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lunedì 7 gennaio 2019

Il pagellone di fine anno

Fine del girone d'andata! Robur che si trova in piena zona pleiof, abbastanza lontana dalle prime in classifica, con qualche partita ancora da recuperare. Nel bailamme di questo grottesco girone dantesco, andiamo a stilare il consueto pagellone di metà campionato, affibbiando il voto solo a chi è sceso fisicamente in campo, anche per pochi secondi.
CONTINI - Un Portiere con la P maiuscola, che ha tutto per fare una grande carriera. Non commette un errore e soprattutto compie una serie di parate molto difficili. #ioNONstoconpane. 7,5
BELMONTE - Gioca le prime partite a basso ritmo e con qualche chilo di troppo, poi sparisce, fino all'operazione al menisco. Forza, ce la possiamo fare. S.V.
BRUMAT - Strana storia per questo tenace ragazzo, da venduto ad agosto a titolare a settembre. Non sempre positivo, dimostra limiti abbastanza evidenti, ma non molla mai. 5,5
D'AMBROSIO - Infortunato per metà girone, rientra e torna subito titolare. Prime partite poco guardabili, poi invece si riprende alla grande. 6,5
DE SANTIS - Forse ad oggi è una delle delusioni più lampanti, stante le buone referenze iniziali. Lento, macchinoso (e forse sovrappeso all'inizio), manca di personalità. Eppure le doti si intuirebbero. 5,5
IMPERIALE - Cresce impercettibilmente nelle ultime gare, schierato titolare. Passone lungo, non abilissimo tecnicamente, pare relativamente affidabile in copertura. 5,5
ROMAGNOLI - Schierato nella difesa a 3, sciorina belle partite, con stile sobrio e pulito. Meno bene da terzino destro, che evidentemente non è il suo ruolo. 6
ROSSI - Insomma... Da un uomo della sua esperienza forse ci si aspettava qualcosa in più, sebbene con D'Ambrosio formi una coppia molto forte fisicamente. Lento ed impreciso nel tocco. 6
RUSSO - All'inizio gioca spesso titolare, con alterne fortune. Poi pare perdere spazio, fino a ritagliarsi il ruolo di riserva affidabile. 6
ZANON - Forse il migliore degli esterni, soprattutto in fase di spinta. Meno in quella difensiva, dove deve ancora imparare tanto. 6
ARRIGONI - All'inizio gioca fuori ruolo, eclissandosi sull'esterno. Poi, complice l'infortunio a Gerli, si impadronisce con grande personalità della posizione di cabina di regia, inanellando una lunga serie di partite positive. 7
BULEVARDI - Pochissimi minuti, per un girone di ritorno alla grande. S.V.
CRISTIANI - Non risolutivo come a volte gli capitava l'anno scorso. E se non segna, la sua presenza è quasi sempre impalpabile. 5,5
DI LIVIO - Parte svantaggiato a causa di un fisichino non adatto alla categoria. Però è bravo tecnicamente e sempre più nel vivo del gioco. Può ancora migliorare molto. 6
GERLI - Puntello della squadra balbettante delle prime partite, non sempre riesce a dare una logica ad una accozzaglia di giocatori. Si fa male sul più bello. 6
SBRISSA - Dopo un inizio passato in panca, complici gli infortuni del settore, si trova titolare fisso. Uomo dalle scarse qualità, è però preciso e bravo tatticamente. 5,5
VASSALLO - Si riprende in parte nell'ultima parte di campionato, perché all'inizio non pareva davvero lui. Serve il centrocampista che punti l'area e strappi in verticale. 6
ARAMU - Tecnicamente è il migliore insieme a Guberti, non si discute. Fatica a trovare continuità, poi si aggiusta in un ruolo che gli compete ed inizia a giocare bene. Ottimo sui calci piazzati, da sfruttare di più nel tiro da lontano. 6,5
GUBERTI - Mal gestito, gioca spesso all'inizio quando non ha gamba, gioca poco alla fine quando ha gamba. Se la prende un po', ma certe giocate (anche risolutive) non si vedono in categoria. Deve rimanere ed avere un minutaglie ben già ampio. 6,5
FABBRO - Mingherlinissimo, zampetta spesso senza molto costrutto. Eppure dimostra buone doti tecniche e discreto tiro da fuori, ma pare abbia poco spazio fra i concorrenti di ruolo. 5,5
GLIOZZI - Dopo un avvio stentato, entra in forma e spacca tutto. Forte fisicamente, bravo tecnicamente, buono di testa, ottimo in acrobazia. Insomma, un attaccante completo, che può davvero fare strada. 7
CIANCI - The best. E non solo di quest'annata. Da tempo si attendeva un attaccante così, grosso ma soprattutto cattivo. Va fatto giocare sempre, in coppia con Gliozzi, e stimolato continuamente con palla nei pressi dell'area di rigore avversaria. 10
MIGNANI - Ci mette tanto (troppo) a trovare il bandolo della matassa di una squadra che non si confa al suo ideale di football. E quando l'ideale viene lasciato in cantina e si bada più al sodo, ecco che questo Siena gioca e gioca anche bene. Perché il gioco mignanesco, se tolto dagli eccessi di palleggio e di tatticismo difensivo, per la categoria sarebbe anche piacevole. Mignani, bisogna osare! O-S-A-R-E! La squadra è nata per attaccare, a costo di subire qualcosa di più in difesa, questa è la (triste?) verità: adattiamoci, senza credersi l'inventore del calcio moderno. 6

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