Chas W. Freeman, vicesegretario alla Difesa per gli affari di sicurezza internazionale dal 1993 al 1994, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Arabia Saudita durante le operazioni Desert Shield e Desert Storm, noto in ambito diplomatico per essere stato vice segretario di Stato per gli affari africani durante la storica mediazione statunitense per l’indipendenza della Namibia dal Sud Africa e del ritiro delle truppe cubane dall’Angola, ha lavorato come Vice Capo Missione e Incaricato d’Affari nelle ambasciate americane sia a Bangkok (1984-1986) che a Pechino (1981-1984), dal 1979 al 1981 è stato Direttore per gli Affari Cinesi presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ed è stato il principale interprete americano durante la storica visita del presidente Richard Nixon in Cina nel 1972. Convenite che questo non è un putiniano terrapiattista?
Bene, ciò stabilito (speriamo), ecco cosa l'ex famosissimo ambasciatore USA ha da dire riguardo ad Hamas e soprattutto della sua genesi: "Israele ha fondato Hamas. Era un progetto dello Shin Bet, che aveva la sensazione di poterlo usare per entrare nell'OLP. L'organizzazione Hamas era un accanito oppositore del nazionalismo palestinese e si scontrò ripetutamente con l'OLP e, ovviamente, con Fatah. E ci furono scontri armati nei campus universitari negli anni '70 e '80, dove Hamas attaccò l'OLP, il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina e altri gruppi, con mazze e catene. Questo accadeva prima che le armi da fuoco diventassero prominenti nei territori occupati". Tutto chiaro? Bene, seguitiamo. Ancora Freeman: "Permettendo l'emergere dell'islamismo radicale, Israele stava seguendo le orme dei successivi governi britannico e americano e della loro politica del 'nemico del mio nemico è mio amico'. In effetti, gli stessi Fratelli Musulmani, levatrice di Hamas, sono una creazione del colonialismo britannico. Negli anni '20 gli inglesi, allora governanti coloniali dell'Egitto, contribuirono a creare i Fratelli Musulmani come mezzo per tenere sotto controllo il nazionalismo egiziano e l'anticolonialismo". Capito come funziona? Capito che i fanatici gruppi terroristi musulmani sono una creazione del civile Occidente? No, non vi torna? Non si crede nemmeno più ad un ambasciatore ammerigano? Ok.
Allora passiamo a Yitzhak Segev, ex governatore militare israeliano di Gaza negli anni '80: "Ho personalmente contribuito a finanziare il movimento islamico palestinese come contrappeso ai laici e alla sinistra dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina e al partito Fatah, guidato da Yasser Arafat. Il governo israeliano mi ha dato un budget, che il governo militare di Gaza ha girato alle moschee dei Fratelli Musulmani. Ho finanziato Hamas con il denaro dei contribuenti israeliani, che è stato poi utilizzato per uccidere le stesse persone che lo finanziavano". Bene, chiaro adesso? E' credibile il governatore israeliano che ammette di avere finanziato la nascita di Hamas? No, nemmeno lui? Ottimo.
Allora sentiamo Avner Cohen, ex funzionario israeliano per gli affari religiosi che ha lavorato a Gaza per più di venti anni e che a metà anni '80 scrisse un rapporto ai suoi superiori dicendo che stavano sbagliando a sostenere gli islamisti contro i laici palestinesi. Parlando di Hamas: "Io suggerisco di concentrare inostri sforzi sulla ricerca di modi per spezzare questo mostro prima che questa realtà ci venga in faccia". Siete stati alfine convinti da questo funzionario israeliano profondo conoscitori di fatti religiosi? No, non va bene nemmeno lui? Ok. Ovvia, seguitiamo ad ascoltarlo: "Invece di frenare gli islamisti di Gaza fin dall'inizio, Israele per anni li ha tollerati e, in alcuni casi, incoraggiati come contrappeso ai nazionalisti laici dell'OLP e alla sua fazione dominante, Fatah di Yasser Arafat. Israele ha collaborato con un religioso storpio e mezzo cieco di nome Sheukh Ahmed Yassin, proprio mentre stava gettando le basi per quello che sarebbe diventato Hamas". Non vi convince nemmeno lui? Ok, avanti un altro.
Leggiamo quindi il settimanale israeliano "Koteret Rashit": "Le associazioni islamiche così come l'università erano state sostenute e incoraggiate dall'autorità militare israeliana ed erano autorizzate a ricevere pagamenti in denaro dall'estero". Oh, questo è un giornale israeliano, a lui crederete, no? Nooo?
