E così un altro Paglio bello, combattuto, sanguigno, popolare è stato disputato. Ha vinto, per puro caso, tale Tittia, fantino che si farà, su una cavalla che ha avuto la meglio su tanti altri barberi - i migliori - che i dieci capitani hanno scelto con accurata attenzione. Noi la finiamo qui, il nostro commento è terminato. Passiamo ora la parola agli altri.
Già, perché il Paglio tendenzialmente è formato da due grandi categorie: gli Esperti e i gazzillori. La categoria degli Esperti va a sfere concentriche, che si allargano man mano che si esce dalla élite dei conoscitori. In prima battuta chiaramente i capitani, poi quelli che sanno tutto sui 500 cavalli da Paglio, quindi quelli che vanno a vedere le sgambature a Mociano, e così via. Poi ci sono i gazzillori, ormai tutti quelli che di questo Paglio veramente si sono rotti il cazzo. Ecco, Wiatutti oggi cede la parola a questi ultimi, riprendendo direttamente i loro commenti dai siti social, che gli Esperti vietano di commentare, salvo poi leggerli tutti i giorni, se non crearne di nuovi.
DF: "Ares, Turbine, Tempesta, Scangeo, Grandine, Brigante, Tamurè...eccoli i fantini del palio, vergognosi...vergognosi davvero.."
TS:"Vergognosi quei capitani che li montano per fare un favore a Tittia"
FA: "SENESI..... "RIAPPROPRIATEVI" DEL PALIO...... SE GLI VOLETE BENE..!!!!!"
WV: "Onore alla Selva....Meno a tutti i dirigenti "schiavi" che stanno facendo finire il Palio"
AG: "Complimenti a tutti i Capitani e a tutti i popoli! Abbiamo consegnato la festa ad un fantino! Bravi tutti"
LDF: "Il palio è finito ma lo schifo sono le nostre dirigenze"
SS: "Se l'è apparecchiato e se l'è mangiato. Poco da dire, bravo a fare politica e bravo a cavallo. Nei panni dei dirigenti comunque qualche domanda sulla strada presa in questi anni, me la farei..... Io questi grandi big e i loro discepoli, li terrei un po' in meritato riposo"
SC: "Palio da vomito"
SG: "5 pali di fila, bravo quanto vi pare ma se' apparecchiato come gli è parso... si so divertiti a guardallo vince anche stasera questi bravi capitani"
LR: "Ma si smette? È diventata la sagra del locco"
MSGA: "Palio regalato dai capitàni delle altre nove. Tanto vale correre senza giubbetti….. tanto e inutile"
GR: "Felice per gli amici della Selva. Ma il Palio così è da vomito"
MF: "Chiediamo all'Arcivescovo di celebrare una Messa solenne da requiem in suffragio del Palio di Siena, che, in veneranda età, e dopo lunga 'carriera', questa sera ci ha lasciato con repentina morte"
LG: "Con tutto rispetto per Siena e i suoi contradaioli ( sono di Monteriggioni protettore Drago) ..ma il Palio lo fanno i fantini e non più le contrade..Tittia bravo.. ma sempre di più i dirigenti si fanno condizionare dalle scuderie o DALLA SCUDERIA ... non si può scegliere un lotto con una sola punta... se poi il Fantino più bravo, più imprenditore, con ormai potere assoluto ...ha anche il " culo" che l unica punta finisce e al Drago alla Selva o al Leocorno ..contrade che non danno pressione...più di tanto....NON È PIÙ PALIO ..MA IPPICA."
LN: "Ma credo che Siena si meriti più di 3 fantini 7 comparse e 17 chierichetti, rivoglio i fantini di contrada meglio se con il codice 726 rivoglio il palio".
Ok, basta dai. Abbiamo dato anche troppo spazio ai non Esperti, ma sapete bene che questo blog ha in animo di far parlare tutti, soprattutto gli ultimi.
