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mercoledì 4 luglio 2018

Un Paglio non smartissimo

Ciao a tutti. Anche questo Paglio è passato, a occhio e croce mi è parso parecchio meno smart, poco 2.0, un po' all'antica, birbo e poco corretto politicamente. Ah, una avvertenza... Volevo scrivere qualche critica al neo Sindaco, ma poi, ripensandoci, cambio rotta: quello che leggerete sotto sarà un peana a suo favore. Per cui, chi non gradisce, non inizi nemmeno. Ah, un'altra avvertenza... E' il De Mossi che mi scrive il blog, con Mussari alle spalle, per cui capirete che è normale che ciò avvenga.
Ordunque, detto di una presentazione del Cencio bella e coinvolgente, detto anche di un Cencio ganzo, soprattutto se visto da vicino, cosa mi è rimasto di questi quattro giorni di Paglio, soprattutto se confrontati con quelli degli ultimi anni?
Una sensazione, che provo a descrivere, anche se non sarà facile. 
In questi quattro giorni è successo un po' di tutto, come in ogni Carriera che si rispetti: colpi di scena, qualche baruffa chiozzotta, una mossa lunga ed estenuante, ospiti ingombranti, cavallo dei carabinieri in sforbiciata fantozziana, ecc ecc. Con il consueto codazzo di polemiche che accompagna da qualche anno a questa parte la nostra festa/guerra.
Il tutto caduto sulla testa di De Mossi immediatamente dopo un tour de force micidiale in campagna elettorale, in assenza di una Giunta, con mille cose da sistemare, milleeuna novità da scoprire, tantissime opzioni da sbagliare.
Eppure, francamente, mi pare che l'Avvocato di errori ne abbia commessi pochi (ma si sa, mi paga per scrivere queste cose...).
Anzi, l'unica pecca che gli posso trovare, forse è stata quella di un eccesso di presenzialismo. Che tuttavia interpreto nel senso di difesa della festa/guerra.
Insomma, la sensazione è stata di (ri)avere al nostro fianco un compagno e non un nemico, uno che, dalla propria posizione, sa che la priorità è difendere un soprammobile di cristallo, che ogni anno che passa è stato da altri intaccato, svilito ed esposto agli attacchi di un mondo esterno che non capisce. Simbolicamente deve restare impressa la figura di un Sindaco che scende dal proprio palco e si butta (in modo assolutamente non metaforico) in mezzo a gente di 100 chili che "discute", senza paura (anzi, penso di sì...) ma con alto senso di dignità istituzionale.
Se tutto ciò rappresenti l'imbocco di una strada nuova, alternativa alle gaffes fotoniche delle precedenti amministrazioni che pian pianino ci hanno consegnato in pasto al mondo moderno senza salvagente alcuno, non lo so. Il fatto è che il Paglio, dopo anni, lo si è sentito molto più una "cosa nostra", primo passo per poi, speriamo, tentare di spiegarlo secondo le nostre regole a chi avesse voglia di comprenderlo; il tutto non da soli, ma con un tutor ben attento alle nostre spalle.
E se anche questa mia sensazione sia una visione onirica, una speranza nella persona dell'Avvocato, oppure se sia egli stesso (l'Avvocato) a scrivere questa parte, non lo sapremo mai.
Resta la fastidiosa macchia della mini-conferenza di Salvini, personaggio ingombrante in quanto tale, che tuttavia, da parole di De Mossi, era stato autorizzato dal Prefetto - che non ha rilasciato mi pare intervista contraria, per cui "chi tace acconsente" - a parlare coi giornalisti in pieno svolgimento di passeggiata storica. Come dice l'Eretico, ciò non ci è piaciuto. Pensiamo tuttavia che non sia facilissimo per un Sindaco zittire un Ministro degli Interni che fa due chiacchiere con la stampa... E poi -  e vi chiedo davvero scusa - vi confesso anche un altro piccolo segreto: per anni e anni il sottoscritto non ha saputo chi fosse presente alle trifore di Palazzo Pubblico, forse perché leggermente preso da un evento che si svolge appunto sotto le trifore. Il mio sogno è sempre stato che esse restassero chiuse e che tutti i famosi ospiti che volessero vedere la corsa si mischiassero al polaccio zozzo all'interno della conchiglia. Per cui - e ancora davvero mi scuso - a me di Salvini, Giorgia e Fuffolo (come quelli che c'andavano prima) non mi importa una sega. Anche perché mi portano tutti male.


"Il primo passo non ti porta dove vuoi, ti toglie da dove sei"
(A. Jodorowsky)

2 commenti:

  1. Caro Almuta hai dimenticato di dire che il fantino vittorioso dopo che l'anno passato aveva nerbato vigili e colleghi a terra, quest'anno ha nerbato a cavallo i propri "contradaioli"....e che un altro fantino ha bloccato per un'ora senza un senso la mossa.... Ormai possono fare tutto alla faccia nostra e della festa!

    Auspico un cambio del regolamento e sanzioni paliesche severe, ma come sempre non succederà niente !

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  2. Non sapevo che i tempi della Mossa fossero dettati da una clessidra o da un timer.
    Ne prendiamo atto in vista di Agosto.
    Come ri-prendiamo atto che ci sono CONTRADE che devono guardarsi dalle rivali e contrade che fanno(e vincono spessissimo,ma non mi ci cambierei)la festa dell'uva.

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