Ovvia, allora sentiamo Robert Dreyfuss, giornalista americano profondo esperto di roba mediorientale: "A partire dal 1967, gli israeliani iniziarono a incoraggiare o permettere agli islamisti nelle aree di Gaza e Cisgiordania, tra la popolazione palestinese in esilio, di prosperare. Le statistiche sono davvero sconcertanti. A Gaza, ad esempio, tra il 1967 e il 1987, quando fu fondata Hamas, il numero delle moschee è triplicato. E gran parte di questo proviene da flussi di denaro provenienti dall'esterno di Gaza, da ricchi islamici conservatori in Arabia Saudita e altrove. Ma, ovviamente, nulla di tutto ciò sarebbe potuto accadere senza che gli israeliani avessero guardato con approvazione la cosa. Ci sono molte prove che i servizi segreti israeliani, in particolare lo Shin Bet e le autorità militari di occupazione, abbiano incoraggiato la crescita dei Fratelli Musulmani e la fondazione di Hamas nei Territori palestinesi". Tutto chiaro? No, eh? Vabbè...
Ed ecco l'ex agente della CIA, Joe Trento: "La cosa interessante di Hamas è che è una creazione del Mossad! L'hanno fondata per poterla penetrare e hanno avuto l'arroganza di pensare di poter controllare cosa hanno creato. Poi è cresciuta, è diventata un problema". Oh, questo è della CIA...
E seguitiamo con i tizi della CIA. Stavolta tocca a Martha Kessler, analista senior: "Abbiamo visto Israele coltivare l'Islam come contrappeso al nazionalismo palestinese. Gli stessi gruppi islamici "coltivati" da Israele negli anni '70 divennero Hamas negli anni '80, che divenne poi il più grande incubo di Israele negli anni '90. La cosa assurda, però, è che anche dopo che Hamas ha mostrato tutta la sua pericolosità il sostegno dello Shabak non è mai mancato. Ci sono molti modi per aiutare un'organizzazione di quel tipo. Uno di questi è dargli armi e denaro. Un altro è far giungere all'organizzazione in questione le armi e il denaro, senza intercettarli e sequestrarli, cosa che Israele, purtroppo, ha fatto con perseveranza, senza fermare questa follia". Niente, non si crede nemmeno a questa.
La giornalista e scrittrice Jeanne Christophe Brisard, addirittura dice: "Hamas è sostenuta anche da gruppi che si trovano in Europa e negli Stati Uniti e ci sono molti affari legati ai finanziamenti di Hamas negli USA". No, non credibile?
Abdoul Salam Mohamad è stato un dirigente di Hamas: "Vuole sapere dei legami tra Israele e Hamas? Ci ho messo un po' di tempo a scoprire la verità. Poi ho avuto tutto chiaro. E presero un senso anche gli strani incontri che alcuni dei miei compagni di lotta facevano con personaggi a me misteriosi. Lo Shabak ha fatto di tutto per aiutarci a nascere e a diventare forti come lo siamo diventati oggi. Se qualcuno prende ordini dagli israeliani? Non credo. Penso sia più un incontro di rispettivi affari, di rispettive convenienze. La pace non conviene a nessuno". Tutto falso?
Tutti antisemiti. Tutti tutti tutti. Oh, l'ultimo sapete chi è? Il palestinese Josep Borrell: "Israele ha creato Hamas e Hamas è stato finanziato dal governo israeliano".
Potrei continuare per due giorni interi, ma si finisce qui, dai. Chi non ha capito ora, ha un po' di problemi.

E quindi?
RispondiEliminaBoh. Te che pensi? Al-Mutanabbi
EliminaI perché e i percome ,non cambiano le idee che uno ha... è come per le due parti nella politica italiana.,ognuno rimane nella sua...
RispondiEliminaFratelli Musulmani, Hamas, Talebani .... ma quanto ci sentiamo furbi in occidente? Finanziamo mostri per obiettivi politici di breve periodo che puntualmente nel lungo periodo ci si ritorgono contro, e francamente qualche dubbio mi viene anche guardando le cose in casa nostra, le BR per esempio, che poi toglierle di mezzo non è stato proprio indolore, ma così sembrano fare quelli furbi (che francamente sono peggio di quelli bravi). Cecco
RispondiEliminaW. Finalmente qualcuno che commenta l'articolo scritto con argomentazione. Già, il senso è proprio questo: creo un mostro per vantaggi di tipo geopolitico, poi il mostro mi si rivolta contro. Aggiungo che spessissimo il mostro serve all'Occidente per creare casini immensi per avvantaggiare l'intervento dell'Occidente: un caso? Relativamente alle BR, direi che ormai i legami fra servizi segreti e certi capi sono ormai assodati. Per cui... Al-Mutanabbi
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