Ultimo nostro pensiero. A me sono arrivati molti commenti di amici non di Siena, appassionati prima di contrada e poi di palio (quindi direi ben istruiti...). Gente invitata, venuta a Siena, che ha ascoltato, guardato i nostri gioielli, inteso cosa sia la comunità; gente di Milano, Napoli, Perugia e così via. I loro commenti sono stati tutti unanimi: intervenite, perché il giochino vi è sfuggito di mano. Ecco, ora sta succedendo questo: che il grido di allarme arriva dai nostri amici dall'esterno, che ci avvertono che noi stiamo distruggendo tutto. Ma la cosa che questi miei amici non hanno capito (nei prossimi giorni glielo spiegherò) è che al Senese (a tanti, ma non a tutti) piace evidentemente prenderlo nel culo, per cui non vi è altra soluzione che quella che ci sta capitando.
E ora la palla ripassa in mano agli Esperti. Buon divertimento.
Io, da perfetto gazzilloro, sono felice di pagare il protettorato perché anche a questo giro s'è dato una mano a Giovanni, ma Giovanni al prossimo giro monta da noi, me l'ha assicurato uno di Poggibonsi che stasa il bottino col tubo a duemila atmosfere e che sa tutto perché ha una quota (l'1,73%) di un cavallo iscritto al protocollo e alle corse a Monteroni l'ho sentito dare del tu a Gionata, Beppe e Elias.
RispondiEliminaanche 50 anni fa si chiamavano i fantini per nome. magari sono cambiate le contrade e le dirigenze. poi tutti i lavori onesti vanno bene, stasare il bottino vale come lavorare in banca.
EliminaRidurre la passione di un popolo allo sperare nel 10% di possibilità che la sorte faccia entrare in stalla il prescelto di sua maestà. Che brutta fine.
RispondiEliminaRagazzi gnamo, c'è anche altro nella vita altre al Palio miserabile degli ultimi anni post mortem Mari, ad esempio c'è la Robur, oppure trasferirsi tipo a Bali o Saigon.
RispondiEliminaIl Granacci
Mi pare ci si svegli con 20 anni di ritardo. Perché se davvero pensate che fino a qualche anno fa il palio fosse sempre in mano alle dirigenze allora c'è poca onestà intellettuale. Diciamo che la convenienza del fantino di turno non collima con la convenienza di una maggioranza che fino a ieri è stata zitta perché comunque gli girava benino uguale. Quindi niente, ora funziona così. L'alternativa è rischiare, ma siccome dalle interviste ai dirigenti li sento tutti felici e contenti, bene così. Seguito.
RispondiEliminaSanguebianconero
Mah, personalmente non mi sveglio ora. Fo questi discorsi DA ANNI, per cui... Al-Mutanabbi
EliminaIntelligente di sicuro, furbo non lo so. Senza dirti tanti "dai,dai" ( come va tanto di moda ora) se gli fai una domanda ,anche se è in trionfo sulle spalle dei contradaioli, ti risponde lucidissimo. È l 'indiscusso re di questo gioco ed evidentemente,grazie alla sua politica ,è riuscito a fortificare l' assolutismo della sua monarchia fino ad imporre quello che abbiamo visto ieri pomeriggio. Non importa dove e per chi correre, l'importante è che ci sia soltanto il "suo" cavallo e che vada in sorte ad uno dei suoi vassalli. 8 possibilità su 10 sono una buona percentuale di vittoria e per lui come detto, conta soltanto questo.
RispondiEliminaCapitani: liberatevi da questo giogo!!
