che l'assessore Tafani ha poi presentato alla proprietà nell'incontro tenutosi, subito dopo il nostro, nella sede dell'Ac Siena.
Si parla, con un pessimo termine anglofono, di "Supporter Trust", ovvero di una rappresentanza della tifoseria alle riunioni del Cda dell'Ac Siena s.p.a.

CONSIDERAZIONI PERSONALI
La fattibilità del progetto, una volta presentato tutto, dai "lucidi" al plastico, passerà al vaglio dei rappresentanti (maggioranza e minoranza) del popolo di Siena riuniti in un Consiglio Comunale probabilmente monotematico.
La buona volontà del Sindaco è sembrata palese, la voglia di provarci c'è tutta anche grazie al lavoro pressante di Leonardo Tafani che, come dicevo nel resoconto, subito dopo ha incontrato Mezzaroma e Pallanch che si sono, anch'essi, dimostrati entusiasti e collaborativi per vedere di "aggiustare" i punti un po' intricati come il discorso sulle metrature ed il "piano del traffico".
Sono fiducioso del fatto che niente sarà lasciato intentato, anche se purtroppo, proprio le volumetrie per il commerciale e il discorso sul traffico sono problemi gravosi, così come la scarsità del tempo rimasto a disposizione per avviare il progetto e, al contempo, mantenere in vita la quotidiana gestione societaria.
Per ciò che riguarda Salini, sono personalmente a conoscenza che, in un passato abbastanza recente, furono ben due i tentativi di coinvolgerlo nel Siena.
Salini ha una decina di figli avuti da quattro mogli diverse, ma è solo uno l'interlocutore che andava - ed andrebbe ancora oggi - sentito, ovvero il maggiore Pietro che è a capo di un'impresa (Gruppo Salini-Impregilo) che conta circa 20.000 dipendenti e che sta finendo di costruire, tra le altre cose, una diga pazzesca in Etiopia (una delle mogli è, appunto, etiope), al confine con il Kenia.
Era lui il personaggio misterioso al quale, ogni tanto, accennavo nelle chiacchiere in questi tempi.
Il legame del padre con Siena (oltre al castello di Gallico che invito a vedere via web e dove sono conservate opere d'arte dal 1300 in avanti fra cui una Madonna con Bambino che Simon Pietro acquistò negli anni '80 da mio nonno pagando, "sull'unghia", circa 200 milioni dell'epoca) si accentuerà in previsione del discorso Capitale della Cultura 2019.
Il "vecchio", infatti, potrebbe essere interessato ad esporre al Santa Maria, col "giovane", ipotizzo, che si potrebbe occupare della messa a norma degli impianti all'interno e della parte retrostante l'antico Spedale, quella che "guarda" sul Fosso di S.Ansano.

Cuorenero

3 commenti:

  1. Esce Mezzaroma entra Salini....Sempre romano è ma mi pare parecchio più facoltoso....

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  2. Si ma facoltoso quanto vuoi ma ci vuole stomaco per rilevare la Robur in questo momento...per il progetto stadio mi pare di capire che i tempi non sono proprio brevissimi come forse il Siena avrebbe bisogno

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  3. La fattibilità urbanistica é stata verificata o si parla di aria fritta? Per una variante ci vuole un annetto, se va bene. I tempi di autorizzazione (eventuale) sono stati stimati? A quando la prima pietra? Una previsione ("alta alta") sul cronoprogramma dei lavori é stato prevista? E do per scontato che non ci costa niente. Un conto sono le chiacchiere e le volontà, un altro é cominciare. Certo é che se non si comincia mai... sarebbe un regalo bellissimo per la nostra Robur.

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