Lui è un grande stratega e un manipolatore . Ha imparato bene da Gigi Bruschelli. Ma lo schifo vero lo fanno i capitanetti, tutti in fila a pecora ad assecondare le voglie di quella mezza sega . Non è il palio di Siena questo, è il palio di un fantino. Schifo
RispondiEliminaAnche qui, tutto vero eh... Ma essendo ormai vecchiotto sentivo fare pressappoco i soliti discorsi quando Aceto e l'Oca sembravano aver cambiato le regole del Palio (e allora i dirigenti e le contrade erano quelle che oggi tutti sembrano rimpiangere), poi è arrivato Trecciolino e tutti arrabbiati con lui, me compreso, perché il Palio non era più quello di Aceto (anche con Aceto comunque si rimpiangevano i tempi di Ciancone), e poi è arrivato il Tittia e tutti a rimpiangere i bei tempi andati, ecco, qui ho smesso di rimpiangere perché alla fine secondo me l'unica differenza la fanno i social che fanno chiacchere chiunque, compreso quelli che del Palio non sanno una sega e soprattutto gl'importa una sega e la verità vera sapete qual'è: ha vinto la Selva e quell'altri si sono ripurgati (compreso me) e se non so' boni a monta' il Tittia quando c'hanno un cavallo bono non è certo colpa del Tittia... Cecco
RispondiEliminaMa nessuno dice che è colpa del Tittia. Anzi… Colpa dei social, chiudiamoli. Al-Mutanabbi
EliminaNoe, non mi hai capito del tutto, certi puristi del Palio quando questo giochino lo faceva Trecciolino stavano zitti perché la situazione li favoriva, oggi non li favorisce più e allora giù chiacchiere, ecco, io sono giunto alla conclusione che spesso dietro a certi moralismi più che altro ci sono interessi di parte e quindi ho smesso di scandalizzarmi. Cecco
EliminaQuando il 21 Maggio vidi la mia bandiera uscire al piano di sopra ho tirato quasi un sospiro di sollievo, perché sapevo che questa carriera sarebbe stata fonte di incazzature clamorose. Appartengo a una Contrada di quelle cosiddette "grandi", anche piuttosto affamata di vittoria.
RispondiEliminaMA... in questo Palio non vince più chi ha più fame e/o mette più soldi in Piazza, come accadeva (spesso, ma non sempre!) una volta. E' diventata una corsa regolare, dove vince sempre e comunque il più forte, quindi i partiti e gli accordi segreti che vengono raccontati ai forestieri, suscitando la loro ilarità e la loro curiosità, aspetti che differenzia(va)no il Palio da ogni altra gara ippica, o sono diventati praticamente inutili e superflui, o non esistono più.
Hai voglia a dire che prima di Tittìa ci sono stati Aceto e Trecciolino, ma questi ultimi due non avevano il viziaccio di andare a montare sulle POLTRONE, più che sulle Contrade. Specialmente Trecciolino si è preso GROSSE responsabilità, montando in Contrade grosse e affamatissime, dimostrando un notevole coraggio (un esempio su tutte, nell'Istrice nel 2000: se non avesse girato iperstretto al Casato, peraltro lasciandoci il ginocchio, lo avrebbe sorpassato lo scosso della Torre, che avrebbe vinto e dato la cuffia proprio all'Istrice), e spesso e volentieri vincendo le sue scommesse (anche la Torre nel 2005 e l'Onda nel 2012, questi ultimi pronti a dargliene quante ne reggeva se avesse perso quel Palio!), che piaccia o no.
Tittìa va a montare le contrade più calme (Selva, Giraffa e Drago, senza rivali), meno affamate e in situazioni IPERCOMODE, poi dopo il famoso episodio del 2015 guai a montare dove c'è la rivale in Piazza... con unica eccezione lo scorso anno nel Leco, chissà perché... Sarà anche bravo, ma... E' UN BEL MERDONE! e noi ci stiamo facendo comandare da un merdone.
Ha ragione Wiatutti, al Senese piace prenderlo nel sottocoda, ne abbiamo tante dimostrazioni putroppo (MPS...).
E tanti foresti si sono accorti che il giochino si è rotto, e se devono venire a Siena... evitano accuratamente questi giorni (lavoro nel turismo e quindi so bene di cosa parlo).
Ebbene sì, si sta aprendo una piccola crepa, che diventerà sempre più larga. Questo Paglio fa cacare, ma evidentemente non solo a me. Parecchia gente già “istruita” (vedi il senso del termine nell’ articolo) nel borgo polveroso non verrà più. Ci accontenteremo dei tifosi del Massaciussets. Al-Mutanabbi
Eliminamah, magari nel borgo ci verranno invece, perché rispetto a tante altre realtà siamo ancora una piacevole eccezione per trascorrere una vacanza. ma se nei giorni di Palio resteranno vuote le camere, non stupiamoci! per fortuna lavoriamo anche negli altri giorni tra fine Marzo e Ognissanti, più le festività invernali e la Strade Bianche, ormai diventata da anni il primissimo evento di Siena per interesse e partecipazione.
EliminaHa scelto di guadagnare meno e divertirsi. Semplice. Quell'altro, che era secondo me
Eliminaparecchio peggio di lui da un punto di vista morale, non lo faceva per coraggio, lo faceva pe guadrini. Li andava bene anche alle grandi. Comoda è. Cambiano i tempi e le strategie. Parlare di palio che non è più come hnz volta e allo stesso tempo jnvocare più turismo mi sembra una bella contraddizione ideologica. Per vedere siena ci sono 357 giorni, se in quegli 8 giorni stessero a casa farebbero un piacere a tanti. Ma non vi va bene nemmeno così. Vorreste la botte piena e la serva briaa ma un funziona così.
Ilfintotonto
Guadagnare meno? Ma caro Fintotonto, questo favoloso omo che si vuole solo divertire è a libro paga di 12 contrade, è ricco anche se non monta nemmeno.... e il paragone morale con un morto scusa ma è miserabile.
EliminaDuro di Menta
Fermo fermo duro di menta, non facevo certo paragoni con il povero Andrea che ben conoscevo, il mio era un confronto con quello di Valiano e che, in maniera più articolata, vedo che ha fatto anche tdf. Faccio parte della categoria delle persone di merda e lo so, ma scrivo e dico quello che penso senza troppi fronzoli. Se si è fatto questa fine probabilmente sarà colpa un po di tutti, di quelli come me, e di quelli che non vogliono togliersi il prosciutto dagli occhi o continuare a guardare il dito senza vedere la luna. Scusate la retorica.
EliminaIlfintotonto
Avevo male inteso il tuo riferimento, grazie della precisazione. Tra Duri di Menta e Fintitonti del resto penso ci possa essere sintonia!
EliminaResto comunque dell'avviso che l'omino riesce a guadagnare lo stesso un botto di guadrini, rischiando niente in contrade fresche di vittoria e senza rivali (o ben "impacchettate" come agosto scorso). Pagato da quasi tutte, sceglie i cavalli, rischia quasi zero.... grazie omino per aver dimostrato che oramai qui a Sienina o siamo scemi o siamo corrotti.
Duro di Menta
Beh, siamo o no “…una città di merda fatta di gente di merda”? ha ragione Supersimo.
RispondiEliminaFra la gente di merda ci sono anche certi commentatori, lo vorrei dire. Al-Mutanabbi
EliminaTutti questi dirigenti di contradone che non vincono da più di venti anni e tirano a perdere basta che lo vincaTittia nella Selva nel Drago o nel Leco, ecco per me fanno a mezzo con quel furbacchione , si mettono in tasca i quattrini, non ci sono dubbi, altrimenti sarebbero da legare.
RispondiEliminaOnore all'Anonimo qui sopra che ha scritto quello che quasi tutti pensiamo.... o ci fanno o ci sono.
EliminaIl Granacci
La differenza è che Aceto era la punta ma diveva contrastare Canapino Cianchino Bastiano ecc e vincevano pure i Tremoto Casula Falchino Bucefalo ecc. e pure il Trecciolino aveva il Pesse il Bufera il Dè ecc. ... le contrade non erano quasi tutte solo dal top ma c'erano diversi monticini... ora pare siamo diventati cretini e pensiamo di sovvertire il calcolo delle probabilità... fa pena via, il paragone col passato non regge.
RispondiEliminaDuro di Menta
Buongiorno; argomento spinoso e complesso.
RispondiEliminaInnanzitutto il giochino non è cambiato da ora ma è da un bel po' ovvero dall'inizio del secolo quando alcune Contrade tra cui la mia si sono servite dell'opera del Bruschelli per portare il Cencio a "casa" grazie a tanti, tanti, tanti soldi messi in campo per sovvertire quello che magari era un pronostico basato solo sul cavallo toccato in sorte. I pellegrinaggi invernali dai fantini c'erano allora e ci sono ora così come c'era chi andava da uno e chi andava da altri proprio come ora; la lista dei cavalli su cui sarebbe venuto a montare il fantino da cui eri andato in pellegrinaggio veniva data allora come oggi. Quante volte alla tratta sentivi dire che avevano saltato solo una o due contrade semplicemente perché magari si, avevi un cavallo da Palio, però uno meglio del tuo era andato in una Contrada dove sarebbe appunto andato il fantino che avevi foraggiato in inverno. Certamente c'è una sostanziale differenza tra Trecciolino e Tittia come qualcuno ha ricordato. Entrambi come tutti alla ricerca della gloria; il primo accettava Contrade con astinenze pesanti, cavalli non sempre favoritissimi ma con dietro montagne di soldi che però non sempre equivalgono alla vittoria perché senza cavallo possono valere come i soldi del Monopoli. Il Tittia invece, dopo i primi tre palii nell'Oca, proprio come il Bruschelli, ha fatto scelte diverse impostando tutto sulla gloria del vincere andando sempre a cercare il miglior cavallo e quindi correre sul cavallo NUMERO UNO. Ha cercato anche altro ma nel Palio esistono anche le nemiche e sappiamo come finì quindi meglio Contrade diciamo più tranquille e mi pare si veda bene. Unico modo per sovvertire lo scontato pronostico è l'ultimo tassello del puzzle del Palio, l'ordine ai canapi, dove invece anche stavolta ha preso il posto migliore.
Oggi, a 38 anni, raggiunge le 10 vittorie proprio come il suo mentore nel 2005 a 37 anni ma con una politica diversa; non piace?
OK; ma oggi come allora sono le Dirigenze a doverla cambiare e dico tutte; non solo quelle che sono fuori dal pellegrinaggio da "Giovanni" (forse la meta è diversa ma sempre in pellegrinaggio vanno) solo perché semplicemente vorrebbero farne parte.
Certamente in tutto questo ha influito anche la prematura scomparsa di Andrea Mari che offriva una monta validissima a cui affidare un cavallo top. SEGUE
Mi sono immaginato un Palio come quello appena corso nell'epoca di Trecciolino e credo che avremmo assistito, dopo una o due mosse false, alla classica cavallata data dal "sicario" di turno individuato nel tondino in attesa di rientrare tra i canapi, per disturbare la "nemica" o addirittura la "favorita" tra i canapi, quella è una scelta e solo una può essere fatta. Ed invece nulla di tutto questo, certo ora i cavalli sono davvero super allenati, super in forma, super preparati al canapo; insomma mai viste 9 statue allineate sul canape in modo perfetto ed in ordine come stavolta ma certi comportamenti sono figli dell'evoluzione della mossa che avviene con lo scorrere dei minuti e in quello scorrere, prima, ho sempre visto la mano, e i soldi, di qualche fantino/Contrada che ha creato il presupposto per poter partire. Stavolta 40/45 minuti uno uguale all'altro, mai visto.
RispondiEliminaInoltre mi disturba vedere poi comportamenti, alla mossa ed in corsa, che nulla hanno a che fare col giubbetto indossato ma semmai derivano da rapporti personali e questo è il primo aspetto da censurare.
In questi giorni passati ad ascoltare gli "espertoni" in TV ho colto poche parole prive di banalità; ad esempio quelle di Alarico Rossi dell’Onda così come quelle di Giovanni Neri del Nicchio che ha detto più o meno che un Palio di questo tipo fornisce anche comode scuse ai Capitani; vince sempre uno ma quell'altri non perdono, ormai non perde più nessuno.
Io la soluzione non ce l'ho ma una cosa su tutte la farei; proibirei ai fantini di essere proprietari dei cavalli perché tanto nasce anche da lì.
La Contrada fa la Contrada; il Proprietario di cavalli fa il Proprietario di cavalli ed il fantino fa il fantino ovvero il pilota. Ti prendo, ti pago e ci si rivede al prossimo Palio. Troppi scambi di ruoli, troppi intrecci economici usati anche in ambito paliesco, se volete si parla anche di questi.
Scusate se sono stato lungo ma è un argomento che mi appassiona e di cui ascolterò con attenzione le vostre risposte.
E comunque la Selva ha vinto; bravi loro e chi perde un cogliona.
TDF
Ultima frase da confermare. Una nota. L’avere delle statue di sale per 40 minuti, a parte qualcuno richiamato e non, fa sì che si abbia un encomio dal mossiere (graaaazie) e che si abbia un diverso appeal con gli animalai. Siamo sempre più vicini alle gabbie in partenza. Al-Mutanabbi
EliminaChi mette l sabbione pe' l omini in piazza
RispondiEliminaChi mette l tufino pe' imbrogli e cavalli
Ognuno dimostra qual e' la su' razza
Ognuno dimostra qual sian i modelli
I comportamenti e tradizioni
Ognuno li sceglie e poi segue quelli
Chi china la testa e ubbidisce ai pettoni
Chi di palle ha tre paia (6)
E chi ha perso i coglioni
Chi prese capraia e monteriggioni
Chi molto lui abbaia coda ciondoloni
Chi l santo festeggia che un vole l inganni
E chi prima lui briga e poi bela pe' danni
Giù le mani dal Tittia!
RispondiEliminaIla sorriso durbans
Il Palio del Tittia è una tappa del suo calendario. Una corsa al pari delle altre a giro per l'Italia.
RispondiEliminaUn amico che ha sempre avuto i cavalli e li porta anche fuori Siena quando prima della tratta si parlava degli sgabelli che il Tittia avrebbe imposto, mi aveva già detto per filo e per segno chi montava chi rimaneva fermo un giro e perché, in base a come Giovannino aveva disposto le pedine a Ferrara, Legnano, ecc.
Sicché se i capitani non sono nemmeno capaci di mettere un confine tra il Palio e le altre corse e paliotto di fuori si può anche smettere di offendersi se nei paliotti fanno la parodia di Siena, perché siamo già noi la parodia del Palio
Mi sa che è la Verità. Personalmente difatti ho smesso da un po' di perculare gli altri. "Siamo già noi la parodia del Palio" è la amarissima verità. Complimenti. Al-Mutanabbi
EliminaConcordo praticamente con tutti i post pubblicati. Aggiungo che non mi era mai capitato di non sentire parlare piú della carriera da parte dei senesi a poche ore della vittoria del Tittia. Sarà che il Palio in realtà era già stato deciso il giorno della Tratta. Mi chiedo se la solita accoppiata avesse vinto chessó nell’Aquila, se avremmo letto gli stessi commenti. Il fatto è che siamo tutti incazzati ma anche amareggiati che una Contrada in questo secolo abbia vinto di media ogni tre anni. Mai successo.
RispondiEliminaMah, francamente io faccio i miei ragionamenti totalmente al di là di chi vince il drappellone. Tuttavia penso che il discorso che fai rispecchi la realtà, o parte della realtà. Abbiamo più volte visto che le contrade ed i contradaioli faticano a proporre soluzioni comuni e vanno avanti sulla convenienza del momento. Il che è insito nella loro costituzione, però a mio avviso, di fronte a minacce comuni, la risposta dovrebbe essere comune. Al-Mutanabbi
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